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Essere sicuri di avere la capacità di gestire la crescita delle domanda, in tutta affidabilità, sicurezza e con la flessibilità necessaria a gestire questa particolare situazione di mercato": è questo il motivo principale - spiega il COO
Daniele Ondeggia - per cui il marchio italiano
Harmont & Blaine ha deciso di far migrare la propria IT in cloud. Ed in particolare verso la nuvola di IBM.
L'accordo tra Harmont & Blaine e IBM prevede la
modernizzazione di tutta l'infrastruttura IT dell'azienda italiana. Con un occhio anche alla internazionalizzazione del marchio. Che, nelle intenzioni, deve essere supportata da una maggiore capacità tecnologica di gestire le fluttuazioni della domanda di mercato. Il punto di partenza della società italiana è uno
scenario tradizionale di servizi IT gestiti,
sempre da IBM. Il punto di arrivo è la cloudification dei processi chiave basati su SAP, come in primo luogo
supply chain, retail management, business intelligence.
IBM e il partner
BlueIT, che
già da tempo si occupa di modernizzazione, hanno definito un percorso di migrazione dell'IT di Harmont & Blaine che prevede una architettura di hybrid cloud. Nel data center IBM Cloud di Milano sarà per questo creata
una infrastruttura privata, con risorse dedicate e con un ambiente SAP certificato. Le migrazione dal vecchio ambiente a quello nuovo sarà effettuata direttamente dalle funzioni di IBM Cloud senza, secondo IBM, alcuna interruzione per l'operatività dei sistemi.
In piena logica cloud, il nuovo ambiente è progettato per poter
scalare dinamicamente in funzione del carico di lavoro necessario. Con funzioni specifiche di business continuity e disaster recovery. Il tutto tenendo anche conto della necessità che il marchio italiano ha di essere
compliant alle normative nazionali ed internazionali sulla data retention. Un aspetto che secondo IBM ha favorito proprio la scelta di
IBM Cloud.
Inoltre, Harmont & Blaine deve anche controllare e servire, dalla sede centrale di Napoli, una
rete di distribuzione che comprende ben 99 store monomarca e la presenza in oltre cinquecento punti vendita dedicati in centri commerciali o store multibrand in 34 nazioni di tutto il mondo.