È uno di quei cambi al vertice che sorprendono per il momento in cui accadono e perché sembrano improvvisi. Ma che poi, a pensarci meglio, mostrano una decisa continuità con il passato. Il fatto che
Jeff Bezos lasci dal prossimo terzo trimestre 2021 il timone operativo di Amazon, con un annuncio quasi a margine dei risultati finanziari (buoni come al solito, peraltro), ha stupito i mercati ed anche il mondo dell'IT. Una decisione che arriva in una fase estremamente favorevole per Amazon, che ha certamente tratto vantaggio - con qualche polemica - dagli obbligati lockdown della pandemia.
Il cambio al vertice proietta in primissima fila un manager ben noto probabilmente solo nel mondo IT. Quell'
Andy Jassy che è stato in questi anni la guida di AWS e che è un "amazoniano" di lungo corso. È entrato in azienda nel lontano 1997, giusto tre anni circa dopo la fondazione della società. Ed ha seguito il processo di potenziamento dell'IT interna che
ha portato alla nascita di AWS. E quindi, di fatto, a una fondamentale rivoluzione del modo di concepire il computing.
Vale la pena sottolineare che
in un certo senso Jassy era già al timone della parte chiave di Amazon. Se si esaminano i risultati finanziari dell'anno 2020, si nota che per fatturato AWS è ancora una parte relativamente piccola di Amazon. AWS ha registrato nell'anno un giro d'affari di
45 miliardi di dollari rispetto ai 386 miliardi di Amazon. Fa l'11,5% circa. Lo scenario cambia completamente se si guarda agli
utili operativi. Qui AWS ha portato in dote
13,5 miliardi contro 23 per tutta Amazon. Una quota pari al 58,5% circa.
AWS da tempo è considerata come un'azienda all'interno di un'azienda (Amazon) più grande. Le cifre e l'andamento della sua crescita mostrano come Andy Jassy in questi anni sia stato di fatto
una specie di "CEO parallelo" che ha portato ottimi risultati. Amazon domina nel commercio elettronico, tanto che parlare di eCommerce come il suo ambito d'elezione ormai appare riduttivo. Parallelamente,
AWS domina tra i cloud provider e il suo margine di vantaggio sulla concorrenza resta bene o male
sempre quello.
Con Andy Jassy al comando di tutta Amazon diventa interessante andare a rivedere
la visione che ha dato della tecnologia durante l'ultimo
Re:Invent. Anche perché Amazon promette di giocare ruoli importanti in molti aspetti tecnologici
della vita quotidiana delle imprese e dei singoli. Per l'eCommerce, certo, ma anche per la logistica, la trasformazione del retail, la domotica, l'automazione in ufficio, l'accesso alle informazioni, l'Internet of Things, la progettazione di chip, il networking, i wearable.
Persino i satelliti. E chissà che altro in futuro.
È presto per dire se la guida di Andy Jassy sarà
meno "visionaria" di quella di Jeff Bezos, come sembrerebbe logico aspettarsi. Di certo sappiamo che Jassy sa
essere deciso nella proposizione al mercato di Amazon e che non si nasconde dietro ad un dito: la sua posizione è che Amazon
può innovare in tutti gli ambiti che le interessano. E conquistarli con questa innovazione.
Jeff Bezos resterà
un po' più dietro le quinte come Executive Chair. Ma, come
spiega lui stesso, resterà "coinvolto in importanti iniziative di Amazon". Avrà più tempo per gli altri progetti che ha messo in campo in questi anni: il Day 1 Fund, il Bezos Earth Fund, Blue Origin, il Washington Post. "
Non è un andare in pensione", spiega. E distaccarsi dalla gestione operativa di un colosso multiforme come è diventata Amazon potrebbe essere anche una opportunità creativa in più.