Qualsiasi acquisizione che vale oltre dieci miliardi di dollari non può che fare notizia, specie di questi tempi, anche se i nomi in gioco magari
non sono tra i più noti in Italia. Di sicuro non lo è tanto quello di
Intuit, che ha investito ben
12 miliardi di dollari per acquisire un nome invece molto noto per le piccole e micro imprese italiane:
Mailchimp. Mailchimp è la piattaforma di email marketing probabilmente più usata al mondo. E anche in Italia viene ampiamente adottata per le comunicazioni di molte classi di imprese, specie le più piccole.
Intuit va invece un po' contestualizzata.
È una potenza negli Stati Uniti, dove milioni di singoli cittadini, microimprese e piccole-medie aziende fanno ogni anno le loro dichiarazioni dei redditi usando una qualche versione del suo
TurboTax, applicazione che è in quello specifico campo da oltre trent'anni.
Intuit ha provato ad
espandersi anche sul mercato europeo con un software di contabilità -
QuickBooks - che ha grande diffusione negli USA. Ma ogni nazione ha le sue particolarità contabili ed è difficile per Intuit vedersela con le varie software house locali.
I 12 miliardi spesi per Mailchimp rappresentano la prima acquisizione che porta Intuit ad avere
una rilevante presenza internazionale. E che potrebbe consentire alla società di aggredire il segmento PMI anche fuori dagli USA. L'obiettivo di Intuit in generale è stato esplicitato: la sinergia tra le funzioni dei vari software e servizi controllati permette di offrire un
pacchetto trasversale per le esigenze delle PMI. Si parla di contabilità (QuickBooks), adempimenti fiscali (TurboTax), marketing e
comunicazione (Mailchimp). Intuit in questo senso parla di una "innovative, end-to-end customer growth platform".
Nel mirino di Intuit
c'è soprattutto il midmarket: aziende abbastanza grandi da andare oltre le funzioni dei prodotti da piccola impresa, ma non abbastanza da giustificare l'investimento in piattaforme complesse. Mettere insieme contabilità e
marketing - ossia Quickbooks e Mailchimp - potrebbe essere la scelta giusta per soddisfare queste esigenze. Puntando poi sulla combinazione delle informazioni gestite dai due moduli per abilitare
elementi di vero e proprio CRM. Negli USA è una possibilità concreta, nel resto del mondo richiede qualche sforzo in più.