Nutanix: il multicloud ibrido nel Finance triplicherà in tre anni

L’indagine ‘Financial Services Enterprise Cloud Index’ prevede che la crescita venga guidata dall'elevato numero di attacchi ransomware e dall'accelerazione nell'uso dell'AI

Autore: Redazione ImpresaCity

Nutanix rende noti i risultati del report globale Financial Services Enterprise Cloud Index (ECI), che analizza i progressi compiuti dalle aziende del settore dei servizi finanziari e assicurativi in termini di adozione del cloud. Sebbene l'attuale utilizzo del multicloud ibrido nel settore dei servizi finanziari rimanga costante anno su anno, gli intervistati prevedono un’adozione triplicata nel corso dei prossimi tre anni, rendendolo il modello IT di riferimento del settore.

Lo studio, condotto per il sesto anno consecutivo da Vanson Bourne per Nutanix intervistando 1.500 persone in tutto il mondo, ha rivelato che le priorità infrastrutturali dei responsabili IT sono la sicurezza dei dati e la protezione da ransomware, l'implementazione di strategie di intelligenza artificiale e la riduzione dei costi. Il 99% dichiara di aver subito un attacco ransomware negli ultimi tre anni mentre l'89% concorda sul fatto che le loro aziende possono migliorare la loro capacità di proteggere i dati e le strategie di AI e di ridurre al minimo i costi. Anche l'intelligenza artificiale è stata considerata un fattore determinante in quanto i responsabili IT sfruttano sempre più le soluzioni di IA per migliorare il processo decisionale e l'esperienza dei clienti.

Agli intervistati del settore dei servizi finanziari è stato chiesto quali sono le loro attuali sfide del cloud, come gestiscono oggi le applicazioni aziendali e dove intendono gestirle in futuro. Tra i risultati principali del report di quest'anno, la cybersecurity rimane di primaria importanza, seguita dagli investimenti nell'AI e dalla gestione dei costi complessivi: il 50% degli intervistati ha dichiarato che le loro aziende hanno avuto bisogno di alcuni giorni o di alcune settimane per ripristinare completamente le attività in seguito a un incidente di cybersecurity. Il 12% ha dichiarato che, sebbene le attività siano state ripristinate entro pochi giorni o settimane, l'impatto dell'attacco sull'azienda si è protratto oltre il ripristino delle attività quotidiane.

Non solo: tra le priorità infrastrutturali dei CIO del settore dei servizi finanziari il cloud (78%), i dati e l'AI (77%) e la protezione dai ransomware (77%) stanno registrando una crescita significativa. Nonostante la sostenibilità sia spesso citata come elemento critico nelle decisioni di acquisto, poche aziende prevedono di aumentare significativamente gli investimenti in quest'area il prossimo anno. I maggiori aumenti previsti nei budget IT riguardano l'AI (39%), seguita dalla prevenzione dei ransomware (34%) e dalla modernizzazione IT (30%). Complessivamente, il 78% degli intervistati intende aumentare la spesa per il cloud computing, mentre il 77% prevede aumenti per l'AI e la protezione dai ransomware.

Inoltre, il miglioramento delle performance di accesso ai dati, la sicurezza e la conformità alle normative sono i motivi che spingono le aziende del settore finanziario a trasferire le applicazioni su un'altra infrastruttura. Quasi tutti gli intervistati (97%) di questo settore e il 95% a livello globale hanno dichiarato di aver spostato una o più applicazioni su un'infrastruttura IT diversa negli ultimi 12 mesi, determinando l'esigenza di una portabilità semplice e flessibile dei carichi di lavoro e delle applicazioni tra i vari cloud. Nel settore dei servizi finanziari, lo spostamento delle applicazioni è stato motivato il più delle volte dal desiderio di migliorare le prestazioni/la velocità di accesso ai dati (42%), seguito dal miglioramento della sicurezza e della conformità normativa (41%).

Infine, le sfide più sentite dai dipartimenti IT del settore dei servizi finanziari sono di tipo informatico e di conformità: tra gli intervistati, la prevenzione del ransomware/sicurezza dei dati e il rispetto dei requisiti di archiviazione/utilizzo dei dati, come il regolamento DORA, sono stati entrambi citati dal 19% degli intervistati come i principali problemi di gestione dei dati.

"È sorprendente vedere che la quasi totalità degli intervistati ha subito un attacco ransomware. Ciò è indicativo del fatto che l'adozione del multicloud ibrido è destinata a triplicare, dal momento che le aziende del settore finanziario si preparano a fronteggiare rischi di cybersecurity sempre più elevati in seguito all'entrata in vigore di nuovi requisiti normativi, come il Digital Operational Resilience Act (DORA) della UE del 2025, che rendono la protezione dei dati e il disaster recovery un imperativo del multicloud ibrido", commenta Lee Caswell, SVP Product & Solutions Marketing di Nutanix.


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