Parte dall’Italia la nuova era delle comunicazioni IoT 5G avanzate, che fa ipotizzare reti cellulari e satellitari ibride. Una prova sul campo, effettuata dal colosso dei chip
MediaTek a metà agosto nel
Centro Spaziale del Fucino in Abruzzo, ha mostrato come
trasferire dati attraverso il satellite Alphasat di Inmarsat, situato a 35.000 chilometri in orbita geostazionaria sopra l'equatore.
La
nuova tecnologia satellitare 5G NarrowBand-IoT ha stabilito un collegamento bidirezionale dal dispositivo NB-IoT standard abilitato per il satellite di MediaTek a un satellite geostazionario commerciale, aprendo nuove strade per una copertura IoT veramente globale.
Il successo del test, sottolinea una nota,
apre la strada a reti cellulari e satellitari ibride per realizzare nuovi servizi IoT 5G su scala globale, dando la prova della fattibilità di nuovi standard globali e del potenziale di mercato dell'utilizzo di un
unico dispositivo per il collegamento di reti satellitari e cellulari.
MediaTek, la quarta più grande azienda di chip al mondo, e
Inmarsat, numero uno mondiale nelle comunicazioni satellitari mobili globali, hanno eseguito il test con una stazione base situata presso il
Centro Spaziale del Fucino in Italia e sviluppata dall'Institute for Information Industry di Taiwan. Il dispositivo di prova, costruito con il chipset NB-IoT abilitato per il satellite di MediaTek, si trovava nel nord Italia. Il sistema prototipo ha stabilito con successo un canale di comunicazione e trasferimento dati con il satellite Alphasat in orbita geostazionaria.
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La collaborazione di MediaTek con Inmarsat accelererà gli sforzi per far convergere le reti cellulari e satellitari nell'era del 5G. MediaTek è un fornitore di primo piano di connettività e contribuisce agli standard 3GPP, e il nostro lavoro in corso con i satelliti Inmarsat aiuterà a guidare l'innovazione 5G in settori verticali come l'IoT", ha sottolineato
Ho-Chi Hwang, General Manager of Communication System Design di MediaTek.
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Il test del chip NB-IoT di MediaTek sulla rete satellitare di Inmarsat ha dimostrato che la tecnologia delle reti mobili funziona efficacemente sui satelliti geostazionari con poche modifiche, e fornirà un percorso molto conveniente per una copertura IoT globale ibrida e presente ovunque", ha concluso
Jonathan Beavon, Senior Direttor di Inmarsat Product Group.