Nel 2020, anno difficile per l’economia italiana e mondiale, il settore
agroalimentare si è dimostrato la vera colonna portante del nostro sistema paese, generando un valore aggiunto di 64,1 miliardi di euro, due terzi dei quali sotto forma di esportazioni. Nello specifico il settore del
food and beverage ha pesato sul dato complessivo per 31,2 miliardi e il nostro paese è risultato il secondo in Europa per incidenza dell'agroalimentare sul PIL.
Tuttavia non mancano i margini di miglioramento per le imprese italiane del settore. Se da un lato continua la lotta senza quartiere all’Italian Sounding, sia per la tutela del Made in Italy sia per garantire ai consumatori la massima sicurezza alimentare, dall’altro le dimensioni delle aziende italiane non aiutano a sfruttare pienamente il potenziale produttivo di questo settore. Altra questione spinosa, che affligge il nostro paese e non risparmia nemmeno il comparto del food and beverage, è il
ritardo tecnologico.
Sebbene negli ultimi anni il gap patito dalle imprese italiane si stia lentamente colmando, le aziende del settore necessitano di intraprendere un vero e proprio processo di continua innovazione, che permetta loro di soddisfare al meglio i clienti e migliorare la propria competitività sul mercato. Ma quali sono le tecnologie che possono aiutare le imprese del food and beverage a raggiungere questi obiettivi?
Soluzioni specifiche
Grazie alla digitalizzazione le aziende hanno l’opportunità di cavalcare al meglio i trend che stanno caratterizzando il settore del food and beverage, ma anche di incrementare la propria efficienza interna e migliorare il rapporto con clienti e consumatori.
Disporre di soluzioni ERP, CRM e Analytics specifiche per il settore alimentare consente alle imprese di affrontare al meglio le sfide del mercato.
Un occhio attento sulla produzione: negli ultimi anni, in ambito food and beverage stiamo assistendo a una crescita degli investimenti nella
digitalizzazione dei processi di produzione. In questo senso, la tracciabilità diventa cruciale per un’azienda che opera in questo settore
per identificare i lotti di prodotto con una visibilità completa a livello di ingrediente, dalla fattoria alla tavola. In questo modo, si avranno risvolti positivi anche sulla
sicurezza alimentare, con benefici a cascata su distributori e clienti finali. Oggi esistono soluzioni specifiche, pensate proprio per il food and beverage, che rispondono alle nuove esigenze dei consumatori. Grazie a
interfacce intuitive e user-friendly, gli utenti possono tenere costantemente aggiornata e monitorata la produzione di qualsiasi prodotto alimentare.
Da processo aziendale a soluzione tecnologia
Se fino a qualche anno fa la
business intelligence (BI) era riconducibile al semplice processo di analisi di dati, oggi le piattaforme di BI sono diventate fondamentali per tutte le aziende desiderose di migliorare la propria competitività. Ciò è possibile grazie all’integrazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, che garantisce analisi più veloci e puntuali, permettendo al management di effettuare previsioni attendibili e di valutare al meglio le nuove opportunità.
Attraverso specifiche soluzioni di business intelligence ready to use, le aziende del settore food and beverage possono
organizzare i dati relativi al sell-out effettuando analisi year to date, analisi prodotti, budget e forecast e product share. I vantaggi per le imprese sono molteplici e vanno dalla possibilità di riorganizzare le varie tipologie di dati, condividere in modo rapido le analisi con i team interessati fino a monitorare l’andamento dei singoli prodotti. Inoltre, queste soluzioni sono ulteriormente customizzabili, fino a raggiungere livelli quasi sartoriali, in modo da rispondere pienamente alle esigenze dei clienti.
L’attenzione per il cliente
Che sia di tipo business o consumer, il cliente e la sua soddisfazione sono tornati a essere i veri obiettivi delle aziende. Per questo la scelta della migliore soluzione di
customer relationship management rappresenta qualcosa di imprescindibile per le imprese di qualsiasi settore merceologico. Il food and beverage non solo non fa eccezione, ma presenta la peculiarità di doversi interfacciare con entrambe le tipologie di clienti: business e consumer.
Ovviamente, questi clienti non possono essere trattati allo stesso modo in quanto hanno esigenze e richieste estremamente diverse. Con le giuste soluzioni CRM, le aziende possono soddisfare le aspettative di entrambi i canali. E così, da un lato l’impresa potrà
ottimizzare il processo di gestione degli ordini, ad esempio mettendo a disposizione dei clienti business una piattaforma per effettuare gli approvvigionamenti in modalità self-service, dall’altro potrà
ingaggiare i consumatori attraverso notifiche su app create ad hoc.
Con la giusta soluzione CRM, le aziende che puntano sull’innovazione, anche e soprattutto nel rapporto con i propri clienti, possono sfruttare al meglio tutte le potenzialità che la tecnologia offre loro per migliorare il business. Grazie a un CRM specifico per il food and beverage, è possibile ottimizzare i processi chiave, dalla lead generation alla brand advocacy, e garantire al consumatore finale un'esperienza coinvolgente e personalizzata assicurando quindi la sua fidelizzazione. Lato B2B, una soluzione CRM consente di ottimizzare la relazione con il distributore e attivare una strategia customer centric per una migliore customer experience.
La trasformazione digitale è
un treno da non perdere. La tecnologia, combinata all’intuizione umana, riesce a innovare in modo continuo e significativo le aziende, permettendo loro di sfruttare nuove opportunità e di essere più competitive sul mercato. Che si tratti di soluzioni ERP, CRM o Analytics, il settore del food and beverage del nostro made in Italy
ha l’occasione di iniziare oggi un percorso di trasformazione digitale, che ne condizionerà positivamente il futuro prossimo e il successo anche e soprattutto in ambito internazionale.
Angela Colucci è VP Strategy & Business Development di Atlantic Technologies