Cinque lezioni utili per i manager IT

La recente crisi globale ha offerto molti spunti su cui riflettere e molte lezioni da apprendere. Ecco 5 regole di cui i manager IT dovrebbero fare tesoro per il futuro.

Autore: Walter Ambu

Gli avvenimenti di questo ultimo periodo hanno generato un clima di incertezza a livello globale, all’interno del quale i business manager necessitano di basi importanti e solide per continuare ad avere successo, o anche solo per sopravvivere. Il vecchio motto “non lasciare mai che una crisi diventi un’opportunità mancata” è più che mai attuale, sia nella vita personale sia in quella professionale. A supporto di ciò, le nuove e continue innovazioni si trasformano in opportunità strategiche per far progredire un’organizzazione. E in un tempo così sconcertante, questi progressi diventano ancora più cruciali.

Anche i manager IT non sono esclusi dalle riflessioni che impone questo scenario per potere pianificare il futuro. Abbiamo selezionato per loro 5 consigli che dovrebbero prendere in considerazione per questo e gli anni a venire.

Cambia il modo in cui un progetto di UX va implementato

È ormai appurato come l'innovazione nell’UX (user experience) sia essenziale per il successo di un'azienda. Le organizzazioni più all'avanguardia sono sempre alla ricerca di idee innovative da introdurre rapidamente sul mercato e cercano di aggiornarsi ripetutamente per il tracciamento dei modelli degli utenti, per soddisfare, così, le crescenti aspettative dei clienti. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario pensare in modo innovativo all’approccio, non solo nei confronti della progettazione della UX, ma anche al modo in cui viene implementata e sviluppata.
Sul fronte del backend, i microservizi sono serviti a rendere più modulare lo sviluppo di app e ad aumentare l'agilità organizzativa. Ma per molte organizzazioni, il monolite del frontend rimane. Questo è il motivo per cui i responsabili IT più lungimiranti guardano alle architetture micro-frontend per estendere lo stesso livello di modularità, già sperimentato nel backend, anche al frontend.

Non è vero che "i portali sono morti"

I portali web sono stati dichiarati morti tempo fa, praticamente dall'avvento di Google. Per alcuni particolari casi d'uso, è assolutamente vero. Ma come sottolinea James Governor, solo perché qualcosa è stato dichiarato "morto" dalla comunità IT, non significa che non sia ancora un importante elemento tecnologico generatore di entrate, utilizzato dalle grandi organizzazioni. I portali potrebbero servire a scopi diversi da quelli più noti al momento della loro concezione, ma offrono comunque un grande valore alle realtà di business che cercano di aggregare le informazioni in dashboard specifiche.

Le imprese all’avanguardia imparano come riutilizzare il codice

Sebbene il riuso del codice non sia sempre l'opzione migliore, ci sono molti casi in cui consente ai team di ridurre drasticamente il loro time-to-market, fornendo anche una migliore esperienza utente complessiva. Inoltre, può aiutare le grandi aziende a mantenere funzionalità e aspetto coerenti tra app separate all'interno della stessa organizzazione, aumentando la UX e l'identità generale del brand. Un altro vantaggio, dunque, dello sviluppo di applicazioni in micro-frontend: queste singole funzionalità hanno basi di codice che possono essere riutilizzate più facilmente. Ed è anche il motivo per cui noi di Entando abbiamo creato Entando Component Repository, dove i componenti UX/UI possono essere archiviati e riutilizzati in più progetti.

Bisogna semplificare la costruzione di app su Kubernetes

Le imprese intelligenti che hanno già adottato distribuzioni containerizzate su Kubernetes hanno potuto sperimentare come, in questo modo, sia possibile costruire app cloud-native resilienti e altamente scalabili in modo più produttivo. Si sono anche rese conto, però, che le implementazioni Kubernetes introducono un grado di complessità che ora deve essere gestito differentemente. Per questo, i manager IT stanno cercando modi per semplificare le loro implementazioni sviluppate con Kubernetes, come Red Hat OpenShift, Amazon EKS, Platform9, Azure, GKE e molti altri.
Sfruttare le capacità di queste piattaforme aiuta a mantenere bassi i costi rispetto a quelli che avrebbero sostenuto realizzando tutto manualmente e in-house. Il vantaggio di una piattaforma come Entando è che si integra con queste piattaforme per fornire strumenti per realizzare UX innovative in ambienti Kubernetes.

Le piattaforme low-code sono limitate

Con le piattaforme low-code è facile avviare una web app rapidamente e senza disporre di una grande competenza tecnica. Tuttavia, queste piattaforme sono incredibilmente limitate nelle loro funzioni e, spesso, non offrono la flessibilità necessaria per poter fornire le funzionalità e l’esperienza utente che clienti, dipendenti e stakeholder si aspettano. I responsabili IT più perspicaci stanno cercando un modo per standardizzare e semplificare il modo in cui il codice viene creato, distribuito e mantenuto senza dover costruire il proprio framework per farlo. È qui che il ruolo di una piattaforma come Entando diventa fondamentale.

I cicli di rilascio di applicazioni che richiedono mesi anziché settimane si ripercuotono negativamente sulle esperienze online. I colli di bottiglia nello sviluppo e nella distribuzione, infatti, rallentano la capacità di effettuare aggiornamenti delle applicazioni, impedendo di iterare e innovare. E una UX obsoleta o incerta impedisce di conquistare i clienti e fidelizzarli. Grazie alla nostra piattaforma di micro-frontend per la realizzazione di app Web aziendali su Kubernetes, vogliamo cambiare il modo in cui le aziende approcciano alla creazione di app, siti e portali per innovare più rapidamente.

Walter Ambu è presidente e fondatore di Entando

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