Pexip, la collaboration punta sulle videoconferenze
Integrazione, interoperabilità e qualità elevata: i punti di forza della piattaforma di videoconferenza dell’azienda norvegese conquistano anche il mercato italiano
Autore: Edoardo Bellocchi
“Guardando al settore della video collaboration, possiamo suddividere il mercato in due grandi gruppi: da una parte, c’è chi propone dispositivi e hardware per l’allestimento di sale riunioni fisse e per le videoconferenze, mentre dall’altra parte ci sono i player che forniscono piattaforme software in cloud per la collaboration, come Microsoft Teams, Zoom, Cisco WebEx e tanti altri", esordisce Fabio Sambrotta, Regional Sales Manager per l’Italia di Pexip, spiegando che "noi ci posizioniamo nel mezzo, con lo scopo di mettere in collegamento i due mondi della collaboration, ovvero quello delle applicazioni e dei servizi cloud con il mondo dei dispositivi e delle sale riunioni, che nella maggior parte dei casi non si parlano tra loro ma rimangono silos del tutto separati”. L’occasione è la presentazione ufficiale alla stampa italiana della società norvegese specializzata in piattaforme di videoconferencing, tenutasi a fine aprile in un incontro virtuale ça va sans dire via Pexip.
Collaboration di alto livello
La missione di Pexip è in sostanza quella di “rispondere alle esigenze che di volta in volta ci vengono presentate dalle aziende quando sono alla ricerca di strumenti e soluzioni di collaboration, e che vedono tra i requisiti irrinunciabili la sicurezza, la protezione dei dati e l’interoperabilità, e lo facciamo fornendo una soluzione in grado di mettere insieme l’esistente con il nuovo, il software con l’hardware delle sale riunioni e che soprattutto sia facile da utilizzare per tutte le persone in azienda, sempre con massima qualità e flessibilità”, prosegue Sambrotta, sintetizzando quelle che sono le caratteristiche distintive dell’offerta Pexip.
Più in dettaglio, la piattaforma proposta da Pexip è scalabile e cloud-native, consente di effettuare videoconferenze di alta qualità, interoperabili con tutte le principali soluzioni sul mercato, e può essere implementata on premise oppure via cloud, oppure ancora in modalità ibrida o as-a-Service come servizio.
Non solo: grazie a una serie diversificata di API, Pexip può essere personalizzata per soddisfare qualunque esigenza, e dispone di una tecnologia basata su intelligenza artificiale, che permette a detta dell’azienda di “creare un’esperienza di riunione coinvolgente, riducendo le distrazioni e offrendo un’interazione rilassata e naturale che si avvicina a un contatto personale”, anche grazie ad accorgimenti tecnici in grado di ridurre la latenza al minimo.
Casi d’uso in primo piano
Odd Sverre Østlie, Ceo di Pexip, sintetizza invece quelli che sono i principali casi d’uso della piattaforma, che “è indirizzata principalmente alle grandi aziende e agli enti della Pubblica Amministrazione, come è il caso di istituzioni europee tra cui lo stesso Parlamento”, e che viene scelta per “videoconferenze di qualità elevata con attenzione particolare alla privacy e alla sicurezza, per applicazioni e integrazioni in diversi mercati verticali, e infine per ampliare l’accesso a Microsoft Teams, Google Meet e altri sistemi simili”.
L’interoperabilità è l’elemento chiave delle soluzioni Pexip, che sono compatibili con tutti i sistemi di audio e video conferencing, come Cisco, Poly o Lifesize, e gli strumenti di collaborazione tipo Zoom o Teams, e soprattutto opera su qualunque browser grazie alla tecnologia WebRTC. Ma la piattaforma Pexip ha successo, prosegue Fabio Sambrotta anche perché è “facile da usare, visto che non necessita di app che spesso richiedono privilegi particolari per essere installati”, e anche perché “con la nostra soluzione riusciamo a integrare la videoconferenza all’interno dei sistemi aziendali, in maniera naturale senza che questa diventi un ostacolo: la nostra tecnologia è invisibile all’utente finale”.
Il business in Italia
La società ha meno di 10 anni, in quanto è stata fondata nel 2012, e nel 2020 ha visto una fortissima espansione, con un fatturato che si è attestato oltre i 660 milioni di euro, in crescita anno su anno dell’83 per cento, e oggi conta più di 360 dipendenti in 20 Paesi, quasi il doppio rispetto al 2019.
Fabio Sambrotta di PexipNella strategia di sviluppo di Pexip in Europa, il mercato italiano, che viene gestito al 100% tramite canale, ha “tutte le credenziali per una crescita sostenuta”, fa sapere la società stessa, vantando già una solida base installata anche nel nostro Paese, con il 40% delle aziende quotate sull’indice FTSE MiB fra i clienti. In particolare, i settori di sviluppo strategico per Pexip in Italia sono banche e finanza, energia, manifattura, impiantistica e Pubblica Amministrazione, in particolare educazione e sanità.
“Affidabilità, interoperabilità e sicurezza delle comunicazioni sono i nostri punti di forza, che ci permetteranno di capitalizzare anche in Italia sulla crescita in atto nel mercato, evidenziata da alcuni dati rilevanti, come il fatto che oggi per l’84% delle aziende la videoconferenza ha sostituito la conference call negli incontri: non a caso, si prevede che nei prossimi cinque anni le videoconferenze passeranno dal 10% dell’era pre-Covid a un molto più robusto 62%”, conclude Fabio Sambrotta.
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