Le
DPU "figlie" del modello del
data center programmabile potrebbero dare il loro primo importante contributo nello switching invece che, come si ipotizza da tempo, nei server? Di sicuro è l'idea di
HPE Aruba, che proprio intorno all'utilizzo delle Data Processing Unit ha progettato il suo nuovo switch
CX 10000. Un modello che per la società apre la strada ad un vero e proprio nuovo modello di switching: il
Distributed Services Switching, parente diretto di un approccio analogo implementato da HPE. Non a caso, sempre grazie al tipo di componenti - le DPU, appunto - che ora muovono il nuovo switch.
Il CX 10000
è infatti basato sulle DPU Elba di Pensando. Il compito specifico di una DPU è quello di spostare dati, mentre l'elaborazione resta in carico alle classiche CPU. L'idea è che la sinergia tra DPU e CPU possa
suddividere efficacemente tra due "cervelli" tutte le operazioni legate ai dati. Portando
prestazioni migliori e sfruttando la specificità dei singoli componenti. Le DPU sono state spesso associate al mondo server, ma per HPE Aruba gli stessi vantaggi li potrebbero portare al networking. Probabilmente, anche in tempi più rapidi.
Questa considerazione deriva dalla forte crescita che il traffico di rete sta registrando all'interno dei data center. In un ambiente virtualizzato, i container delle applicazioni o dei microservizi possono essere attivati in qualsiasi momento e
spostarsi potenzialmente ovunque tra i vari server. Il traffico di rete interno ai data center (il cosiddetto traffico east-west) così aumenta in maniera significativa,
mettendo spesso in crisi le prestazioni della rete nel suo complesso, specie per quanto riguarda la latenza trasmissiva. Anche le appliance di sicurezza rischiano di diventare un collo di bottiglia, perché devono analizzare una quantità di traffico troppo elevata.
Insieme ai container devono poi spostarsi anche alcune funzioni di rete associate, come ad esempio il firewalling o il bilanciamento del traffico. Idealmente, le DPU degli switch
possono occuparsi di queste funzioni senza coinvolgere le CPU dei server, lasciando a loro i compiti di sola elaborazione. Ovviamente la decentralizzazione di alcune funzioni di rete non è una novità, ma di solito viene delegata ad ASIC programmabili proprietari. Usare le DPU dovrebbe essere una soluzione più elastica e, probabilmente, più efficiente.
Gli hyperscaler hanno già adottato soluzioni simili, implementarle in un prodotto commerciale ne amplia decisamente la platea di utilizzo. Gli scenari di utilizzo più indicati per lo switch HPE Aruba CX 10000 sono al momento due:
i grandi data center e gli ambienti edge come le sedi decentrate. In entrambi i casi il vantaggio offerto, secondo HPE Aruba, è la possibilità di avere implementati a bordo switch vari servizi evoluti - in questo senso si tratta di una architettura a servizi distribuiti - che intervengono direttamente sul traffico di rete. In primis segmentazione, firewalling, NAT, cifratura, telemetria.