Riccardo Fiano, sales manager Par-Tec: la trasformazione digitale delle aziende parte dalla componente di sicurezza.
Autore: Redazione ImpresaCity
Un ruolo totalmente rivoluzionato negli ultimi dieci anni. Non più relegato alla mera fornitura e integrazione di soluzioni tecnologiche o alla ottimizzazione delle architetture preesistenti in azienda ma, piuttosto, un ruolo da driver nell’introduzione delle nuove tecnologie. Riccardo Fiano, Sales Manager di Par-Tec sviluppa con noi le nuove linee guida dell’integratore di sistemi, necessarie per gestire al meglio un cambiamento radicale di scenario. “Il ruolo del system integrator è cambiato tantissimo nel corso di questi ultimi anni – sostiene Fiano -. Prima dovevamo far dialogare tecnologie diverse tra loro, in quanto i silos e i data center dei clienti erano costituiti da architetture eterogenee, con l’obiettivo ultimo di ottenere un miglioramento dell'efficienza aziendale. Oggi, i progetti di system integration sono molto più complessi e fungono da driver per l'introduzione delle nuove tecnologie all'interno dei data center dei nostri clienti”.
“Ed è diventato fondamentale saper gestire questo percorso e l'inserimento di queste competenze ai più alti livelli strategici dell'organizzazione aziendale – prosegue il manager. Un processo doppiamente importante perché l'introduzione delle tecnologie è riconosciuto come fattore strategico e abilitante per i clienti e per la loro capacità di rimanere in un mercato ancora più competitivo. La digitalizzazione dei servizi IT e lo sfruttamento delle opportunità che derivano dall'introduzione di tecnologie abilitanti rappresentano un fattore a cui non si può rinunciare. Il System Integrator, dunque, diventa un testimone della trasformazione, un traghettatore di competenze che guida il cliente su questo percorso”.
Elementi esterni che influiscono pesantemente sul business e la produzione, pensiamo alle difficoltà nella catena di fornitura e l’incremento del prezzo dell’energia solo per citarne alcuni, richiedono una capacità di adattarsi dinamicamente mai richiesta finora. E solo con la tecnologia ciò è possibile. “La guerra e la rivoluzione che ha creato la pandemia all'interno del mondo IT hanno trasformato completamente lo scenario – afferma Fiano. L’aumento dei costi dell'energia, l'inflazione e tutto ciò che sta succedendo obbligano le aziende a ripensare e rimodellare totalmente il modo di lavorare. Si pensi solo allo smart working, per ricordare il fenomeno più eclatante, che ha costretto le aziende a rimodulare le architetture informatiche. Il system integrator accompagna il cliente verso questa nuova rimappatura delle architetture con un occhio particolare alla sicurezza dei dati, visto che con la delocalizzazione e la nuova distribuzione degli ambienti è venuto meno anche il concetto di limite fisico delle infrastrutture. Tutto ciò ha generato un'enorme attenzione, in particolare, appunto, ai temi legati alla sicurezza – prosegue il manager. Pensiamo, per esempio, ai meccanismi di autenticazione e di autorizzazione nell'utilizzo delle risorse aziendali. È necessario spostare il focus dalla sicurezza di infrastrutture chiuse come l’abbiamo conosciuta finora a una nuova topologia di rete in cui non ci sono limiti perimetrali”.
Risulta, dunque, necessario prestare la massima attenzione a tutto ciò che riguarda l'attività e la governance delle identità che hanno accesso all'infrastruttura. Questo è il primo passo per ambire a ottenere infrastrutture resilienti, capaci di reagire alle minacce provenienti dell’ambiente esterno. Par-Tec condivide con i propri clienti un modello Zero Trust che ha la caratteristica principale di rilevare immediatamente qualunque comportamento anomalo nell'utilizzo delle infrastrutture, ovvero che si discosti da quelli canonici. "Perché, alla fine, il patrimonio dei dati è ciò di più importante da tutelare – sottolinea Fiano”.
Da sempre, infine, il system integrator è colui che si deve districare tra le numerose offerte dei vendor. Un ruolo complesso, che in Par-Tec affrontano con competenza e attenzione nei confronti delle reali necessità dell’azienda cliente. “L'unico modo per riuscire a competere e garantire il nostro valore all'interno di questo mercato è stare un passo avanti dei nostri clienti. Un passo avanti in termini di conoscenza e di visione strategica di ciò che il panorama tecnologico offre in un determinato momento – afferma il manager. Quindi ci costruiamo un ruolo di esploratori per intercettare il potenziale che le nuove tecnologie possono garantire ai nostri clienti secondo i vincoli e i requisiti che riconosciamo su ciascun cliente. La sfida è esattamente questa: riconoscere e svelare il potenziale nascosto dietro le nuove tecnologie e compiere quell'ultimo miglio necessario per trasformarlo in valore per l’azienda cliente”.
Un compito non sempre facile, perché prevede l'integrazione di diversi tipi di soluzioni e diversi tipi di vincoli tecnologici, di contesto e di processo che si incontrano nell’analisi delle infrastrutture dei clienti. In definitiva, lavorare insieme ai vendor affinché il potenziale delle loro tecnologie venga realmente sfruttato con successo dai nostri clienti, permettendogli di competere sempre di più nei loro mercati di riferimento.