La grande scommessa, probabilmente già vinta, degli AI PC caratterizzerà quest'anno il mercato del personal computing
Autore: f.p.
È quasi morto. Anzi no, però non sta bene. E invece ecco che si rilancia. Forse. Se dovessimo sintetizzare la percezione che il mercato ha dell'oggetto-PC, dovremmo probabilmente mettere in fila una sequenza di frasi iconiche (e un po' ironiche) come queste. Il fatto, semplicemente, è che il concetto stesso di personal computer è stato spesso messo in discussione, di sicuro molto più frequentemente di quanto fosse opportuno.
Pre-pandemia sembrava che il PC tradizionale fosse un retaggio del passato informatico, ormai inutile perché tutto si poteva fare agilmente dal display di uno smartphone o di un tablet. Poi il lockdown ha mostrato che no, non era affatto così e che per molti compiti il PC, se ben progettato e funzionale, invece serve.
La lezione per i vari vendor è stata anche, appunto, questa: c'è una bella differenza tra un PC qualsiasi e un PC con le caratteristiche necessarie per chi ci deve lavorare. Così in molti sono tornati al metaforico tavolo da progettazione e abbiamo assistito al rilancio del mercato PC attraverso lo sviluppo di device in linea con il modello del lavoro ibrido.
È bastato un accenno di back-to-office - che quasi nessuno dei lavoratori vuole davvero, ma tant'è - per tornare a parlare della poca utilità del buon vecchio PC e di un declino del mercato. Solo che ora un nuovo sviluppo tecnologico sta mettendo ancora una volta in evidenza che avere potenza elaborativa e funzioni adeguate è necessario anche fuori dai data center. Lo sviluppo in questione è, manco a dirlo, quello dell'AI di massa.
Alla fine del 2023 si è cominciato a parlare degli AI PC senza scendere troppo in dettaglio su cosa potessero essere. Ora la questione è più chiara e siamo arrivati a una definizione quantomeno ragionevolmente comune: un PC che integra chipset o altri componenti mirati allo scopo di eseguire in locale workload di Intelligenza Artificiale.
La definizione è volutamente generica, ma idealmente dovrebbe individuare prodotti di fascia alta o medio-alta, con CPU di ultima generazione affiancate da GPU o chip dedicati per l'AI. Il tutto completato da una dotazione software altrettanto mirata - ed è questo un aspetto tutto ancora da valutare - perché l'AI certamente non è solo hardware.
Tra hype dell'AI generativa e concrete necessità applicative, la domanda di computer su cui eseguire algoritmi e applicazioni di AI, senza muovere dati da e verso altri cloud o server, di sicuro crescerà. E anche a breve, se consideriamo che i primi AI PC hanno già visto il loro lancio commerciale e che gli analisti di mercato prevedono crescite importanti per questo tipo di prodotti.
Canalys, ad esempio, stima che i personal computer "AI capable" rappresenteranno il 19% del mercato PC già l'anno prossimo. E saranno la larga maggioranza già nel 2027. Questo in generale, poi le percentuali promettono di essere sensibilmente più elevate nel segmento business, ovviamente, dove la domanda di tecnologie AI sarà più corposa.
Questi dati, spiega Canalys, "sottolineano la rapidità con cui l'AI viene integrata nei personal computer, riflettendo sia l'avanzamento delle capacità dell'hardware sia l'evoluzione delle esigenze delle applicazioni software". Insomma, la spinta verso la delocalizzazione delle funzioni di AI anche nei PC è generale. E richiede un certo impegno da parte di tutti i vendor tecnologici.
Se per avere un vero AI PC bastassero i soli componenti hardware giusti, infatti, il gioco sarebbe molto facile. Il problema è integrare in un personal computer tutto lo stack hardware e software che serve alle applicazioni di AI e ML, evitando di dare per scontati il collegamento al cloud e la disponibilità di servizi remoti di AI e gestione dei dati.
Per molte aziende l'appeal dei futuri AI PC potrebbe stare soprattutto in questo: avere un sistema AI-capable con la certezza che le sue funzioni saranno sempre disponibili e che i dati aziendali coinvolti non transiteranno per cloud e data center su cui non si ha il pieno controllo. Poi certo, si parlerà di AI PC anche quando il loro lato AI sarà solo un copilot che mette assieme il testo di una email. Ma questa è davvero un'altra storia.