L'AI spinge gli investimenti in infrastrutture cloud

La spesa in sistemi di storage e computing per il cloud pubblico e privato cresce in maniera solida, grazie agli investimenti in nuove infrastrutture per le applicazioni e i servizi di AI

Autore: Redazione ImpresaCity

Gli investimenti in infrastrutture cloud crescono sulla spinta dell'AI, che sta favorendo ora non solo la spesa per nuovi server ma anche quella per nuovi sistemi di storage. Sono le conclusioni che si traggono esaminando i dati che IDC ha reso pubblici riguardo la spesa globale in sistemi di storage e computing per le implementazioni cloud, che gli analisti dividono in ambienti IT dedicati e condivisi.

La spesa, riferita al primo trimestre del 2024, è aumentata del 36,9% anno su anno e ha raggiunto i 33 miliardi di dollari. Così continua a superare il segmento non-cloud, che è cresciuto in valore del 5,7% nel primo trimestre del 2024, raggiungendo i 13,9 miliardi di dollari di investimenti.

IDC distingue i servizi cloud in due ambiti. I servizi shared cloud sono sostanzialmente quelli che afferiscono al cloud pubblico. Sono progettati per estendere o sostituire l'infrastruttura IT distribuita nei data center aziendali (questo è il cloud pubblico propriamente detto) e comprendono anche servizi mirati come la distribuzione di contenuti, la condivisione e la ricerca, i social media e l'e-commerce. I servizi di dedicated cloud sono invece essenzialmente quelli del cloud privato. Sono condivisi all'interno di una singola azienda, possono essere onsite o offsite e possono essere gestiti da terzi o da personale interno.

La spesa per l'infrastruttura shared cloud ha raggiunto i 26,3 miliardi di dollari nel primo trimestre 2024, con un marcato aumento (+43,9%) anno su anno. Il segmento del dedicated cloud ha registrato una crescita inferiore (+15,3% anno su anno), raggiungendo i 6,7 miliardi di dollari.

Guardando agli investimenti per tutto il 2024, IDC stima che la spesa per l'infrastruttura cloud crescerà del 26,1% rispetto al 2023, raggiungendo quota 138,3 miliardi di dollari. La componente shared cloud dovrebbe crescere del 30,4% anno su anno, raggiungendo 108,3 miliardi di dollari, mentre per la parte dedicated cloud la crescita dovrebbe essere del 12,8%, a quota 30 miliardi di dollari. Gli investimenti in infrastruttura non-cloud sono previsti in crescita dell'8,4% - a quota 64,8 miliardi di dollari - perché, spiega IDC, "i sistemi dedicati non-cloud sono destinati a riprendersi quest'anno".

Più a lungo termine, IDC stima che la spesa per l'infrastruttura cloud avrà un tasso di crescita annuale del 14,3% nel periodo 2023-2028, raggiungendo quota 213,7 miliardi di dollari nel 2028 e rappresentando il 75% della spesa totale in computing e storage. Anche la spesa per le infrastrutture non-cloud registrerà una ripresa con un tasso annuale del 3,6%, raggiungendo 71,4 miliardi di dollari nel 2028.

Nella crescita del cloud, la componente di shared cloud rappresenterà il 77,5% della spesa totale nel 2028, con una crescita del 14,8% l'anno e un valore di 165,6 miliardi di dollari. La spesa per l'infrastruttura cloud dedicata crescerà a un tasso del 12,6% l'anno, raggiungendo i 48,2 miliardi di dollari.

Ma chi investe di più nella crescita del cloud? Prevedibilmente, i service provider più o meno grandi e in particolare gli hyperscaler. Nel primo trimestre del 2004 i service provider hanno speso 32,2 miliardi di dollari in infrastrutture di computing e storage, con un aumento del 37,9% rispetto all'anno precedente. Anche i non service provider (imprese e PA, soprattutto) hanno aumentato la loro spesa, ma molto meno: +5,8% anno su anno, per un valore di 14,7 miliardi di dollari.

In tutte le cifre di IDC, una è un segnale di allarme per l'Europa Occidentale: nel primo trimestre 2024 è la regione del globo che è cresciuta di meno (+4% anno su anno) per gli investimenti in storage e computing cloud, a parte l'America Latina (in flessione). La causa è l'incertezza geopolitica, che ha rallentato molti investimenti. Ma le altre regioni del mondo corrono comunque a doppia cifra percentuale di crescita.


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