Il rapporto con le Università e la crescita degli Innovation Hub favoriscono lo scambio di idee sulle tecnologie all'avanguardia
Autore: Redazione ImpresaCity
Teoresi - nata a Torino nel 1987 come società di ingegneria informatica e oggi società internazionale di ingegneria, presente in Italia, Stati Uniti, Germania e Svizzera con un totale di 20 sedi operative - sta incrementando le sue attività a favore dell'innovazione.
Una prima direttrice di sviluppo è il rafforzamento delle "storiche" collaborazioni con il mondo universitario. In particolare, Teoresi nel tempo ha collaborato con 14 università tra cui Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università Federico II di Napoli e quattro centri di ricerca.
Oggi, laureandi in ingegneria e informatica possono candidare un loro progetto di ricerca perché un esperto di Teoresi lo validi e si coordini con il docente universitario di riferimento. In questo modo sono stati seguiti 58 studenti nel biennio 2022-23, con più di metà dei neo-laureati assunti dall’azienda stessa.
Nello stesso periodo, Teoresi ha investito oltre 110 mila euro in tre borse di studio, tra dottorati e assegni di ricerca, con prospettive di inserimento in azienda. Gli studi finanziati sono tutti progetti tecnologici ad alto contenuto innovativo: dall'AI alla computer vision, dall’analisi del rischio economico all’antifrode, dalla smart mobility alla manutenzione predittiva.
Una seconda linea di sviluppo coinvolge gli Innovation Hub di Teoresi. Un'idea nata - spiega Marco Bazzani, Innovation Manager di Teoresi Group - "Durante il periodo di pandemia, da una serie di tech challenge lanciate da Teoresi internamente all’azienda. In seguito abbiamo deciso di tenere attivi questi gruppi di lavoro con l’obiettivo di abilitare attività di ricerca e sviluppo su tecnologie di frontiera".
Gli Innovation Hub sono gruppi di lavoro interdisciplinari impegnati in R&D in ambito Life Science, Smart Mobility e Fintech. Stimolando la contaminazione tra discipline diverse, i dipendenti di Teoresi possono scambiare conoscenze e approfondire temi nuovi. E l’azienda può acquisire competenze da utilizzare in progetti all’avanguardia. Il fine ultimo è incentivare un’innovazione che risponda alle esigenze del mercato.