Va avanti il programma
Europa Digitale, l'iniziativa dell'Unione Europea a favore della
diffusione delle tecnologie digitali tra le imprese e i cittadini del Vecchio Continente. Diffusione che, nelle intenzioni, "accelererà la ripresa economica e plasmerà la trasformazione digitale della società e dell'economia europee". Con particolari benefici per le piccole e medie imprese. Stanno per prendere il via tre nuovi programmi di lavoro che fanno parte dell'iniziativa e che assommano finanziamenti per
1,98 miliardi di euro.
Secondo
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, "
Entro il 2030 saranno i dati, il cloud, l'edge computing e il calcolo quantistico a trainare l'innovazione industriale e sociale, creando nuovi modelli di business". In questo senso i due miliardi di euro di investimento annunciati "
consentono alle imprese europee di tutte le dimensioni, in particolare le start-up, di cogliere diverse opportunità presenti su mercati in rapida crescita".
I primi inviti per le tre nuove iniziative del programma Europa Digitale saranno pubblicati entro la fine di novembre. Ne seguiranno altri nel 2022. I programmi di lavoro saranno attuati principalmente
mediante sovvenzioni e appalti. Alcune azioni saranno attuate in regime di gestione indiretta, e saranno le organizzazioni partner ad occuparsi degli appalti per i necessari sviluppi.
Il programma di lavoro principale è del valore di
1,38 miliardi di euro e prevede diverse attività. Si parte dalla realizzazione di
spazi comuni di dati (ad esempio spazi di dati per il settore manifatturiero, la mobilità e la finanza) che faciliteranno la condivisione transfrontaliera dei dati per le imprese. In elenco ci sono poi la realizzazione di
un'infrastruttura di comunicazione quantistica sicura per l'UE (EuroQCI), la creazione di strutture di sperimentazione per soluzioni basate sull'AI, lo sviluppo di servizi digitali per l'interoperabilità transfrontaliera di soluzioni per le PA europee.
Parallelamente al programma di lavoro principale la Commissione ha pubblicato due programmi di lavoro specifici. Il primo si concentra sui
finanziamenti nel settore della cyber security, con una dotazione di 269 milioni di euro fino alla fine del 2022. I suoi obiettivi sono soprattutto lo sviluppo di competenze relative alla cyber sicurezza e la condivisione delle
best practice di settore.
Il secondo programma "minore" è relativo alla
creazione di una rete di poli europei dell'innovazione digitale, con un bilancio di 329 milioni di euro fino alla fine del 2023. L'obiettivo di questi poli è permettere alle aziende ed alle organizzazioni pubbliche europee di sperimentare direttamente le tecnologie a sostegno della digitalizzazione. Con più di un occhio non solo alla transizione digitale ma anche a quella "verde".