La tecnologia legacy e quella cloud-native possono completarsi a vicenda per un business più produttivo e clienti più soddisfatti, spiega Red Hat
Autore: Monica Sasso
Per le aziende di servizi finanziari e assicurativi, il rapporto con i clienti si costruisce sulla fiducia guadagnata negli anni. Tra l'altro, le aziende devono assicurare che i loro sistemi IT di base forniscano l’uptime, le prestazioni e la sicurezza richiesti dal cliente. In questo senso, riconsiderare la tecnologia utilizzata può apparire come un rischio o un salto nel buio. La chiave per trovare il giusto equilibrio tra rischio reputazionale e desiderio di velocità e innovazione sta nel guardare alla trasformazione digitale in maniera olistica: deve includere persone, processi e partnership come pilastri fondamentali, non solamente la tecnologia. Analizziamo di seguito come queste aree possono offrire opportunità di cambiamento per i prossimi anni.
L’economia basata su piattaforme sta creando una grande varietà di nuovi servizi. Le banche che abbracceranno nuovi tipi di collaborazione e stringeranno nuove relazioni all’interno del loro ecosistema, otterranno notevoli vantaggi competitivi. In quest’ottica, le open API saranno le chiavi per ottenere questi successi. Numerose banche si stanno già muovendo in questa direzione, avviata dalla PSD2 nell'UE e nel Regno Unito, ma tutt’ora cristallizzata dal progresso tecnologico e dalla domanda dei consumatori.
Questa evoluzione verso l'Open Finance genererà una grande mole di dati che potranno essere utilizzati per fornire prodotti iper-personalizzati in linea con le richieste dei clienti. Per esempio, la finanza comportamentale o il settore assicurativo potranno delegare a enti terzi l’analisi dati dei clienti per suggerire nuove tipologie di prodotti o calcolare budget di spesa futuri. Ad oggi, questi aspetti possono già essere realizzabili grazie al sostegno di big data strutturati, analisi dei dati, IoT, intelligenza artificiale e machine learning. Tecnologie che stanno spopolando in ambienti flessibili e cloud-native.
Nuovi prodotti e tecnologie portano alla necessità di nuovi processi. Le persone sono al centro della fornitura dei processi di business, che per essere adottati richiedono nuovi modi di lavorare. In poche parole, se le organizzazioni vogliono capitalizzare la velocità e la flessibilità che il software cloud-native può offrire (e che i loro consumatori richiedono), dovranno ripensare i loro modelli operativi.
Questo va oltre lo sviluppo di una tecnologia agile, poiché dovrebbe coinvolgere governance, processo decisionale, e relazione tra management, business e IT. In quest’ottica, l'organizzazione diventa un sistema di strutture che lavorano sinergicamente, piuttosto che ecosistemi separati tra loro. Abbracciare i principi dell'open source e le pratiche DevOps per massimizzare la flessibilità, la trasparenza e la velocità, può aiutare ad abbattere le vecchie strutture aziendali e allo stesso tempo fornire trasparenza verso il senior management, i regolatori, gli azionisti e i consumatori.
È ora di ripensare il modo in cui l'infrastruttura tecnologica può essere utilizzata. I mainframe non rappresentano il luogo migliore per tutte le applicazioni, ma potrebbero essere utilizzati per casi specifici che traggono vantaggio dal loro tempo di attività e dalla loro capacità di elaborare rapidamente grandi quantità di dati, come l'analisi in tempo reale, i carichi di lavoro AI/ML o la gestione dei big data. Anche il consumo di energia è un fattore non trascurabile, con un mainframe moderno e più efficiente rispetto ai server equivalenti, si ottiene una canalizzazione delle risorse maggiormente efficace.
L'integrazione agile entra in gioco quando le tecnologie di connessione come le API sono eseguite in container e quando i ruoli di integrazione sono estesi a team interfunzionali. I microservizi possono essere essenzialmente "calati" nella struttura esistente senza soluzione di continuità, in modo da fornire rapidamente valore agli utenti interni ed esterni.
Allo stesso modo, passare al cloud non significa che le organizzazioni debbano chiudere i loro data center e ricominciare da capo; piuttosto, questi stessi data center dovrebbero essere modernizzati insieme al software e ai processi aziendali. I data center del futuro sono flessibili e con uno storage software-defined su una scelta di hardware standard del settore. Architetture event-driven, reporting dei rischi in tempo reale e automazione end-to-end possono fornire resilienza operativa e aumentare l’uptime.
Il settore dei servizi finanziari si sta dirigendo verso una IT che sia flessibile e portabile, sostenuta da una struttura cloud-native open source e dalla libertà di scegliere partner tecnologici evitando così il vendor lock-in. I container sono strumentali in questo senso, forniscono una base standardizzata per lo spostamento dei carichi di lavoro tra cloud privati e cloud pubblici multipli.
I container offrono una base solida per i servizi finanziari e le compagnie di assicurazione durante i loro processi di modernizzazione. Un aspetto che noi, come società, abbiamo compreso durante la pandemia adattandoci e implementando una resilienza flessibile necessaria in tutti gli aspetti della nostra vita personale e professionale. La scelta di servizi pay-as-you-go permette ai CFO di ottenere il giusto equilibrio tra capitale e spese operative, ovunque si trovino nei loro percorso di trasformazione digitale e all'interno della loro propensione al rischio.
Con le nuove tecnologie che stanno maturando, dai container all'IA fino al 5G, le organizzazioni più tradizionali hanno un'opportunità unica per trasformare ciò che già possiedono. Una strategia di modernizzazione che abbraccia una cultura più aperta e fa collaborare la tecnologia cloud-native insieme all'IT esistente, permetterà alle aziende di servizi finanziari e assicurative di consolidare la fiducia per cui sono note e combinarla con una nuova leadership nell'innovazione.
Monica Sasso è EMEA FSI chief technologist di Red Hat