Microelettronica italiana, c'è una Fondazione

La Fondazione Chips.IT vuole coordinare e promuovere l'ecosistema italiano della microelettronica

Autore: Redazione ImpresaCity

È stata ufficialmente lanciata la Fondazione Chips.IT. O, meglio, il nuovo Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore, formalmente una entità giuridica di diritto privato i cui membri fondatori sono il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Università e della Ricerca. La Fondazione ha sede a Pavia perché la città è al centro di un emergente ecosistema di aziende di semiconduttori e di eccellenze accademiche nella filiera.

La Fondazione Chips.IT, secondo il suo statuto, ha lo scopo di promuovere la progettazione e lo sviluppo di circuiti integrati attraverso la propria attività di ricerca, anche facendo leva su collaborazioni a rete con laboratori e gruppi di eccellenza nazionali e internazionali. Intende anche rafforzare il sistema della formazione professionale nel campo della microelettronica e assicurare la costituzione di una rete di università, centri di ricerca e imprese che favorisca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore, anche nell’ambito di iniziative e programmi dell’Unione Europea.

La Fondazione Chips.IT sarà in particolare "un veicolo per cogliere le opportunità del pilastro del Chips Act europeo dedicato allo sviluppo e al trasferimento tecnologico" ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Partendo da questi presupposti, la Fondazione Chips.IT coordinerà attività di ricerca e design con attori pubblici e privati, mettendo a disposizione attrezzature e software di ultima generazione. Svolgerà inoltre il ruolo di Competence Centre, aiutando a formare nuove generazioni di talenti nel settore.

Il settore privato avrà infatti un ruolo fondamentale nelle attività della Fondazione Chips.IT, collaborando tramite partenariati di diversi tipi. Diverse imprese di settore aziende hanno già espresso loro interesse a partecipare alle attività della Fondazione, tra cui Analog Devices, Infineon, Intel, Inventvm, NXP, PSMC, Sony, STMicroelectronics.

Il settore dei semiconduttori "è strategico per l’economia italiana sia in chiave nazionale sia in chiave geopolitica", ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e la Fondazione è anche un modo per "supportare le imprese italiane e attrarre investimenti dall’estero nel nostro Paese, che sta realizzando sempre più un importante ecosistema nel comparto".


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