Gli operatori devono prima di tutto proteggere le proprie infrastrutture, ma per loro la cybersecurity è anche una opportunità
Autore: Redazione ImpresaCity
Quando si parla di cybersecurity e di telecomunicazioni, il pensiero va immediatamente all'idea che le Telco gestiscono infrastrutture critiche che devono assolutamente essere protette. Questa necessità oggi deve poi sposarsi con la progressiva cloudification delle infrastrutture di telecomunicazioni, una evoluzione che impatta anche nella scelta delle piattaforme e delle procedure di sicurezza.
Questo però è solo uno dei possibili punti di vista, spiega Maxim Kaminsky, Business Development Manager, SASE and SD-WAN di Kaspersky. "Le Telco possono arrivare alla sicurezza con approcci differenti, di cui la sicurezza della rete stessa come necessità interna è certamente il più immediato e il principale, ma non l'unico", sottolinea il manager.
Le prospettive si sono differenziate da quando gli operatori di telecomunicazioni sono di fatto diventati, nella percezione del mercato, come delle utility. "I fornitori di servizi digitali come Google o Meta - spiega Kaminsky - usano tutti gli Internet provider come canali per raccogliere il traffico dei loro utenti, e ci guadagnano. Dall'altro lato, le Telco devono investire nelle proprie infrastrutture ma non traggono un guadagno diretto dal traffico verso chi fornisce servizi digitali".
Il tema non è nuovo: è la diatriba tra le Telco e i cosiddetti operatori "over the top" che veicolano i loro servizi "sopra" le reti. Una diatriba che le Telco hanno cercato di risolvere in vari modi, dal diventare OTT esse stesse al cercare di forzare i service provider a contribuire agli investimenti infrastrutturali.
"Tutte le Telco - conferma Kaminsky - sognano di sviluppare servizi da vendere direttamente ai clienti per generare nuovi introiti. E anche a questa edizione del Mobile World Congress si vede, ad esempio, che tutte le nuove tecnologie mobili e di accesso radio di cui si parla servono anche a generare nuovo business per gli operatori di telecomunicazioni".
Ed ecco che qui la cybersecurity può giocare un ruolo importante: oggi deve integrarsi strettamente con le reti, il che mette le Telco nelle condizioni ideali per fornire sia la prima sia le seconde. "Servizi come SASE rappresentano una buona opportunità di offrire managed service ad aziende di vari tipi e dimensioni", sottolinea Kaminsky. Ma lo stretto rapporto tra sicurezza e connettività, in questo caso, diventa per le Telco anche un fattore di complessità.
Per motivi tecnici e di approccio, difficilmente un operatore di telecomunicazioni può vendere servizi come SASE a chi acquista connettività da un suo concorrente. Per cui la cybersecurity è sì una opportunità di fare più business, ma richiede una strategia convincente. "A prevalere - spiega Kaminsky - saranno le Telco che offriranno per prime un servizio adeguato in determinate regioni o ambiti, e quelle che avranno l'offerta migliore in generale".
Di sicuro la domanda di servizi di cybersecurity come SASE non manca, secondo Kaspersky. "Le aziende sono sempre più orientate a investire in servizi SASE, o stanno realizzando direttamente infrastrutture SASE proprie perché hanno reti estese da proteggere", spiega Kaminsky. Le Telco potranno sfruttare questa tendenza a favore di SASE, se sapranno adattarsi adeguatamente al mondo dei servizi digitali.
"Quando si offrono servizi OTT - sottolinea Kaminsky - è importantissimo essere flessibili, perché i clienti possono cambiare rapidamente il loro modo di usare le reti e di lavorare. Le loro necessità cambiano e talvolta i clienti non sanno spiegare bene come, quindi bisogna fare continuamente test per capire quali modifiche ai servizi soddisfano davvero le nuove necessità degli utenti".
Questa elasticità non è nel bagaglio storico delle Telco tradizionali, ma deve entrarvi. Grazie anche alla flessibilità intrinseca delle tecnologie cloud che stanno adottando, ma soprattutto grazie a una evoluzione della mentalità. In questo senso SASE può rappresentare un approccio nuovo ma anche relativamente semplice per le Telco, perché è un servizio strettamente legato a un elemento - la connettività - che è il loro punto di forza e che conoscono benissimo.
"I nuovi leader del mercato - spiega Kaminsky - saranno quelli che capiranno per primi questa opportunità e sapranno spiegarla ai loro clienti, sottolineando la propria capacità di offrire una ottima connettività combinata con una altrettanto buona offerta di cybersecurity". Lasciando indietro gli altri, più propensi a continuare a sfruttaregli investimenti già fatti nei servizi tradizionali, senza inventare nulla di nuovo.