Realizzare progetti completi, performanti ed efficienti è oggi il vero valore aggiunto dell’attività dei system integrator, in uno scenario che pone sempre nuove sfide alle aziende
Autore: Redazione ImpresaCity
Nello scacchiere dell'Information Technology, quello dei system integrator è sicuramente uno dei ruoli chiave. E lo è ancora di più in un contesto quale quello attuale che vede le aziende alle prese con numerose sfide. Lo ribadisce Patrizio Labella, CEO di GCI System Integrator, società con sede alle porte di Milano che offre progetti a valore aggiunto nell’ambito dell’innovazione tecnologica delle infrastrutture informatiche, sostenuti anche da partnership consolidate con i più importanti vendor del settore.
Inquadrando il ruolo dei sistemi integrator alla luce delle trasformazioni in atto nel contesto tecnologico e di mercato, Patrizio Labella evidenzia che “gli ultimi anni sono stati scenario di grandi cambiamenti che hanno modificato la concezione del mondo del lavoro e hanno influenzato l'economia italiana”, spiegando che “ci stiamo riprendendo dalla situazione di emergenza che ci ha colpiti e a cui siamo riusciti a rispondere attraverso un'azione importante di digitalizzazione delle nostre imprese, con la quale abbiamo affiancato numerosi clienti nella transizione digitale seguendo le loro esigenze”.
Quello che è da sottolineare è che “lo sviluppo di un piano di transizione digitale per un cliente richiede un'attenta analisi dei punti critici e la definizione di una soluzione basata sulle esigenze della specifica azienda”, prosegue Labella, facendo notare che “è in questo contesto che entra in campo il system integrator”.
Più nel dettaglio, “affidarsi a un valido system integrator è una scelta di grande importanza, per le aziende che decidono di mettersi in gioco, rinnovandosi e innovando il modo in cui lavorano o per rilanciarsi sul mercato in maniera più competitiva”, avverte Labella, spiegando che “integrare diverse tecnologie, applicazioni cloud e processi aziendali in un unico sistema rapidamente configurabile, aiuta le aziende a rendere il business più flessibile e reattivo a quelli che sono i cambiamenti del mercato, mantenendo a livelli elevati la sicurezza e l'efficienza: è anche per questo che quella della system integration è una scelta imprescindibile per qualsiasi azienda che intenda sfruttare appieno il potenziale della rivoluzione digitale”.
Ma oggi lo scenario post pandemico vede affiorare nuove minacce, come per esempio le tensioni sui prezzi dell'energia di questi ultimi tempi, e ci si chiede come i system integrator possano contribuire ad aiutare le aziende ad affrontare al meglio il nuovo scenario. Riferendosi alla pandemia, è certo che “molte imprese italiane in questi anni hanno dovuto ripensare alla gestione delle proprie attività rapidamente, adottando metodi di smart working e iniziando un percorso di trasformazione digitale non programmato”, sottolinea Labella, ricordando che “sono cambiate le esigenze dei lavoratori, influenzando il metodo di lavoro, la gestione dell'attività e della vita privata. Contemporaneamente, c'è anche stata una significativa evoluzione delle tecnologie che hanno garantito alle imprese italiane di proseguire nelle loro attività in un momento così delicato”.
Non è quindi per caso che “nell'ultimo decennio i system integrator sono diventati figure importanti in grado di affiancare le imprese nel percorso di trasformazione, analizzando i punti da correggere e in un certo senso suggerendo le migliori soluzioni, ma sempre mantenendo un occhio di riguardo alle esigenze di ogni singolo cliente”, sottolinea Labella, spiegando che “in particolare, in questo momento molto complesso i system integrator possono aiutare i clienti nell'interpretazione e nella gestione di attività legate al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per meglio ottimizzare le risorse all'interno delle aziende stesse”.
Analizzando un ulteriore aspetto fondamentale dell’attività dei system integrator, ovvero quello delle modalità in cui questi affiancano e integrano le proposte di diversi vendor, Patrizio Labella ha le idee chiare: “il system integrator è senz’altro una figura importante, che però non va a sostituire il vendor ma lo affianca nel raggiungere quelle fette di mercato alle quali il vendor di grandi dimensioni non arriva direttamente”.
Questo nasce anche dal fatto che i system integrator “possiedono competenze diversificate in diversi settori, e uno dei loro compiti principali è quello di essere aggiornati sulle ultime novità e le soluzioni offerte dal mercato”, rimarca Labella, evidenziando che “grazie a questo, il system integrator ha la possibilità di declinare meglio il concetto di servizio, indipendentemente da quale sia la soluzione utilizzata e a quale vendor appartenga”. La chiave è tutta qui: “pensiamo prima al servizio di cui il cliente ha bisogno, per poter poi identificare la soluzione più adatta, consapevoli che questo ci permetterà di essere più vicini alle esigenze del cliente”.
Infine, è anche importante “mantenere un dialogo costante tra le diverse parti, cioè system integrator e vendor, in modo da sviluppare nuove competenze e portare a termine progetti completi, performanti ed efficienti. Non è un caso se sempre più spesso i vendor si rivolgono ai system integrator, utilizzandoli anche come figure consulenziali: tutto questo conferma lo spessore di questa figura che giorno dopo giorno guida i clienti nelle scelte dell'operatività quotidiana, diventando di fatto per i vendor una base solida su cui poter fare affidamento anche nell'espansione del proprio mercato”, conclude Patrizio Labella.