Addio prodotti,
il futuro è nei servizi. Magari la visione di
FireEye non è così drastica, ma è evidentemente orientata in questo senso. Tanto che la società ha deciso di
cedere i suoi prodotti ed anche il suo marchio ad un consorzio guidato dalla società di private equity Symphony Technology Group (STG). Che ha già nel suo portafoglio un nome noto della cyber security: RSA. Con questa operazione FireEye porta in cassa 1,2 miliardi di dollari.
L'operazione dovrebbe completarsi entro fine anno ed è, di fatto, una
scissione dell'azienda. La parte prodotti ne esce e resta solo la
parte servizi di
Mandiant. Più in dettaglio, la cessione riguarda le piattaforme di network, email, endpoint, cloud security insieme alle componenti di gestione ed orchestration. Diventa autonoma la parte Mandiant Advantage di
protezione in SaaS, più i servizi di consulenza e i servizi gestiti di Managed Detection and Response (MDR).
L'idea è che separando i prodotti dai servizi entrambe le linee di business possano
crescere meglio e più rapidamente. STG si è sempre definita come una società esperta in "carving out", ossia nell'estrarre da grandi società alcune nicchie mirate di prodotti ed agevolare in modo mirato il loro sviluppo. Nel caso dei prodotti FireEye, sembra che la direzione da seguire
sia quella della cloud security. Tutte da esplorare, ovviamente, le sinergie possibili con le altre aziende di sicurezza a portafoglio:
RSA e RedSeal.
FireEye intende
focalizzarsi esclusivamente sulla parte servizi, considerata come quella a maggior crescita potenziale. Come in altre operazioni del genere, però, il primo segale al mercato è che per i clienti attuali poco cambierà: i prodotti a marchio FireEye e le piattaforme Mandiant
continueranno a poter dialogare e saranno messi in atto specifici accordi di rivendita e collaborazione strategica. Ad indicare che chi vorrà continuare ad usare sia FireEye sia Mandiant, potrà farlo.
Attenzione, però: FireEye e STG
non parlano di una collaborazione tecnologica quindi è prevedibile che, nel tempo, le rispettive piattaforme divergano. Per questo sono stati promessi anche servizi di transizione dei servizi, per chi deciderà di adottare in toto una sola delle due future anime di FireEye. D'altronde
STG non è un vendor tecnologico ma una private equity, quindi il futuro della nuova FireEye è quello, prima o poi, di passare nuovamente di mano.