La capitalizzazione di una impresa oggi dipende anche da come persegue e comunica la propria Trasformazione Digitale, spiega uno studio di Deloitte
Autore: Redazione ImpresaCity
Implementare in maniera efficace e chiara una strategia precisa per la Trasformazione Digitale non serve solo a migliorare il modo in cui la propria azienda lavora ed evolve, ha un riflesso positivo immediato anche in Borsa. È la conclusione a cui è arrivato uno studio di Deloitte, secondo cui la differenza tra strategie chiare e messaggi confusi si misura addirittura in centinaia, se non migliaia, di miliardi di dollari.
Lo studio di Deloitte si basa sull'analisi dei documenti ufficiali che oltre 4.600 aziende quotate alla Borsa di New York hanno presentato in occasione della pubblicazione dei loro rendiconti finanziari. L'analisi di questi documenti attraverso tecnologie di Natural Language Processing ha permesso di valutare in che modo queste aziende hanno descritto la loro strategia di digitalizzazione. Questa valutazione è stata poi correlata, sempre usando modelli di AI, con la capitalizzazione delle aziende coinvolte.
In estrema sintesi, Deloitte rileva una correlazione tra la capacità di una impresa di definire, implementare e comunicare correttamente al mercato la sua strategia digitale e l'aumento del valore in Borsa delle azioni di quella stessa azienda. "Ciò che fa la differenza per i leader aziendali - spiega Deloitte - è capire quali mosse possono rafforzare, e quali erodere, il valore dell'impresa. È provato che collegare una strategia digitale alle giuste azioni genera ritorni considerevoli".
Le cifre in gioco sono importanti: Deloitte stima che se tutte le imprese Fortune 500 fossero "virtuose" da questo punto di vista, nel complesso vedrebbero la loro capitalizzazione aumentare di qualcosa come 1.250 miliardi di dollari. All'opposto, se tutte comunicassero male una strategia comunque impropria, rischierebbero di perdere valore di mercato per oltre 1.500 miliardi.
Secondo Deloitte, tre elementi chiave (i "core factor") hanno impatti rilevanti sul valore delle imprese. Il primo è la presenza di una strategia digitale in sé, ossia la capacità di pianificare, rilevare e gestire gli impatti che la Trasformazione Digitale ha sull'impresa e sui suoi processi. Il secondo fattore è la capacità di allineare le scelte tecnologiche con la strategia digitale complessiva. Il terzo è la "digital change capability", ossia la capacità di gestire i cambiamenti portati dalla tecnologia, adottando nuovi processi e modalità di lavoro proprio grazie alla digitalizzazione.
Questi tre capisaldi della digitalizzazione sono, oggi, valutati uno per uno dal mercato e dai potenziali investitori. Ad esempio, le aziende che descrivono la loro strategia digitale nelle comunicazioni finanziarie sono premiate dal mercato, che comprende l'impatto del digitale e apprezza quando il management aziendale punta alla modernizzazione del business. Deloitte sottolinea però che solo il 44% del campione esaminato ha una "alta maturità" nel comunicare la propria strategia digitale.
Il mercato valuta postiviamente anche le aziende che spiegano la correlazione tra le proprie scelte tecnologiche e la strategia complessiva dell'impresa. Gli stakeholder, secondo Deloitte, usano queste indicazioni per capire se l'azienda investe in tecnologie evolute e mostra, quindi, un approccio orientato all'innovazione. Un tratto molto premiato in Borsa, sottolinea Deloitte, ma solo il 34% delle aziende Fortune 500 analizzate lo evidenzia.
Per contro, mostrare unicamente una "digital change capability" non è in sé, necessariamente, un fatto positivo e premiato dal mercato. Non lo è quando la capacità di innovare processi e strategie gestionali viene descitta in termini generici e non viene collegata ad alcuna azione o strategia digitale specifica. In questi casi il cambiamento, secondo Deloitte, viene percepito come fine a se stesso e quindi inutile. O, addirittura, dannoso.
Deloitte sottolinea che i tre valori chiave hanno effetti diversi quando sono combinati fra loro. La situazione ideale è, prevedibilmente, riuscire a comunicarli tutti e tre in maniera efficace. Le aziende che riescono a farlo hanno, a parità delle altre condizioni, una capitalizzazione in Borsa superiore del 5% rispetto alle aziende simili.
Il caso peggiore, secondo Deloitte, si ha quando un'azienda mostra di avere una strategia digitale e di fare le giuste scelte tecnologiche, ma senza una "digital change capability". Ossia senza la capacità di gestire nella maniera giusta il cambiamento che la stessa azienda ha scelto di perseguire. In questi casi si rischia un calo anche del 9% per la capitalizzazione in Borsa.