Mai come in questi mesi abbiamo constatato concretamente il valore, e per molti versi la necessità, delle tecnologie di
collaboration e
cyber security. E
delle tecnologie in generale, perché queste hanno consentito a molte imprese di assorbire, o quantomeno limitare, le conseguenze negative della pandemia e dei lockdown. “
La tecnologia permette di aggiungere qualcosa di completamente nuovo alle prestazioni e alle attività aziendali che abbiamo sempre conosciuto”, dichiara
Stefano Zingoni, Marketing Manager di Ergon: “
grazie ad essa possiamo trasformare e rivoluzionare la performance di un’azienda, permettendoci di realizzarne una completamente nuova, evoluta”.
I veri autori del cambiamento, a livello aziendale,
sono i CIO: decidono cosa integrare nella propria realtà aziendale, determinano come l’azienda e i dipendenti debbano e possano svolgere la propria attività lavorativa ogni giorno. Il tutto con l’obiettivo di
consentire un miglioramento globale in termini di qualità, al di là della sola produttività e dell’efficienza operativa. “
La performance può avere molti significati. Può essere senza dubbio un termine tecnico, ovvero la performance di un sistema, fisico o digitale, che è quella che interessa ai responsabili IT, ma anche una performance economica, di business, che è quella che interessa alle aziende. La tecnologia qui gioca un ruolo cruciale di trasformazione”, aggiunge Zingoni.
“
Come il CIO interpreta il suo ruolo e come ha in programma di accelerare i processi di digitalizzazione delle aziende è diventata, oggi, la priorità assoluta per la maggior parte dei CEO”, dichiara
Agostino Santoni, AD di Cisco Italy e Vice President South Europe: “
chi si occupa di IT deve possedere una forte comprensione di quali sono i processi di business e conoscerne maggiormente le dinamiche, sia a livello interno che esterno all’azienda stessa, perché la necessità è quella che oggi tutto sia digitale, anche ad esempio le semplici interazioni con i clienti”.
In Italia questo scenario di trasformazione potrebbe essere decisamente accelerato dalla spinta che Unione Europea e Governo Italiano hanno messo in atto per finanziare l’evoluzione digitale. “
Di sicuro i fondi che presto verranno erogati faciliteranno le opere di digitalizzazione. Nel nostro Paese però non siamo così indietro come si crede”, aggiunge Santoni: “
dove l’Italia deve accelerare è nel garantire a tutti i cittadini italiani la connessione a Internet, continuare a investire sulle competenze digitali, creare un’infrastruttura digitale della PA allo stato dell’arte”.
Collaboration e sicurezza
Le tecnologie a portata di mano delle aziende sono molte, gli scenari attuali pongono l'accento su collaboration e sicurezza IT, due ambiti in cui Cisco opera da tempo. “
Il sogno di ogni responsabile IT ma soprattutto di ogni responsabile HR è quello di far interagire le persone a distanza come fossero nello stesso luogo e far percepire elementi, magari non fondamentali a livello lavorativo, ma importantissimi per l’aspetto relazionale e umano, che poi si traduce sempre in un risultato lavorativo”, dichiara
Rosanna Dileo, Collaboration Sales Specialist di Cisco Italia.
E la cyber security? “
Adesso siamo in una situazione completamente decentralizzata, in cui il dipendente non accede più alla rete aziendale direttamente dall’ufficio ma lo fa da casa sua e questo ha ampliato notevolmente il perimetro di difesa”, dichiara
Andrea Negroni, Country Leader Cybersecurity di Cisco Italia: "
per ottenere una performance di digitalizzazione completa bisogna assicurarsi che non manchi nulla ed è qui che, come Cisco, stiamo lavorando mettendo a punto strumenti completi, che diano tutti gli elementi che servono ai CISO".