La mancanza di semiconduttori e componenti impedisce di soddisfare la domanda e frena tutti i vendor
Autore: Redazione ImpresaCity
Nel biennio della pandemia le stampanti avevano vissuto una fase di rilancio perché milioni di remote worker più o meno ben organizzati avevano scoperto che la loro dotazione tecnica non era adeguata alle nuove esigenze. Ora il mercato segna invece un deciso segno meno. Non tanto perché manchi la domanda, sebbene questa si sia fisologicamente ridotta, quanto perché le difficoltà delle supply chain globali legate a semiconduttori e componentistica rappresentano un importante fattore negativo.
Lo confermano le recenti cifre di IDC sul mercato hardcopy, definizione che per gli analisti comprende sia le stampanti (monofunzione e multifunzione), sia le periferiche di copia digitale. Per entrambe le categorie di prodotto, IDC tiene conto delle vendite dei device che spaziano dal formato A4 sino all'A2.
IDC spiega che il mercato globale, nel primo trimestre 2022, ha registrato una flessione del 12,3% anno su anno in volumi e del 10,6% in valore. Nel trimestre considerato sono stati venduti 22,4 milioni di unità, per un valore complessivo di 9,7 miliardi di dollari. Flessioni che in vario grado hanno interessato tutte le regioni del mondo.
In quanto al business generato dai vari produttori, IDC sottolinea le buone performance di Canon. Il vendor giapponese è l'unico della Top 3 a far registrare una crescita. Questo soprattutto grazie alle vendite delle periferiche inkjet di fascia bassa (sotto i cento dollari di prezzo).