Sono tre su cinque, ovvero il
61%, i progetti di operatori del settore industriale, minerario, di infrastrutture pubbliche e di telecomunicazioni che hanno subito rallentamenti causa pandemia Covid-19. Inoltre, il
35% dei fornitori di servizi di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC), indica che la
portata dei progetti in corso sarà probabilmente modificata. Lo rivela una ricerca svolta recentemente da
Accenture interpellando oltre 700 manager a livello globale.
Il rapporto, intitolato "
Building Value with Capital Projects", evidenzia come la pandemia abbia avuto un
impatto severo su un settore che già si stava confrontando con l’utilizzo sempre più pervasivo e integrato di soluzioni digitali per velocizzare e agevolare il raggiungimento dei risultati dei progetti. Sebbene siano ingenti gli investimenti finalizzati ad apportare una maggiore digitalizzazione nel settore dell’industria pesante, solo il 32-44% degli intervistati ha dichiarato di raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Le ragioni, mostra il rapporto, sono da ricercare in un fallimento strategico nel
costruire un ambiente operativo adeguato in grado di sfruttare il vero potenziale del processo di digitalizzazione e informatizzazione realizzato e nella mancanza di incentivi corretti per creare una cultura aziendale data-centrica.
Fino a oggi i settori analizzati si sono principalmente focalizzati sulla realizzazione di un’infrastruttura digitale e nella raccolta e condivisione di dati. Ma
la semplice condivisione dei dati non è sufficiente a far ripartire i grandi progetti: la vera sfida è trasformare questi dati in reali informazioni strategiche a supporto dei processi di business e delle decisioni aziendali. In particolare, sono
quattro le azioni indentificate nella ricerca Accenture, che possono portare ad aumentare del 6,6% il ritorno sugli investimenti di capitale e far crescere il margine operativo degli EPC di un ulteriore 5,8%.
In primis, il coinvolgimento del top level dell’azienda nella creazione e diffusione di una cultura data-centrica. Nella maggior parte dei casi in cui gli operatori industriali (57%) e gli EPC (60%) ottengono risultati migliori, la digitalizzazione e l’utilizzo di dati nei progetti fanno capo ad alte figure dirigenziali in azienda come il CEO o il COO
Al secondo posto, l’infrastruttura e la capacità di condivisione dei dati. Gli operatori del settore che hanno ottenuto i risultati migliori e che hanno investito notevoli capitali negli ultimi cinque anni sono quelli che utilizzano piattaforme cloud, condividono una grande quantità di dati e utilizzano tecnologie innovative come droni o realtà aumentata. Gli EPC outperformer hanno spesso investito molto su tecnologie IoT industriali per rendere le catene di approvvigionamento più intelligenti e predittive.
Terzo: un talento incentrato sui dati. Le competenze restano un punto fondamentale per gli operatori del settore che hanno la necessità di formare i propri dipendenti sull’utilizzo dei dati per utilizzare al meglio programmi e infrastrutture digitali su cui hanno investito, migliorare la produttività ed essere compliant con le nuove questioni normative. Gli EPC più performanti hanno formato una serie di professionisti specializzati per trasferire sul campo alla forza lavoro le competenze digitali di cui hanno bisogno, con l’obiettivo di aiutarli a eseguire i progetti e raggiungere i risultati con più efficienza, sicurezza e tempi certi.
Infine, avere contratti basati sugli incentivi. Si rende necessario sottoscrivere contratti con indicati KPI per incentivare le parti coinvolte nel progetto a raggiungere obiettivi finanziari, ambientali e di responsabilità sociale. Questi contratti favoriscono la collaborazione e un'adozione più rigorosa di soluzioni guidate dai dati e di analisi avanzate per raggiungere il successo comune.
Proprio per andare incontro all’esigenza da parte delle imprese di creare un ambiente di networking in cui sviluppare la cultura del dato e una maggior dimestichezza nell’utilizzo degli strumenti digitali, Accenture ha inaugurato a Milano, lo scorso anno,
l’Industry X Innovation Center for Engineering, la prima struttura in Italia interamente dedicata all’innovazione nel campo della realizzazione dei grandi impianti e delle infrastrutture, al quale sono poi seguiti i centri di Padova e
Torino. Il centro di Milano funge da hub in grado di connettere le grandi imprese italiane e l’intera filiera con un ecosistema virtuoso di player tecnologici, istituzioni e altre aziende del settore.