La forza del lavoro ibrido: HP prende Poly

HP investe oltre tre miliardi di dollari per Poly, puntando alla crescita del lavoro ibrido e di tutto l'ambito collaboration

Autore: Redazione ImpresaCity

"Rafforzare ulteriormente le proprie opportunità nel mercato delle soluzioni per il lavoro ibrido": è questa la motivazione con cui HP spiega l'acquisizione di Poly, una operazione da 3,3 miliardi di dollari pagati cash. È la forza del lavoro ibrido, che non ha nessuna intenzione di scomparire dalla vita quotidiana delle imprese e che per questo porta una continua crescita nella domanda di soluzioni per la collaboration. In ambienti che vanno da quello aziendale vero e proprio al segmento Home Office.

Così HP sottolinea che il 75% dei lavoratori sta investendo per potenziare le proprie postazioni domestiche. E anche gli uffici vengono riorganizzati per supportare il lavoro ibrido, in particolare investendo nella riprogettazione delle meeting room. È una opportunità unica, una "once-in-a-generation opportunity" che va sfruttata adesso. L'acquisizione di Poly serve proprio a questo, perché porta in casa HP prodotti, canali di vendita e competenze ad hoc.

Il fatto che HP e Poly siano aziende con poche sovrapposizioni ovviamente aiuta. Poly è un operatore specializzato nell'ambito office - è la "vecchia" Plantronics, con un nuovo nome ua volta assorbita l'acquisizione che fece di Polycom qualche anno fa - e nella parte conferencing-collaboration. HP ha un'offerta differente e per questo punta a benefici immediati a livello di business. Quantificati in circa 500 milioni di fatturato in più l'anno entro il 2025.

Anche perché - è l'opinione di HP - il mercato potenziale delle periferiche è destinato a crescere sensibilmente sulla spinta del lavoro ibrido. Un bacino di 110 miliardi di dollari già oggi, con una crescita poi del 9% l'anno. Poi c'è il segmento più specifico e prettamente aziendale delle "workforce solution", per HP altri 120 miliardi di dollari legati a un mercato che crescere del 8% l'anno e a cui rivolgersi con prodotti hardware, piattaforme software, servizi digitali.

L'idea è quindi quella di creare un ecosistema completo di prodotti, con cui le aziende possano realizzare ambienti trasversali di collaborazione e lavoro ibrido. Che siano non solo piacevoli da usare ed efficaci, in nome della immancabile employee experience, ma anche più semplici da gestire e mettere in sicurezza per i dipartimenti IT.

Con questa acquisizione Poly trova inoltre la sua stabilità. La crescita del remote working prima e del lavoro ibrido poi ha aiutato lo sviluppo di Plantronics ma ha anche attirato sul suo mercato diversi nomi - tra cui appunto HP - che hanno dimensioni e possibilità di investimento molto maggiori. Non a caso è da diversi anni che si ipotizza una fusione di Plantronics/Poly con altri operatori (molto si era parlato di Logitech). E i risultati finanziari più recenti non erano stati esattamente esaltanti.


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