A luglio il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce rispetto al mese precedente, dopo due mesi di crescita. Nella media del periodo maggio-luglio il fatturato rimane invariato rispetto ai tre mesi precedenti.
Autore: Redazione ImpresaCity
A luglio l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,4%, in termini congiunturali, risultante da una crescita sul mercato estero (+1,4%) e da una flessione su quello interno (-1,3%). Nel trimestre maggio-luglio 2023 l’indice complessivo è invariato rispetto al trimestre precedente (+0,1% sul mercato interno e -0,2% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+0,8%) e per l’energia (+3,0%), mentre si rileva un calo per i beni di consumo (-1,1%) e per i beni intermedi (-1,2%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale scende in termini tendenziali dell’1,6%, sintesi di una diminuzione del 2,6% sul mercato interno e di un incremento dello 0,1% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a luglio 2022.
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per i beni strumentali (+13,3%) e per i beni di consumo (+3,7%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,3%) e l’energia (-26,6%).
Con riferimento al comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+37,4%) e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+5,0%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nel settore del coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-26,7%) e nella chimica (-20,0%).