La tecnologia aiuterà, nelle intenzioni, a ridurre le perdite e ad aumentare l'efficienza delle reti idriche e di irrigazione
Autore: Redazione ImpresaCity
Il settore idrico italiano ha ampi margini di miglioramento. Non solo perché le reti idriche nazionali devono essere rinnovate o quantomeno potenziate, ma anche perché le società che operano in questo mercato possono trarre notevole vantaggio dalla implementazione delle tecnologie della digitalizzazione. Spesso però sono mancati i fondi per fare i passi in avanti necessari, ma dal PNRR arrivano ora oltre 4,3 miliardi di euro da investire in vari ambiti. Investimenti resi ancora più urgenti dal cambiamento climatico.
Intendiamoci, buona parte di questi fondi saranno usati per azioni poco legate al digitale: essenzialmente - è il caso di dirlo - per tappare le falle di una rete idrica spesso carente. Sono stati allocati, infatti, due miliardi di euro per nuove infrastrutture idriche primarie che serviranno a migliorare la qualità dell'acqua e garantire la continuità del suo approvvigionamento. In più questi fondi serviranno per il completamento degli impianti non ultimati, in particolare nel Mezzogiorno. Interventi analoghi, con fondi per 600 milioni di euro, riguarderanno la rete fognaria.
Chi si occupa di tecnologia guarda con maggiore interesse a due altri blocchi di finanziamenti. In primis, ai 900 milioni di euro stanziati "per la riparazione, la digitalizzazione e il monitoraggio integrato delle reti idriche". Qui il problema da affrontare è ben noto: le reti idriche per usi civili perdono in media il 40% della loro portata. Introdurre sistemi di controllo digitalizzati dovrebbe aiutare a raggiungere una gestione ottimale delle risorse, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze.
Il Governo punta a realizzare un "network intelligente" di reti per l'acqua potabile. In cui sistemi di controllo avanzati consentiranno il monitoraggio di portate, pressioni di esercizio e parametri di qualità dell'acqua nei nodi principali e nei punti sensibili della rete. Con un insieme di progetti di intervento selezionati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), i cui appalti saranno definiti entro settembre 2023.
Sul piatto della tecnologia ci sono anche oltre 800 milioni di euro stanziati per il potenziamento e l'ammodernamento dei sistemi di irrigazione nel settore agricolo. Qui il rischio è che il sistema irriguo in generale non sia abbastanza "solido" da sopportare cambiamenti climatici e ondate di siccità. Le tecnologie innovative possono aiutare a essere più resilienti, l'obiettivo in generale è migliorare la gestione delle risorse idriche e ridurre le perdite.
Più in dettaglio, il piano del Governo è modernizzare circa un terzo degli attuali sistemi di irrigazione con decisi investimenti infrastrutturali. Tra questi, anche l’installazione di contatori e di sistemi di controllo a distanza per la misurazione e il monitoraggio dei consumi.