Con il lockdown le Pmi italiane hanno provato il cashless e non sono tornate indietro
"Le transazioni stanno aumentano ovunque e in tutti i settori, anche quelli tradizionalmente più legati all'uso del contante, mostrando una ripresa positiva e una crescita generale media del 20% delle transazioni settimana su settimana", spiega Umberto Zola Country Growth Lead Italia di SumUp.
Autore: Redazione ImpresaCity
In questa estate post-lockdown i pagamenti digitali si confermano alleati della ripresa economica del Paese. Secondo il sondaggio (condotto su un campione di oltre 20.000 commercianti di tutta Italia) e i dati dell'Osservatorio di SumUp, la fintech specializzata in lettori di carte portatili e soluzioni di pagamento per PMI e piccoli commercianti, sia durante che post lockdown oltre la metà dei commercianti (51,3%) ha adattato il proprio business implementando i servizi di delivery e le vendite online e valorizzando o introducendo i pagamenti cashless. Una svolta apprezzata sia dai consumatori, che nel 41% dei casi ha aumentato i pagamenti cashless, che dai commercianti stessi: circa il 15% ha infatti dichiarato di aver deciso, come misura successiva all'emergenza sanitaria, di privilegiare i pagamenti cashless, in particolare in modalità contactless, anche per piccole cifre. I pagamenti elettronici permettono infatti di velocizzare le operazioni di cassa, garantire il rispetto delle distanze interpersonali ed evitare lo scambio di cartamoneta. Ad inizio agosto ad esempio il più alto tasso di transazioni si è registrato in Campania (dove sono cresciute del 57% in una settimana), seguita da Sicilia (+45%), Lombardia e Lazio e ci aspettiamo un'ulteriore crescita grazie alla nuova detrazione del 30% sui costi di transazione e il meccanismo di cashback recentemente introdotti. A farla da padrone nella rivoluzione cashless è il settore Food & Grocery, con volumi di transato sempre superiori a quelli pre-Covid. Da fine luglio inoltre SumUp ha rilevato interessanti crescite per la categoria Apparel e Abbigliamento(+38% settimana su settimana) probabilmente legata alla partenza dei saldi e Beauty & Barbers (+11% settimana su settimana) nonché segnali positivi dal mondo ristorazione sebbene i volumi rimangono inferiori ai normali livelli che si registrano durante la stagione turistica.
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