Le soluzioni WiFi 6 della casa cinese si integrano con le etichette smart ELS in un ambizioso progetto di Unieuro
Autore: Redazione ImpresaCity
Il settore Retail è sempre in cerca di innovazioni tecnologiche che rendano migliore e più dinamica la “user experience” dei classici punti vendita. Non si tratta solo di realizzare una continuità e una coerenza tra l’esperienza di acquisto e di ricerca di informazioni online e quello che si sperimenta nei negozi fisici, ma anche di dare al consumatore la possibilità di accedere, in qualsiasi momento, a informazioni e servizi potenzialmente interessanti e legati ai prodotti che sta acquistando o semplicemente valutando.
Queste evoluzioni tecnologiche sono peraltro in linea con le evoluzioni dei modelli di acquisto. I consumatori si aspettano prima di tutto una certa “esperienza digitale” anche nel mondo fisico, motivo per cui i retailer hanno provveduto a installare nei loro punti vendita, grandi o piccoli poco importa, diversi elementi di base infrastrutture di connettività wireless, totem informativi connessi, smart display, sistemi di smart signage che permettono di veicolare contenuti anche interattivi.
Parallelamente, un cliente in negozio oggi vuole disponibile una mole di informazioni anche rilevante rispetto ai prodotti a cui è interessato. Questo accade ad esempio per i prodotti alimentari, dei quali i consumatori vogliono sempre più spesso avere informazioni sulle caratteristiche, l’origine e la filiera produttiva. Informazioni che non possono essere contenute tutte semplicemente nella classica etichetta da scaffale.
A maggior ragione, questa evoluzione tocca da vicino i retailer di prodotti tecnologici, sia perché questi ultimi hanno una serie di caratteristiche tecniche che è importante valutare, sia perché da chi vende tecnologia ci si aspetta sempre un livello di evoluzione digitale più elevato che altrove.
Per dare informazioni organizzate ai clienti c’è chi si affida alle app mobili “branded”, ma Unieuro ha pensato di mettere in campo anche uno strumento più immediato che ha già avuto buoni riscontri in vari retailer della GDO e della GDS. Si tratta delle etichette da scaffale “intelligenti”, tecnicamente le ELS, Electronic Shelf Label. Unieuro ha deciso di adottare le ELS in tutti i suoi 280 punti vendita, in un progetto ad ampio respiro già iniziato quest’anno, si concluderà nel 2024 che vede come partner Ses-imagotag e Huawei.
Le ELS sono, in sintesi, piccoli display e-paper come quelli degli e-reader stile Amazon Kindle. Sono disponibili in varie dimensioni e possono mostrare testi chiaramente leggibili in bianco e nero, come gli e-reader, più un terzo colore che dipende dalla specifica versione di etichetta. Le ESL sono però anche dispositivi IoT a pieno titolo, dotati di processore ed elettronica a bordo per comunicare con una piattaforma centralizzata di controllo.
Le nuove etichette ELS non sono semplicemente una novità tecnologica che, in fondo, presenta le stesse informazioni delle classiche etichette cartacee con qualche comodità in più: il vantaggio delle ELS è che abilitano nuovi processi di comunicazione e di interazione con i clienti. E la possibilità di gestirle centralmente da remoto, attraverso una piattaforma cloud, libera il personale del singolo punto vendita da un compito manuale lungo da svolgere e con una non trascurabile possibilità di errore.
Ma è soprattutto la possibilità di cambiare il “rapporto” tra etichetta e consumatore che spinge l’adozione delle ESL. I dati visualizzati su una etichetta smart possono essere più ricchi e più graficamente accattivanti di quelli di una etichetta classica. E possono essere aggiornati in tempo reale, per rispecchiare il variare di parametri come la giacenza in magazzino, le valutazioni dei consumatori, informazioni promozionali.
Le Electronic Shelf Label fanno anche da ponte tra fisico e digitale: contengono un chip NFC che dialoga con il corrispondente sensore di uno smartphone, per trasmettere a quest’ultimo dati che possono spaziare da un semplice link web da visualizzare via browser a informazioni specifiche per le app branded dei retailer.
Le etichette ESL sono in sostanza terminali intelligenti di una rete IoT estesa che si basa comunque sulla stessa infrastruttura cablata e wireless della rete dei punti vendita. In questo senso è importante la partnership tecnologica che il fornitore delle ESL adottate da Unieuro - Ses-imagotag - ha sviluppato con Huawei come vendor di networking.
Il traffico dati tra le etichette smart e le applicazioni che le gestiscono è ovviamente, nel punto vendita, wireless. Tramite i loro chipset WiFi, le ESL dialogano con gli Access Point WiFi 6 di Huawei che coprono il punto vendita stesso. Serve in questo una buona integrazione tra la rete di AP e le ESL, la cui comunicazione in wireless è specifica e separata dal traffico dati convenzionale.
Gli Access Point di Huawei svolgono quindi il ruolo di infrastruttura di accesso per la componente IoT della rete di Unieuro. A valle, ossia verso la periferia della rete, dialogano in modo mirato con le etichette smart, mentre a monte instradano i dati così ricevuti insieme al resto del traffico dati. Sino alla piattaforma di gestione centralizzata: Vusion Retail IoT Cloud, sempre di Ses-imagotag. Il tutto ovviamente in maniera sicura, proteggendo cioè le comunicazioni della rete IoT insieme al traffico dati generico.