La pandemia Covid-19 ha cambiato gli scenari quasi ovunque, ma per quanto riguarda
l'innovazione digitale in particolare - spiega
IDC - il suo impatto maggiore sta nel fatto che "
molte aziende ora riconoscono che la loro capacità di realizzare prodotti e servizi digitali innovativi determinerà se avranno successo o meno sul mercato". L'innovazione digitale diventa quindi un elemento
ancora più strategico per la creazione del valore nel suo complesso. Permettendo ad esempio, tra l'altro, di entrare in nuovi mercati, abilitare nuovi modelli di business o realizzare nuove partnership. L'innovazione digitale quindi
non è più un trend ma un comparto vero e proprio, per il quale IDC ha evidenziato alcune previsioni chiave, a breve e medio termine.
Il breve termine è già l'anno prossimo, per quale IDC prevede che le organizzazioni che concentreranno più della metà dei loro progetti di sviluppo software su
iniziative a diretto contatto con i loro clienti vedranno il loro business crescere del 15% più velocemente rispetto a chi invece si concentra su progetti interni. Una attenzione ai clienti che si rafforzerà nel 2023, quando sempre più aziende - anche il 20% del totale, in alcuni settori - useranno le tecnologie per
rivolgersi direttamente ai clienti finali,
con nuovi modelli di distribuzione. Una apertura che richiede comunque sicurezza: sempre nel 2023, il 75% degli innovatori digitali considererà fondamentale
saper mettere in sicurezza la supply chain del software.
Proprio la supply chain del software è destinata a mutare a medio termine, alla ricerca di più risorse, competenze, creatività. Entro il 2024 il 55% delle organizzazioni userà marketplace in cloud e la strada delle acquisizioni di startup tecnologiche come
mezzi principali per il software sourcing. Le aziende che per allora avranno già saputo investire nello sviluppo di un
ecosistema di sviluppatori vedranno crescere la loro base clienti del 25%. Sempre entro il 2024, il 55% dei prodotti digitali innovativi sarà realizzato da
team eterogenei fatti da creativi, analisti e persone con competenze di critical thinking, automazione, ingegneria del software.
Lo sviluppo software sarà talmente importante che entro il 2025 la metà delle aziende Global 500
lo avrà portato completamente al suo interno. Generando, di conseguenza, una competizione costante e generalizzata per le giuste competenze di sviluppo applicativo. Il modo per
aggirare la scarsità di programmatori sarà
impiegare l'AI: entro il 2025, secondo IDC, il 75% delle nuove applicazioni includerà codice generato automaticamente.
Di qualsiasi natura saranno, le maggiori capacità di sviluppo software
accelereranno la "servitizzazione" nelle imprese. Entro il 2026, il 30% dei team di sviluppo saranno concentrati proprio sul
trasformare i prodotti tradizionali in servizi. E dal digitale in senso lato (prodotti, servizi, esperienze) gli innovatori più capaci ricaveranno
oltre un quarto del loro giro d'affari.