Con le Convenzioni siglate con ASI ed ESA parte l'investimento italiano per attuare i programmi spaziali previsti dal Piano
Autore: Redazione ImpresaCity
La Space Economy è sempre stata nel mirino del PNRR e delle nuove iniziative italiane per lo sviluppo tecnologico. Ora questa propensione si concretizza in particolare attraverso due Convenzioni, siglate con le agenzie spaziali italiana ed europea.
La Convenzione con ASI vede investimenti per 880 milioni di euro. Sarà dedicata agli interventi di supporto per i settori ad alto contenuto tecnologico, a beneficio della competitività italiana nella Space Economy. In particolare, gli investimenti saranno destinati allo Space Center di Matera, allo sviluppo di telecomunicazioni satellitari sicure, alla realizzazione di fabbriche “intelligenti” per la produzione di piccoli satelliti, alla costruzione di tre nuovi telescopi terrestri per la gestione del traffico spaziale e il tracciamento dei detriti.
La Convenzione con ESA vede invece un investimento di circa 1,3 miliardi di euro. È finalizzata all’attuazione del programma di sviluppo della costellazione satellitare IRIDE per l’osservazione della Terra, di cui ESA sarà il soggetto attuatore. La costellazione potrà monitorare i cambiamenti climatici, contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste del Paese, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche.
Fornirà, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali ad alta tecnologia da parte di startup, piccole e medie imprese del settore. Nell’ambito della stessa Convenzione verrà avviato anche un progetto di costruzione di un motore eco-sostenibile per i futuri lanciatori spaziali europei.
“Grazie all'impegno di oltre 2 miliardi di euro del PNRR, quest’anno abbiamo raddoppiato gli investimenti sullo Spazio per rilanciare l’ambizione dell’Italia nel settore. Siamo al lavoro con ASI, ESA e tutti gli attori istituzionali coinvolti per raggiungere tre importanti obiettivi: rafforzare l’industria italiana attiva nel campo spaziale, stimolare l’innovazione e la ricerca scientifica, con investimenti mirati ai settori più promettenti, e creare nuove collaborazioni fra pubblico e privato” ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
Gli investimenti in gioco vanno valutati tenendo conto - spiega il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia - "del ruolo che lo Spazio gioca a favore della ricerca e dello sviluppo economico, in termini di impulso al progresso scientifico e tecnologico e di supporto alle grandi tematiche internazionali, come la transizione ecologica, transizione digitale e l'analisi degli impatti del cambio climatico tramite l’osservazione satellitare”.