Nonostante l'ampio consenso, nel nostro Paese l’adozione del cloud ibrido è al 17%, contro una media globale del 46%, rivela la sesta edizione dell’Enterprise Cloud Index
Autore: Redazione ImpresaCity
Puntuale a primavera arriva da Nutanix l’Enterprise Cloud Index, il report globale che valuta i progressi compiuti dalle aziende nell’adozione del cloud. Arrivata alla sesta edizione, l’indagine rivela che in Italia il 96% degli intervistati (90% a livello globale) ha dichiarato di aver adottato un approccio "cloud smart" per la propria strategia infrastrutturale, sfruttando l'ambiente più adatto per ciascuna delle loro applicazioni.
Inoltre, il 93% delle aziende italiane (83% a livello globale) ritiene che gli ambienti IT ibridi siano più vantaggiosi per la loro capacità di gestire applicazioni e dati. Tuttavia, nonostante l'elevato interesse per gli ambienti distribuiti e l'attenzione per l'implementazione dell'IT ibrido, l'Italia è in ritardo rispetto alla media mondiale nell'adozione del multicloud ibrido. Le implementazioni di cloud ibrido e multicloud ibrido rappresentano oggi solo il 17% delle implementazioni IT in Italia, rispetto alla media globale del 46%.
Lo studio ha rilevato inoltre che per le aziende italiane, il rapido sviluppo e il miglior controllo delle applicazioni sono stati i principali driver dello spostamento delle applicazioni da un ambiente all'altro nel corso dell'ultimo anno (a livello globale il miglioramento della sicurezza e dei requisiti normativi nonché l’integrazione con i servizi cloud-native). Inoltre, a differenza dei risultati globali (88%), per il 95% degli intervistati in Italia la sostenibilità è una priorità per la propria azienda, confermando l’attenzione del Bel Paese per le iniziative ESG.
Guardando più da vicino i principali risultati emersi dallo studio, realizzato da Vanson Bourne per conto di Nutanix intervistando a dicembre scorso 1.500 decision maker del settore IT e DevOps/Platform Engineering in tutto il mondo, sono emersi altri dati interessanti, di seguito indicati.
La protezione contro i ransomware è una priorità sia per i CXO sia per i professionisti, ma la maggior parte delle aziende continua a essere in difficoltà a seguito di un attacco: la protezione e il ripristino dei dati rimangono una sfida, con il 61% degli intervistati in Italia (71% a livello globale) che hanno subito un attacco ransomware che ha impiegato giorni o addirittura settimane per ripristinare la piena operatività.
Lo spostamento delle applicazioni e dei dati rimane una sfida complessa per le aziende. I carichi di lavoro aziendali, comprese le applicazioni e i dati, trovano spesso la loro collocazione nell'ambiente IT più adatto alle loro esigenze, sia che si tratti di un data center on premise, di un cloud pubblico, di una postazione periferica più piccola o di un mix di tutti e tre. Questa diversità di collocazione delle applicazioni è parte del motivo per cui il 97% degli intervistati italiani (95% a livello globale) ha dichiarato di aver spostato le applicazioni da un ambiente all'altro nel corso dell'ultimo anno.
I team IT non si limitano a pianificare le iniziative di sostenibilità, ma le implementano attivamente a partire dalla modernizzazione dell'IT. Il 95% delle aziende italiane (88% a livello globale) sostiene che la sostenibilità è una priorità, e il 76% (77% a livello globale) afferma che il loro investimento in progetti e tecnologie di sostenibilità aumenterà nel 2024.
La modernizzazione dell'infrastruttura è sempre più un elemento imprescindibile, favorita dall'intelligenza artificiale, dalle applicazioni moderne e dalla crescita dei dati. A differenza degli intervistati a livello globale che hanno indicato come priorità top l'aumento degli investimenti a sostegno della strategia di AI, in Italia tale esigenza non rientra nelle prime tre top priority.
"Che si tratti di sicurezza, sostenibilità o AI, le aziende IT stanno affrontando una pressione crescente per modernizzare rapidamente la propria infrastruttura IT. In Italia, l'80% degli intervistati sta pianificando di investire nella modernizzazione dell'IT, e il 76% prevede di aumentare gli investimenti in progetti e tecnologie di sostenibilità nel corso del 2024. Ciò che è importante sottolineare è che, secondo il report di quest'anno, le aziende hanno la necessità di supportare le tecnologie del domani, rendendo l'infrastruttura IT a prova di futuro. E in tal senso, il multicloud ibrido continua a emergere come lo standard infrastrutturale di riferimento, grazie alla flessibilità che offre nel supportare le tradizionali applicazioni VM e le moderne applicazioni containerizzate, nonché gli spostamenti tra cloud e on premise", commenta Benjamin Jolivet, Country Manager di Nutanix Italia.