Il'global digital enabler' sceglie le soluzioni di backup e ripristino, disaster recovery, file and objects del vendor per modernizzare i processi di gestione dei dati e accelerare le operazioni di backup e disaster recovery
Autore: Barbara Torresani
E’ una partnership di successo quella che lega TXT e-Solutions a Cohesity, incentrata sulla modernizzazione della gestione dei dati e sull’accelerazione delle operazioni di Backup & Disaster Recovery. Un tema quello del data management oggi sempre più rilevante per molte organizzazioni data la crescente complessità dello scenario digitale, che richiede strumenti al passo coi tempi per aderire alle moderne istanze mettendo al centro il dato, come elemento strategico per il business.
TXT Group, attivo dal 1989 come ecosistema di competenze digitali con un portfolio di soluzioni smart proprietarie e una approfondita gamma di expertise in domini verticali maturata negli anni, supporta i propri clienti nella comprensione del paradigma di business che il nuovo contesto digitale richiede, aiutandoli nei loro processi di trasformazione. Un ‘global digital enabler’ in fase espansiva in diversi mercati, con una crescente presenza nei settori aerospace, aviation, defense, industrial, telco, government e fintech. Con sede principale a Milano, opera attraverso più di 15 filiali in Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera e Stati Uniti con uno team di oltre 1.000 dipendenti.
Come società quotata in Borsa dal luglio del 2000, dovendo gestire la protezione di circa 80 TB di dati e una crescita di 10 TB su base annua, TXT non può certo permettersi tempi di inattività che incidono direttamente sui profitti. Essendosi quindi trovata nel corso del tempo ad affrontare difficoltà sempre maggiori nella gestione dei dati, l’azienda ha dovuto necessariamente attuare un cambiamento radicale, affindandosi a un’unica e moderna soluzione di gestione dei dati in grado di adattarsi all’architettura software-defined aziendale, che abbracciasse altresì un ambiente ibrido e hyperscale.
Come spiega Azamat Uzhangaliyev, Head of IT, TXT e-Solutions (nella foto): “Di fronte a una complessità sempre crescente la sfida più impegnativa è quella della semplificazione: in particolare delle operazioni IT e dell’infrastruttura di gestione dei dati, con l’obiettivo di ridurre i costi associati alla attività di data management, backup&recovery e migliorare l’attività di Recovery Time Objective e Recovery Point Objective, garantendo la data protection in tutta l’infrastruttura”.
Nei quattro data center presenti a Cornaredo, con due primary rack (la piattaforma iperconvergente Nutanix con a bordo la soluzione Cohesity per consolidare la componente di secondary data storage e le applicazioni in un’unica soluzione), l’implementazione del software Cohesity DataProtect, ha consentito a TXT di ottenere una riduzione di oltre il 50% dei tempi di backup, risparmiando fino al 25% lo spazio occupato dai dati e fino al 25% il tempo dedicato alla gestione dei processi di protezione dei dati, con conseguente incremento di efficienza e produttività.
“Il tempo necessario per eseguire un backup giornaliero è stato ridotto dalle 32 ore, quando era in uso la soluzione legacy, alle attuali 12 ore, pur mantenendo la stessa tipologia e quantità di dati. Un backup completo di 48 TB di dati dal data center principale oggi è eseguito in 12 ore, mentre un backup incrementale della stessa infrastruttura in due ore. Anche i tempi di recovery si sono ridotti da 72 ore a sole tre ore. TXT è in grado di ripristinare completamente una macchina virtuale da 2 TB in 50 minuti e di trovare un file in mezzo a 80 TB di dati in 60 secondi, risparmiando ore di lavoro ogni settimana”, spiega Uzhangaliyev.
La scelta Cohesity
Come detto, la società ha scelto le soluzioni Cohesity per modernizzare i processi di gestione dei dati e accelerare le operazioni di backup e disaster recovery. Rispetto alla precedente soluzione legacy, grazie a Cohesity TXT ha ottenuto una maggiore scalabilità e flessibilità e una maggiore facilità di gestione amministrativa affidandosi a un unico fornitore per la gestione dei dati.
A detta del cliente, Cohesity permette di semplificare l’attività di data management, ridurre la complessità dei workflow e migliorare l’efficienza delle operazioni, agevolando al contempo l’upgrade infrastrutturale. Secondo TXT, la scelta di Cohesity come piattaforma iperconvergente per la propria data protection è stata la più azzeccata, rispetto alle altre proposte sul mercato e alla soluzione già implementata: "Cohesity ha reso i nostri processi di protezione dei dati misurabili, verificabili, prevedibili e affidabili. Queste funzionalità ci hanno dato la libertà di scegliere le prestazioni che vogliamo ottenere nei nostri processi di protezione dei dati. Ciò ci consente ampia flessibilità per ridimensionare il cloud, quando esauriamo le risorse durante un progetto e di spostare le risorse tra cloud e on-prem a seconda della disponibilità”, prosegue Uzhangaliyev. “La nuova normalità ci vede gestire operazioni su larga scala con workload imprevedibili a causa di scenari di business in rapida evoluzione, requisiti di sicurezza ancora più stringenti e trend cloud-native che richiedono sempre più approcci best-of-breed per essere supportati in modo impeccabile. È quindi necessario rendere le operazioni intelligenti, economiche e a prova di futuro”.
Come testimoniano i manager di Cohesity, Albert Zammar, Regional Director per la Region Southern Europe e Manlio De Benedetto, Director System Engineering Semea, il passaggio dal sistema legacy a quello Cohesity è stato molto semplice: un processo in due step, che ha visto nella prima fase una prima integrazione e la coesistenza dell’offerta Cohesity col prodotto esistente per poi passare definitivamente alla soluzione del vendor: “Si potrebbe dire una passaggio smooth: di fatto la soluzione Cohesity ha iniziato a fare il backup immediatamente. La transizione è stata pressoché immediata: 500 VM hanno richiesto qualche ora; è poi servito qualche giorno per la retention del vecchio backup, riducendo enormente i costi di data management e backup”.
Oltre al backup, inoltre Cohesity rispetto alle soluzioni più tradizionali è in grado di estrarre il valore dei dati, consentendo, attraverso lo stesso sistema operativo e la stessa interfaccia, di fare object storage e quindi fornire una visione olistica di ciò che che succede all’interno del data center. Una capacità estremamente utile anche per essere conformi a requisiti normativi e di compliance: “Capire che tipo di dati si hanno a disposizione, dove si trovano e chi accede ad essi è oggi fondamentale e spesso mandatorio”, sottolinea Manlio Di Benedetto.
La focalizzazione resta massima sul tema della security: a fronte del verificarsi di un attacco informatico ogni 39 secondi e della violazione di 30 mila siti web ogni giorno, con un costo per l’economia globale stimato in 6,9 miliardi di dollari, risulta fondamentale non farsi cogliere impreparati e permettere al cliente di dormire sonni tranquilli: “Non è una questione di se, ma di quando; in caso di attacco è fondamentale riuscire a tornare online il più velocemente possibile. Cohesity, a differenza di altre soluzioni più tradizionali, protegge in modo corretto, soprattutto quando si parla di immutabilità, di copie remote, virtuali. Non tutte le proposte sul mercato sono in grado di farlo, specialmente le soluzioni legacy. Cohesity fornisce tutto ciò che concerne la cybersecurity per permettere di proteggere prima di un attacco, gestire durante l'attacco e poi reagire in maniera molto veloce dopo l'attacco per ridurre il downtime il più possibile”.
Cohesity: una realtà innovativa in forte crescita
Albert Zammar si sofferma sullo stato di ottima salute dell’azienda che guida nelle attività di vendita in Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Israele, Turchia e Paesi dell’Est Europa. Un vendor che si sta facendo sempre più spazio nel panorama mondiale, con una crescita brillante in un anno particolarmente delicato per la situazione mondiale (il fiscal year aziendale si chiuderà a luglio). Con un target clienti di taglio medio-alto (“la nostra soluzione dà il meglio di sé in contesti complessi data-intensive dove la gestione del dato rappresenta una priorità assoluta’, commenta Zammar), pur non disdegnando le medie e piccole organizzazioni, il vendor sta imprimendo una forte accelerata nella Region guidata dal manager.
Con uno staff italiano di circa una 20ina di persone, profili cross a livello europeo e un parco di circa un centinaio di clienti, la filiale italiana brilla a livello europeo, dove anche la Spagna, avviata più di recente, sta facendosi notare per tassi di crescita molto elevati: “’L’attenzione nei confronti di Cohesity è molto alta da parte di clienti e prospetct, che ci vedono come una reale e concreta alternativa alle soluzioni concorrenti più tradizionali, in grado di garantire la sicurezza richiesta nell’ambito della data protection e di offrire capacità di gestione in termini di cloud mobility, riducendo il total cost ownership delle infrastrutture coinvolte.”
Le ultime novità di prodotto
Tra le ultime novità relative all’offerta del vendor, da segnalare l’intenficarsi della partnership con Microsoft, attraverso integrazioni che aiutano i leader IT e SecOps a difendersi dalle minacce informatiche: DataProtect di Cohesity, sia on-premises sia come offerta di backup as a service, si integra con Microsoft Sentinel, la piattaforma cloud-native per la gestione delle informazioni e degli eventi di sicurezza (SIEM); l’integrazione riguarda poi Azure AD e la Multi-factor Authentication (MFA) per gestire e accedere in modo sicuro ai prodotti Cohesity, compresi Cohesity Data Cloud e Cohesity Cloud Services e Microsoft Purview grazie alla partnership di Cohesity con BigID. Oltre a ciò i Cohesity Cloud Services sono ora disponibili su Azure, consentendo ai clienti Microsoft di proteggere e mettere al sicuro facilmente i propri dati in ambienti ibridi.
Non da ultima, l’entrata di Cohesity in una nuova era della creazione di valore dai dati che poggia sull’Intelligenza Artificiale. Il vendor, che già utilizza l’AI per aiutare i clienti a rilevare le anomalie che possono indicare un attacco informatico in corso, ritiene che l’AI possa essere utilizzata in altri modi per analizzare rapidamente grandi volumi di dati e consentire alle IT e security operation di rispondere a una violazione in modo più rapido e accurato. In questo contesto, il vendor ha annunciato che porterà avanti la sua data structure abilitata per l'AI che, combinata con OpenAI, farà progredire le iniziative di AI generativa per il rilevamento delle minacce, la classificazione, il rilevamento delle anomalie e altro ancora.
Conlude Zammar: "E' un momento molto felice per Cohesity in Italia. Grazie alla bontà dell'offerta e alla capacità del team abbiamo seminato bene; il mercato ci sta dando ragione. Stiamo raccontando una storia che si sposa bene con gli obiettivi e le direzioni sia della sicurezza che dei sistemi informativi."