Euronovate Group: la digitalizzazione, senza i rischi

Euronovate offre tecnologie e competenze per la dematerializzazione "sicura", guardando oggi in particolare alle opportunità della PA e della Sanità

Autore: f.p.

La vita delle imprese e dei cittadini ha un lato digitale sempre più ampio, nel senso che sta crescendo rapidamente il numero dei processi, delle attività e dei servizi che si possono svolgere completamente in digitale. È una evoluzione positiva per tutti, che impone però qualche riflessione su come e quanto si possano trasporre nel digitale alcuni elementi di garanzia che diamo per scontati nel mondo fisico.

È il tema genericamente della "fiducia digitale". Nel mondo fisico, l'identità e l'affidabilità delle entità con cui abbiamo a che fare sono variamente certificate e garantite da una consolidata rete di certificazioni e controlli. Nel mondo digitale, questo non avviene. Quantomeno, non avviene in maniera universalmente standardizzata e condivisa. Ogni azienda deve potenzialmente "garantire" i suoi processi digitali con una adeguata infrastruttura tecnologica.

Non è un passo ovvio per tutti. Le aziende di ambiti come il Finance, dove la gestione del rischio è critica, hanno già fatto proprio e assorbito questo approccio. Con la diffusione della digitalizzazione praticamente ovunque, devono farlo anche le realtà di settori meno abituati a porsi il problema. E devono farlo in fretta, dato che viviamo in tempi di digitalizzazione sempre più strategica ma anche sempre più accelerata.Massimo Ciocca, Sales Manager & Head of Channel di Euronovate Group

Questa evoluzione la sta seguendo anche Euronovate Group, che partendo dall'ambito delle soluzioni per la firma elettronica ha man mano ampliato la sua attività a tutto il campo dei Trust Service. E che, parallelamente, ha ampliato il suo parco clienti muovendosi da quelli più abituati ai temi della messa in sicurezza del digitale, come il già citato Finance, ad altri meno evoluti, come ad esempio la Pubblica Amministrazione o il Retail.

"In generale, c'è una crescente esigenza di soluzioni come quelle che proponiamo", spiega Massimo Ciocca, Sales Manager & Head of Channel di Euronovate Group, facendo riferimento principalmente a tre classi di soluzioni. La prima, anche storicamente, comprende le piattaforme integrate hardware-software per la gestione della firma elettronica in tutte le sue possibili versioni (da remoto e in presenza, biometrica e non...). Queste piattaforme sono sviluppate direttamente da Euronovate e adattate alle esigenze dell'azienda o dell'ente che le utilizzerà.

Un secondo ambito riguarda l'erogazione dei servizi da Qualified Trust Service Provider. Cioè, principalmente, i servizi che riguardano la creazione, la verifica, la validazione e la conservazione sicura (e a norma) di firme digitali e certificati digitali. Tra l'altro, Euronovate fa da Spid provider per le applicazioni mirate delle aziende utenti e ha una sua Certificate Authority in via di approvazione per l'Italia.

La terza classe di soluzioni riguarda il cosiddetto Digital Onboarding e la parte KYC (Know Your Customer), cioè i processi in cui si raccolgono i dati personali di un generico utente prima che questi possa avere accesso a particolari servizi. Il raggio delle applicazioni qui è molto ampio. Si spazia dalla identificazione verso un portale retail alla valutazione automatica del rischio finanziario, dai controlli antifrode alla registrazione dei dati di un nuovo paziente in uno studio medico. Processi che devono essere allo stesso tempo completi, sicuri, non invasivi per l'utente.

L'offerta di Euronovate è quindi già ampia e fa leva sull'avere in casa competenze specifiche e attività di sviluppo sia software sia hardware: il centro di sviluppo software è a Padova, mentre Mendrisio è il centro di competenza per la parte hardware. Ma, sottolinea Massimo Ciocca, il valore delle soluzioni e delle piattaforme Euronovate sta anche e soprattutto nella loro possibilità di personalizzazione e integrazione.

"Ogni processo che si va a dematerializzare ha la sua storia - spiega Ciocca - e questo richiede elevate capacità di customizzazione. Il nostro approccio è combinare hardware, software, servizi e competenze per analizzare il processo del cliente e arrivare a una soluzione personalizzata, tenendo conto non solo dei suoi requisiti tecnologici ma anche di quelli legali e di compliance".

L'integrazione software qui ha un ruolo molto importante. "Le nostre implementazioni - spiega Ciocca - di solito sono sempre integrate con uno o più applicativi di terze parti, anche perché utenti di settori particolari, come la Sanità, usano software specifici con cui è indispensabile dialogare". Questa esperienza serve alle integrazioni future: Euronovate non offre connettori applicativi standard "out of the box" ma ha sviluppato, nel tempo, integrazioni che possono essere facilmente riutilizzate con altri clienti.

Quando si tratta di digitalizzazione e dematerializzazione, il pensiero va immediatamente alla Pubblica Amministrazione e alla Sanità, due ambiti che hanno decisamente bisogno di evolvere nella gestione dei loro processi di acquisizione e gestione delle informazioni. Euronovate sta, in questo senso, sviluppando una particolare esperienza nel collaborare con le ASL per avviare o potenziare i loro progetti di dematerializzazione.

"Come altri enti locali di piccole dimensioni - racconta Ciocca - le ASL hanno vissuto sinora una digitalizzazione a macchia di leopardo. Spesso hanno già implementato qualche soluzione specifica per parte delle loro attività, tutte devono comunque gestire processi estremamente sensibili. Alcune hanno già fatto il passo della dematerializzazione, ad esempio delle immagini diagnostiche, ma il loro essere più o meno avanti nella digitalizzazione dipende da molti fattori: dalla cultura del personale IT alla presenza o meno di piani specifici a livello regionale".

La dematerializzazione "sicura" dei processi porta nelle ASL, secondo Euronovate, benefici che sono già chiari e quantificabili. Si risparmia tempo, ci sono meno possibilità di errore nella compilazione delle informazioni, la conservazione sostitutiva si semplifica, si riducono i rischi di compliance e, fattore non trascurabile, si riduce l'impatto ambientale dell'organizzazione.

Premesso che questo vale per tutti, l'approccio necessario resta, per Euronovate, quello personalizzato. "Innanzitutto - sottolinea Ciocca - bisogna capire con il cliente su quale tipo di processo ci si vuole concentrare in prima battuta. Poi serve un progetto pilota, un prototipo che mostri sul campo il valore delle tecnologie. Tutto questo richiede tempo, ma apre la strada all'opportunità di rivedere i processi in via di dematerializzazione. Che poi è il vero vantaggio a lungo termine della digitalizzazione".


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