Commvault, come cambia la gestione dei dati

Una chiacchierata a tutto campo con Sergio Feliziani, Country manager di Commvault Italia, per fare il punto sul data management nel cloud e oltre

Autore: Edoardo Bellocchi

È da tempo che Commvault ha accelerato la propria strategia che mette in primo piano il dato e sulla sua gestione a tutto tondo, in uno scenario che vede una crescente spinta sull’Intelligent Data Management. Ma si sa che nell’IT tutto cambia con rapidità, in un processo evolutivo continuo: per questo, ImpresaCity ha posto qualche domanda a Sergio Feliziani, Country manager di Commvault Italia, anche per sapere qualcosa di più sulle linee di sviluppo dell’azienda guidata dal CEO Sanjay Mirchandani.


Ruoli in evoluzione

La prima domanda, in un certo senso obbligata, riguarda il cambiamento del ruolo dei dati nel corso degli ultimi anni. “Prima ancora del ruolo, a essere profondamente cambiato è il volume dei dati”, esordisce Feliziani, spiegando che “secondo gli analisti, entro il 2025 avremo circa 75 miliardi di oggetti interconnessi operanti in rete: se solo pochi anni fa discutevamo di Terabyte e Petabyte, oggi stiamo familiarizzando con volumi di dati misurabili in Exabyte (1.000 Petabyte) e Zettabyte (1.000 Exabyte)”.  

È anche per questo che "nel tempo abbiamo assistito, nella maggior parte delle aziende, all’adozione di una sempre più complessa infrastruttura tecnologica disegnata per fare fronte a questa crescita esponenziale dei dati”, prosegue Feliziani, spiegando che “con non poche difficoltà è nata l’esigenza di sfruttare i dati per il loro valore, non solo in termini di business, ma anche per definire modelli organizzativi migliori e più produttivi. In estrema sintesi, siamo passati nel corso di un decennio dalla semplice archiviazione del dato su infrastrutture sempre più complesse e non adeguatamente sicure, a un focus elevato su come renderli facilmente accessibili, in sicurezza, indipendentemente dalla loro ubicazione fisica”. 

In questo scenario, “Commvault ha seguito questo processo di necessario cambiamento, adeguando sistematicamente le soluzioni software di Intelligent Data Service, sviluppando funzionalità sempre più avanzate ed evolute, grazie a una integrazione nativa nel cloud”, fa notare Feliziani, evidenziando che “Commvault Metallic SaaS fornisce risposte e soluzioni concrete alla semplificazione delle infrastrutture e dei relativi costi, e alla catalogazione intelligente dei dati per garantire accesso e utilizzo sempre più facili, in assoluta sicurezza e nel rispetto dei molteplici aspetti normativi”. 

Esigenze al top

Dovendo individuare le esigenze top delle aziende legate ai dati, Sergio Feliziani non ha dubbi:Metallic di Commvault da più di due anni fornisce le risposte alle più pressanti richieste dei CEO e dei loro CIO e CTO. Oltre a quanto confermato dai più importanti analisti di mercato, abbiamo riscontrato la forte esigenza di accedere in modo semplice e rapido alle informazioni aziendali per migliorare il proprio modello di business, sul quale incide evidentemente una struttura dei costi migliore e più competitiva derivante dal processo di semplificazione delle infrastrutture tecnologiche”.  



Sergio Feliziani di Commvault
Tutto questo porta con sé “una significativa richiesta di messa in sicurezza del patrimonio dei dati aziendali e anche su questo fronte Commvault fornisce un contributo importante, con una conservazione sicura delle informazioni, in cloud e on premise”, racconta Feliziani. 

Gli sviluppi del cloud

Oggi che si parla soprattutto di SaaS e cloud, in particolare ibrido e multicloud, sorge la curiosità di capire se in Italia vi siano differenze rispetto al resto del mondo. Al riguardo, Feliziani fa notare che “una spinta importante all’adozione di questi modelli in Italia deriverà dallo sviluppo pervasivo sul territorio nazionale della rete 5G e quindi dalla creazione di una relativa offerta ben strutturata per le aziende. Questo sviluppo, unito alla disponibilità di soluzioni software in ambito SaaS e aperte nativamente al cloud, giocherà una partita decisiva per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. L’approccio Intelligent Data Service di Commvault offre appunto questa opportunità: soluzioni software con una vasta libreria di API che permettono di integrarsi senza vincoli con tutte le infrastrutture e applicazioni di mercato e soprattutto con le più importanti soluzioni dei maggiori cloud provider mondiali come Microsoft Azure, Google Cloud e Amazon Web Services”. 

Il business in Italia

Rimane il tempo per rubare due battute sul business in Italia: “nell’anno fiscale terminato a marzo, in Italia abbiamo registrato un incremento di oltre il 50% dei ricavi rispetto all’anno precedente, con una crescita costante sia nel segmento SMB sia in quello enterprise. In questo ultimo, abbiamo un particolare focus anche in termini di risorse in settori strategici come la Pubblica Amministrazione. Con circa 3.000 dipendenti a livello globale, siamo impegnati anche nello sviluppo della collaborazione con i più importanti system integrator, nonché delle partnership con i più strategici vendor come HPE, NetApp e Hitachi Vantara”, conclude Sergio Feliziani.

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