La rilevazione è di
Darktrace, società attiva nell’Intelligenza Artificiale per la cybersecurity: la sua tecnologia Antigena “machine fights back” sta
rispondendo autonomamente a un numero sempre maggiore di attacchi alle applicazioni cloud e di collaborazione. In particolare, rispetto agli ultimi sei mesi dello scorso anno,
nella prima metà del 2021 Darktrace ha registrato un incremento del 50% delle azioni di Intelligenza Artificiale intraprese per contrastare gli attacchi alle applicazioni business-critical Software-as-a-Service (SaaS), di collaborazione e di videoconferenza ospitate nel cloud.
Basata sull'IA ad autoapprendimento, la tecnologia Antigena di Darktrace è in grado di intraprendere azioni precise e proporzionate alla velocità della macchina per
mitigare gli attacchi in corso su qualsiasi applicazione SaaS, senza interromperne le attività. Con una comprensione approfondita del comportamento degli utenti in più ambienti, tra cui
Microsoft 365,
Teams,
Salesforce,
Zoom,
Slack e
Google Workspace, la tecnologia protegge gli utenti da attacchi noti e nuovi, come la sottrazione dell’account, le minacce interne, il furto di dati e gli attacchi di impersonificazione.
Inoltre, si legge in una nota, Darktrace ha arricchito la propria soluzione Darktrace for SaaS con
nuove capacità di analisi del contesto per gli utenti di Microsoft 365, visualizzando informazioni contestuali sull'utente inclusi i suoi gruppi, ruoli assegnati e licenze. Questi dati sui ruoli degli utenti all'interno degli ambienti SaaS vengono reimmessi nell'IA ad autoapprendimento per il rilevamento avanzato delle minacce e possono anche essere utilizzati per intensificare le risposte autonome.
"
L'adozione di strumenti di collaborazione virtuale e applicazioni SaaS continua a crescere confermandosi uno dei trend principali della tecnologia Enterprise", sottolinea
Dave Palmer, Chief Product Officer di Darktrace. “
Queste piattaforme non solo consentono di effettuare con semplicità e rapidità chiamate di gruppo e di condividere i dati, ma sono utilizzate a ogni livello, dai governi alle banche globali, ospitando così un numero sempre maggiore di conversazioni riservate e dati critici. L’aumento significativo degli attacchi negli ultimi mesi mostra con evidenza perché le organizzazioni hanno bisogno dell'IA ad autoapprendimento per rilevare, indagare e rispondere autonomamente alle minacce ovunque e per proteggere la forza lavoro moderna”.