Spesa in AI, Lenovo: nel 2024 in EMEA aumenterà di due terzi, Italia al top

Uno studio di Lenovo rivela che la spesa in AI delle aziende nella regione EMEA crescerà del 61% nel 2024, con il 97% delle organizzazioni che investono in AI generativa o pianificano di farlo.

Autore: Redazione ImpresaCity

Lenovo ha presentato una ricerca sui trend di crescita degli investimenti delle aziende nelle tecnologie di intelligenza artificiale (AI), nel 2024 si prevede un aumento della spesa del 61%.

L’indagine contenuta nel nuovo eBook IDC, promosso da Lenovo, “CIO PlayBook 2024: It’s all About Smarter AI” *, ha rilevato che per il 40% degli intervistati l’intelligenza artificiale rappresenta un “punto di svolta”. Sebbene l’AI generativa possa aver innescato l’attuale boom del settore, tutte le forme di intelligenza artificiale stanno raccogliendo i frutti. Una percentuale uguale di investimenti è destinata infatti all’intelligenza artificiale generativa (25%) come all’intelligenza artificiale interpretativa (25%) e al machine learning (25%).

Quasi tutte le imprese europee stanno incorporando progetti di intelligenza artificiale generativa nelle strategie aziendali, nei processi e nelle offerte. Circa due terzi (57%) delle aziende hanno già investito in AI e un ulteriore 40% prevede di farlo nel corso dell’anno, mentre solo il 3% non ha intenzione di attivare progetti di AI. Le imprese dell’area EMEA prevedono di implementare strategie di AI nel cloud ibrido (48%) o privato (24%), con solo il 17% che opta per il cloud pubblico, in conseguenza delle rigorose normative sulla privacy dei dati, in particolare nell’Europa continentale.

Giovanni Di Filippo, Presidente EMEA di Lenovo Infrastructure Solutions Group, ha affermato: “Siamo a un punto in cui l’intelligenza artificiale sta diventando una realtà per le organizzazioni di ogni territorio e di ogni settore. I CIO stanno abbracciando con entusiasmo il potenziale non solo dell’intelligenza artificiale generativa, ma anche dell’intelligenza artificiale interpretativa, e dovranno fare i giusti investimenti tecnologici e le giuste partnership per massimizzare il valore dell’intelligenza artificiale per le loro aziende”.

L’interesse per l’intelligenza artificiale varia da un settore all’altro, sebbene la maggior parte concordi sul suo potenziale. Le aziende manifatturiere sono le più entusiaste, con il 47% che vede l’AI come un “punto di svolta”. Le telco sono le meno entusiaste (22%), in questo settore i leader hanno già investito in modo significativo in AI negli anni recenti.

La maggior parte delle aziende di ogni settore ha già investito nell’intelligenza artificiale generativa, con la metà (50%) delle organizzazioni governative che lo ha fatto, salendo al 65% nel settore telco e al 67% in quello bancario, dei servizi finanziari e assicurativi (BFSI). In tutti i settori, c’è anche un ampio riconoscimento dell’importanza dell’edge computing nello sviluppo di progetti di intelligenza artificiale, con organizzazioni di ogni settore che hanno aumentato gli investimenti, del 29% nel settore manifatturiero e 60% in quello delle telecomunicazioni.

Mentre nella regione EMEA l’entusiasmo sull’adozione di tecnologie AI non è uniforme, in Italia si registra la percentuale più bassa (2%) di CIO che ritengono l’AI “una distrazione”. A prova di questo dato, l’Italia è il mercato insieme all’Olanda con il tasso maggiore di investimenti in AI generativa già pianificati (68%) – mentre in EMEA la media si assesta sul 56%. Non solo, l’Italia è il mercato in cui si registrano meno difficoltà ad assumere personale con competenze AI (34%), rispetto a una media nella regione del 55.3%. Per quanto riguarda il 2024, i trend più rilevanti per l’Italia sono:

Alessandro de Bartolo, Country General Manager, Infrastructure Solutions Group, di Lenovo in Italia ha commentato: “Questa ricerca ci restituisce uno scenario particolarmente avanzato del nostro Paese, non solo siamo tra i mercati più attenti agli investimenti in AI, ma siamo i più preparati in termini di competenze. L’AI è una disciplina fatta di potenza computazionale, dati e persone e in ogni progetto che abbiamo sviluppato insieme alle imprese del territorio abbiamo trovato questa sinergia. Tuttavia, siamo consapevoli che l’AI pone diverse sfide, è quindi fondamentale affiancare le aziende in questo percorso, affinché i progetti siano personalizzati ed efficaci”.


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