Sono decisamente interessanti le indicazioni che provengono dall’
edizione 2022 del Data Protection Trends Report di
Veeam. Se in primo luogo lo scollamento tra le aspettative di business e la capacità dell’IT di supportarle non è mai stato così alto, visto che
l’89% delle organizzazioni non sta proteggendo sufficientemente i dati, è risultato anche che
l’88% dei manager IT si aspetta che i budget per la protezione dei dati aumentino in maniera superiore rispetto ad altri investimenti IT, anche alla luce del fatto che i dati diventano più critici per il successo nel business e la loro protezione diventa una sfida sempre più complessa:
più di due terzi si rivolgeranno a servizi basati sul cloud per proteggere i dati essenziali.
Il
Veeam Data Protection Trends Report 2022 ha coinvolto un campione di più di tremila decisori IT e imprese globali per capire quali strategie di protezione dati prevedono di attuare nei prossimi 12 mesi e oltre. Questo studio, il più grande nel suo genere, esamina
come le aziende si stanno preparando per le sfide nel settore IT che devono affrontare, tra cui in massiccio uso di servizi e infrastrutture cloud-native, il panorama di cyber attacchi in espansione e le contromisure che stanno prendendo per implementare una strategia di Modern Data Protection che assicuri la continuità del lavoro.
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La crescita dei dati negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia, è più che raddoppiata, in gran parte per come abbiamo adottato il lavoro a distanza, i servizi basati sul cloud e così via”, sottolinea
Anand Eswaran, Chief Executive Officer di Veeam. “
Quando il volume di dati è esploso, lo hanno fatto anche i rischi associati alla protezione dei dati stessi: i ransomware ne sono l’esempio principale. Questa ricerca mostra che le aziende riconoscono queste sfide e stanno investendo in maniera massiccia, spesso perché non hanno fornito agli utenti la protezione di cui avevano bisogno. Le aziende stanno perdendo terreno perché la modernizzazione delle piattaforme di produzione sta superando la modernizzazione dei metodi e delle strategie di protezione.
I volumi di dati e la diversità delle piattaforme continueranno ad aumentare, e il panorama delle minacce informatiche si espanderà. Quindi, i CXO devono investire in una strategia che colmi le lacune che hanno già e stia al passo con le crescenti richieste di protezione dei dati".
Anand Eswaran, CEO di VeeamGli intervistati hanno affermato che
la loro capacità di protezione dei dati non riesce a tenere il passo con le richieste del business e l’89% di loro ha riferito un divario tra la quantità di dati che si possono permettere di perdere dopo un guasto rispetto a quanto frequentemente si proceda a un back-up dei dati. Questo è cresciuto del 13% negli ultimi 12 mesi, indicando che, così come i dati continuano a crescere in volume e importanza, crescono anche le sfide per proteggerli in modo soddisfacente.
Il fattore chiave che sta dietro a tutto ciò è che le sfide che le aziende stanno affrontando nella protezione dei dati sono immense e progressivamente più diversificate.
Per il secondo anno di seguito, i cyberattacchi sono stati la sola maggior causa di interruzioni, e il 76% delle aziende ha dichiarato di aver subito almeno un evento ransomware negli ultimi 12 mesi.
Ad allarmare non è solo la frequenza di questi eventi, ma anche la loro efficacia. Per ogni attacco le organizzazioni non sono state in grado di recuperare il 36% dei dati, provando che le strategie di protezione dei dati sono al momento inefficaci ad aiutare le aziende a prevenire, porre rimedio e riprendersi da attacchi ransomware.
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Con i cyberattacchi che diventano sempre più sofisticati e ancora più difficili da prevenire, le soluzioni di backup e ripristino sono le fondamenta essenziali per una strategia di Modern Data Protection delle aziende”, spiega
Danny Allan, CTO di Veeam. ”
Per la massima tranquillità alle aziende serve la certezza che il 100% dei propri backup sia stato completato nella finestra definita, e che i recuperi vengano forniti all’interno delle SLA richieste. Il miglior modo per assicurare che i dati siano protetti e recuperabili nell’evento di un attacco ransomware è di farsi affiancare da una terza parte, specialista nel settore, e di investire in una soluzione automatizzata e organizzata che protegga la miriade di piattaforme data center e piattaforme di protezione basate sul cloud a cui le organizzazioni di tutte le dimensioni si affidano oggi.”
Per chiudere il divario tra le attuali capacità di protezione dei dati e questo panorama crescente di minacce,
le aziende spenderanno circa il 6% in più ogni anno nella protezione dei dati rispetto agli investimenti generali in IT. Mentre questo andrà solo in qualche modo a invertire le necessità sulla protezione dei dati, è positivo vedere che i CXO prendono atto della necessità urgente di Modern Data Protection. Con il cloud che continua la sua traiettoria nel diventare la piattaforma dati dominante,
il 67% delle aziende usano già servizi cloud come parte della propria strategia, mentre il 56% attualmente utilizza container in produzione o prevede di farlo nei
Danny Allan, CTO di Veeamprossimi 12 mesi.
La diversificazione delle piattaforme si espanderà nel 2022, con un rapporto tra data center (52%) e server cloud (48%) che continua a ridursi. Questa è una delle ragioni per cui il 21% delle organizzazioni ha indicato come la capacità di proteggere carichi di lavoro ospitati su cloud come il più importante fattore di acquisto per la protezione dei dati delle imprese nel 2022 e il 39% crede che
le capacità IaaS/SaaS siano un attributo decisivo per una Modern Data Protection.
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Il potere delle architetture IT ibride guiderà sia le strategie di produzione sia di protezione attraverso lo storage su cloud e il Disaster Recovery, utilizzando infrastrutture cloud-hosted”, conclude Danny Allan. ”
I benefici nell’investire nella Modern data Protection superano il fatto di avere la massima tranquillità, assicurando la business continuity e mantenendo la fiducia del cliente. Per bilanciare le spese in iniziative digitali strategiche, i leader IT devono implementare soluzioni robuste al minor costo possibile”.