Anche nelle Pmi gli It manager stanno registrando un cambio di ruolo, contribuendo alle decisioni del business. Per aiutarli ad acquisire le competenze necessarie, Syneto ha lanciato la seconda edizione di IT Hero, un percorso sviluppato in collaborazione con SDA Bocconi e Politecnico di Milano. Novità anche sul fronte soluzioni con il nuovo Syneto HYPER Box, realizzato con LAGO, per contenere Hyper Edge, il suo data center ‘in a box’
Autore: Claudia Rossi
All’interno delle imprese il ruolo degli It manager sta profondamente cambiando. Un fenomeno che non si registra solo nelle grandi realtà, ma anche nelle piccole e medie organizzazioni. A rilevarlo è una recente indagine svolta da Syneto in collaborazione con Focus Management e condotta su 350 responsabili It di Pmi italiane appartenenti in prevalenza al settore dei servizi (42,9%) e del manufacturing (38,5%). Ad avvertire l’urgenza del cambiamento del proprio ruolo all’interno delle aziende in cui lavorano, è l’86,54% del campione. Un dato che raggiunge il 94,87% se si indaga sul rischio di perdere efficacia e uscire dal mercato in mancanza di una significativa evoluzione delle proprie competenze. Eppure, su questo fronte la situazione è ancora molto ingessata.
“La fotografia scattata restituisce un quadro in cui il 54,49% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai partecipato a corsi di formazione online per It manager, mentre il 42,95% non ha mai frequentato corsi di formazione It in aula. Il 39,74% del campione, infine, non ha alcuna certificazione” evidenzia Emanuele Acconciamessa, Chief Operating Officer di Focus Management e Academic Fellow dell’Università Bocconi, elencando le tre principali tematiche di interesse dichiarate dai responsabili It intervistati per cresce nel proprio ruolo: gestione strategica dell’It, cybersecurity, hybrid It & cloud. “Tematiche che dimostrano l’interesse a cambiare pelle, assumendo un ruolo più strategico e meno operativo all’interno delle proprie aziende. Forte la preoccupazione sul tema della cybersecurity. Qui va segnalato, tra l’altro, che il 28,60% del campione ha dichiarato di aver subito negli ultimi 18 mesi un attacco ransomware” sottolinea Acconciamessa, riferendo che da un approfondimento di tipo qualitativo la soluzione più ricercata (ma anche la meno accessibile, secondo la maggior parte degli intervistati) è rappresentata dal Disaster Recovery.
Dall’indagine è, poi, emerso che chi si forma, preferisce tendenzialmente frequentare corsi online (74%) o leggere magazine online (62%). Spesso, quindi, l’apprendimento passa da canali alternativi, ritenuti comunque efficaci. Tanto è vero che dovendosi autodefinire, il 65,4% del campione dichiara di appartenere alla categoria ‘Smart’ tra quelle proposte dalla survey. Vale a dire: ‘Gestisco il mio It ricercando innovazione, ma con un occhio attento ai costi. Sono pronto a provare nuovi brand emergenti, se mi danno valore in più. Amo le sfide ed essere il primo a provare cose nuove. Mi piace rischiare ogni tanto”. Solo il 7,7% si autodefinisce ‘Tradizionale’, gestendo l’It con soluzioni consolidate. ‘Preferisco affidarmi ai brand più noti del mercato così da evitare lunghe ricerche e non rischiare’. Più numerosi i ‘Cost-oriented’ (15,4%), focalizzati sul contenimento dei costi e orientati a scegliere soluzioni che rispondono solo a ciò che serve. Sotto l’8% gli ‘Ipertech’, alla ricerca dell’ultima innovazione senza guardare troppo ai costi e pronti a optare per qualcosa in più rispetto alle proprie esigenze.
“Spesso nelle piccole aziende l’It manager è solo e ha poco tempo per la formazione. Diverso il discorso per la fascia più alta delle medie imprese, dove il team It è, invece, composto da più risorse che hanno tempo da dedicare a questo importante aspetto, magari anche in aula” esordisce Roberto Cherubini, Senior Engineer di Syneto, pronto a sottolineare che essere privi di certificazioni non significa certo mancare di capacità e know how. “Nelle aziende più lungimiranti oggi l’It, comunque, non è più un semplice reparto tecnico, ma un motore di cambiamento. I responsabili partecipano al processo evolutivo dell’impresa in cui lavorano, vedendo riconosciuto un loro fondamentale contributo all’abilitazione dei processi di business” prosegue Cherubini.
Per accompagnare gli It manager ad assolvere al meglio questo compito, Syneto, che per le Pmi non vuole essere solo un partner tecnologico ma anche di pensiero, ha lanciato la seconda edizione di IT Hero, un percorso sviluppato in collaborazione con SDA Bocconi e Politecnico di Milano per formare i responsabili It su temi come la gestione strategica dell’It, l’infrastruttura, hybrid cloud e sicurezza It. “Dodici ore complessivamente, otto incontri con sette esperti e al centro i temi dell’evoluzione tecnologica in atto. Un percorso gratuito che vuole aiutare gli It manager ad affrontare la sfida del loro importante cambiamento di ruolo” spiega Alessandro Biagi, Marketing Manager di Syneto.
Si tratta di un contributo di assoluto rilievo, in linea con quell’idea di democratizzazione dell’It a cui il vendor punta da sempre. “La nostra mission è quella di democratizzare le tecnologie. Vogliano garantire alle Pmi la protezione del dato, soluzioni di livello enterprise capaci di combinare semplicità di gestione e agilità operativa. La nostra piattaforma Hybrid Cloud è universale, semplice, veloce e sicura per gestire e proteggere tutti i dati: sempre e ovunque” commenta Vadim Comanescu, Ceo di Syneto, ribadendo quanto il vendor si impegni quotidianamente sui temi dell’innovazione.
L’ultimo passo avanti in questa direzione è stato fatto con il lancio di Hyper Edge, un vero e proprio data center ‘in a box’. “Per gestire e proteggere da qualsiasi attacco i dati di studi professionali, sedi remote, hotel, catene franchising, farmacie e laboratori medici, abbiamo messo al lavoro i nostri migliori ingegneri, creando qualcosa di completamente nuovo, capace di rispondere alle esigenze di spazio e rumorosità tipici di queste realtà. Con Hyper Edge abbiamo messo in atto una vera e propria rivoluzione per l’It aziendale, concentrando la potenza di un datacenter nella dimensione di tre smartphone con l’obiettivo di dare una soluzione mai esistita prima. Siamo orgogliosi di averlo fatto noi, come azienda italiana e unico vendor europeo di iperconvergenza con Disaster Recovery integrato” afferma Alessandro Freddi, Sales Director di Syneto. Robusto e facile da gestire, Hyper Edge può essere installato in spazi limitati o montato tramite un supporto VESA standard dietro a un monitor. Estremamente silenzioso e dal design elegante, può essere disposto su una scrivania o alloggiato all’interno del nuovo Syneto HYPER Box, ideato e realizzato appositamente da LAGO, azienda che progetta e realizza arredamenti Made in Italy, riconosciuta in tutto il mondo.
Un ruolo in divenire: su questo concordano tutti gli It manager che hanno partecipato alla tavola rotonda organizzata da Syneto per presentare i risultati della ricerca condotta in collaborazione con Focus Management su un campione di 350 responsabili It di Pmi italiane. “In origine eravamo quelli del ‘computer’ e dovevamo fare un po’ di tutto. Poi, la nostra funzione è passata da addetto Ced a It manager fino a quella di Ict manager: così abbiamo iniziato a partecipare alle decisioni del management e non più a subirle” afferma Luigi Valentini, Chief Information Officer di Valpharma. Un’evoluzione che nel tempo ha osservato anche Renzo Chiabotto, consulente aziendale. “Inizialmente eravamo solo tecnici. Da anni, invece, siamo spesso inseriti nei Cda e nei briefing dei decisori di business, partecipando al raggiungimento degli obiettivi aziendali”. “Dieci anni fa il nostro ruolo era meno manageriale e più tecnico” incalza Mauro Bonfigli, Responsabile CED di Villa Fulvia, che si riconosce un ruolo ormai da ‘consulente’ all’interno dell’azienda per cui lavora. “In LAGO It vuol dire Innovation technology, non Information It. Il nostro lavoro si divide tra operation e gestione applicativa e infrastrutturale: due fronti che ci obbligano a tempi di reazione immediati, tenendoci costantemente concentrati sull’ottimizzazione dei processi” spiega Ivan Parise, Infrastructure & Application Manager di LAGO. “Mi sono formato sul campo” ammette Alberto Radaelli, ICT Manager di BT Group, evidenziando quella che è una consuetudine per le aziende manifatturiere: privilegiare gli investimenti in macchinari piuttosto che in It. Il tema della cybersecurity sta, però, cambiando le priorità anche di una realtà come BT. “Oggi su questo fronte tutti devono investire ed è bene che la formazione riguardi anche i dipendenti e non solo i team It” commenta Radaelli, un’osservazione su cui tutti concordano. “Il tema è centrale, tanto che per essere certi che tutti tutti i dipendenti siano adeguatamente formati, in LAGO abbiamo realizzato un portale che agli utenti spiega con chiarezza rischi e comportamenti da evitare” precisa Parise, che conclude “Dove non arrivano le tecnologie, è ovvio che deve arrivare il buon senso di tutti”.