La pandemia ha generato l'inderogabile necessità di ampliare i servizi alla popolazione, come per esempio le piattaforme di
smart school e di smart health, oltre che potenziare le infrastrutture di comunicazione. Lo ha sottolineato Valeria Fascione, Assessore con Delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania. Nel suo intervento alla tappa di Napoli dello
Smart City Tour di Huawei ha sottolineato che:
"siamo in piena emergenza alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova stretta prevista dall’ultimo DPCM. L’importanza del digitale in questo periodo è fondamentale per la scuola e la sanità. Ma quando si parla di Smart region bisogna avere una visione olistica”.
In uno scenario in cui il supporto tecnologico è indispensabile,
Huawei dà manforte dalla regione Campania con
l’iniziativa Smart School. Perché la scelta è caduta sulla Smart School è spiegato da Alessandra Clemente, Assessore al Patrimonio, ai Lavori Pubblici e ai Giovani del Comune di Napoli: “
Napoli è la città più giovane d’Europa, il 21% della popolazione ha meno di 18 anni […] non vuol lasciare indietro nessuno in ottica di didattica a distanza”.L'apporto di Huawei va in soccorso di questa giovane popolazione con la creazione di una
rete territoriale di istituti atta a favorire il rapporto tra insegnanti e studenti. Questa soluzione promette un salto di qualità dell'aspetto inclusivo della didattica a distanza, oltre a rendere quest'ultima più accessibile grazie alla tecnologia.
Per ora il progetto coinvolge
11 scuole superiori di Napoli e provincia ed è portato avanti grazie alla collaborazione di Huawei con la Fondazione Cultura & Innovazione e l'azienda Sielte, specializzata in progettazione e manutenzione di infrastrutture e servizi IT e nella gestione di codici SPID. Questo passaggio è importante perché la sicurezza dei dati nell'ambito del programma sarà garantita proprio dal rilascio dello SPID da parte di Sielte a tutti i dipendenti, collaboratori e genitori degli alunni delle scuole coinvolte.
Il progetto offre alle scuole campane la possibilità di individuare le soluzioni più adeguate per risolvere i
problemi quotidiani legati alla didattica a distanza, didattica mista e digitalizzazione dei servizi didattici e amministrativi.
Gli 11 istituti che fanno parte del progetto pilota contano una scuola che farà da capofila regionale e gli altri che saranno capofila territoriali, ossia che riporteranno i problemi riscontrati nelle rispettive province di appartenenza. Nella fase 2 del progetto è previsto poi che queste scuole di partenza amplino la rete coinvolgendo altri 100 istituti scolastici suddivisi per provincia. Con il supporto dei partner tecnologici si porteranno avanti le sperimentazioni di nuovi setting tecnologici e formativi per il corpo docente.
La dotazione tecnologica
Sul piano pratico, i partner che promuovono l'iniziativa hanno messo in campo molti strumenti. Si useranno
tablet che interagiranno in modo sincrono e asincrono con la Linkboard Huawei IdeaHub S 65, ossia un dispositivo centrale di riferimento dotato di Intelligenza Artificiale.
Tutti gli spazi interni ed esternamente adiacenti ai plessi scolastici saranno dotati di access point per garantire una connessione a banda larga a studenti, insegnanti e utenti amministrativi, sia con rete mobile che con rete fissa. Ogni 256 access point ci sarà un access controller.
Il progetto comprende inoltre soluzioni di domotica e di controllo anti COVID. Per il primo ambito è previsto l'impiego di piattaforme OOS e Zabbix per monitorare e controllare l’impianto elettrico, termoidraulico, di illuminazione e altri sistemi.
Sul fronte sanitario, scanner termografici con Intelligenza Artificiale controlleranno la temperatura di studenti e personale in ingresso nelle aree di competenza dei plessi scolastici per un accesso sicuro e controllato agli istituti.