Una struttura da paura fornita da Alibaba, Intel e Panasonic per garantire contenuti video mai visti prima.
Autore: Valerio Mariani
La rivendita dei diritti per il media broadcasting – in particolare tv e streaming web – è da anni la fonte di guadagno maggiore per il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi. E così sarà anche per Parigi 2024.
Ampere Analysis prevede un incasso totale da diritti broadcast e streaming di circa 3,3 miliardi di dollari, il 6% in più rispetto alle Olimpiadi di Tokyo. IOC, International Olympic Committee, registra come seconda fonte di reddito principale le sponsorship, che per Parigi 2024 cuba per 1,34 miliardi di dollari, il 60% in più di Tokio 2020. E poi c’è tutto il resto, a partire dal ticketing e dal merchandising.
Il 75% del totale fatturato relativi ai diritti Media e il 98% di quello relativo alle sponsorship proviene da 8 Paesi, tra cui l’Italia, e le gare saranno trasmesse in un totale di 160 Paesi da più di 30 broadcaster che hanno acquisito i diritti di trasmissione. Se, come per tutti gli eventi sportivi, la rivendita dei diritti Media è quella che contribuirà maggiormente a far quadrare il bilancio di Parigi 2024, storicamente può non bastare. Dal 2000 al 2020, solo quattro degli 11 giochi disputati hanno realizzato profitti, e si è trattato di guadagni “modesti” dell’ordine di milioni di dollari.
In ogni caso, il broadcast tocca farlo. E nel migliore dei modi. L’Olympic Broadcasting Service (OBS) è l’organo demandato alla scelta dei fornitori, all’organizzazione e alla gestione delle attività di trasmissione delle gare. Per questa edizione, i brand coinvolti, che sono anche Worldwide Olympic Partners, con soluzioni hardware e software e infrastrutture sono Alibaba, Intel e Panasonic. A questi si aggiungono altri subfornitori, più o meno locali e l’onnipresente Atos che interverrà distribuendo i risultati ufficiali attraverso un CIS (Commentator Information System) e il suo TOC (Technology Operation Center) che fornirà i dati ai giornalisti 0,35 secondi prima della distribuzione in broadcast.
Secondo la preziosissima IOC Marketing Media Guide Paris 2024: per Parigi 2024, OBS produrrà una quantità record di contenuti e introdurrà diverse novità, che ovviamente ruotano intorno alla buzzword “Intelligenza Artificiale”. Tecnicamente si parla di lenti cinematografiche con una profondità ridotta per migliorare l'esperienza visiva complessiva per lo spettatore, nonché grafica dinamica basata sui dati e numerose angolazioni di ripresa. In particolare, le dirette saranno in Ultra High Definition (UHD), con dettagli quattro volte maggiori del full HD, in High Dynamic Range (HDR) e con audio immersivo 5.1.4. Ed è stato più che raddoppiato il numero di sistemi di replay multi-camera rispetto a Tokyo 2020, inoltre sarà coinvolto un numero senza precedenti di sistemi di telecamere a quattro punti per le riprese aeree fluide e dinamiche, droni con visuale in prima persona (FPV) dotati di telecamere UHD HDR.
Con questo e altri contributi, forniremo un’idea di quanta tecnologia sia stata introdotta alle Olimpiadi di Parigi 2024 e, soprattutto, chi, tra vendor e fornitori IT, sia stato coinvolto.
Sempre secondo il documento IOC, l'intelligenza artificiale (IA) è utilizzata per migliorare i flussi di lavoro interni, l'esperienza dello spettatore, arricchire la narrazione e spiegare meglio gli eventi sportivi. A questo proposito, Alibaba ha fornito un numero record di sistemi di replay multi-camera con ricostruzione di alta qualità basata sull'IA nel cloud, creando modelli tridimensionali e texture mapping per ulteriori punti di vista in 21 sport/discipline.
A Omega tocca la misurazione di tempi e punteggi e, anche in questo caso, l’AI farebbe la sua parte per aggiungere informazioni agli eventi di tuffi, atletica e ginnastica artistica. Per le gare che prevedono immersioni, OBS e Omega utilizzeranno l'intelligenza artificiale per generare grafici di dati migliori, fornendo un nuovo set di dati sulle prestazioni di ogni atleta in aria e in acqua.
La tecnologia di tracciamento del movimento basata sull'intelligenza artificiale aiuterà anche i commentatori e gli spettatori a tenere traccia della posizione degli atleti durante la canoa sprint, la maratona, la maratona di nuoto, la mountain bike, il ciclismo su strada, il canottaggio, la vela e il triathlon.
OBS utilizzerà l’AI anche per generare automaticamente i momenti salienti in collaborazione con Intel. L’azienda americana genererà automaticamente i momenti chiave di 14 sport/discipline in rulli di momenti salienti su misura, in base alle preferenze espresse dai Media per la distribuzione dei contenuti sulle loro piattaforme e sui social.
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Alibaba è certamente il fornitore più coinvolto. OBS Cloud, l’infrastruttura di elaborazione e raccolta dei dati è del fornitore cinese; è la stessa già utilizzata a Tokyo 2020 e a Pechino 2022 e l’impressione è che anche i servizi siano stati replicati. Alibaba ha messo la firma anche sulle infrastrutture per il ticketing, occupandosi di gestire l’ecommerce del merchandising, ma solo per la Cina.
In tutta la comunicazione di marketing di IOC si insiste molto sulla sostenibilità delle soluzioni tecnologiche scelte. Nel documento si sottolinea come tutto sia “more with less” rispetto all’edizione precedente. E anche tutti i fornitori hanno sempre sottolineato come nelle soluzioni scelte trasparisse una qualche forma di sostenibilità rispetto all’ambiente, alla comunità locale e alle persone. Alibaba sottolinea, giusto per fare un solo esempio, di aver dotato tutto il personale di un auricolare capace di intercettare i sintomi di infarto in base al tracking di temperatura del corpo, battiti del cuore e condizioni ambientali.
Intel ha sfruttato l’AI soprattutto per soluzioni e contenuti pensati per i fan ma ha fornito anche i suoi Gaudi Accelerators che girano su processori Intel Xeon, ottimizzati con OpenVINO e la Intel AI Platform Experience, realizzata in collaborazione con Samsung.
Intel ha anche annunciato che “Parigi 2024 è la prima edizione dei Giochi Olimpici a utilizzare i processori Intel Xeon per presentare un'esperienza di live streaming 8K end-to-end, fornendo uno streaming live a bassa latenza e risoluzione 8K. I server di trasmissione alimentati dai più recenti processori Intel Xeon Scalable con tecnologia Intel Deep Learning Boost codificheranno e comprimeranno il segnale live prodotto da Olympic Broadcasting Services (OBS) a 8K”.
Infine, sempre e solo a proposito del versante broadcasting, Panasonic, fornitore dei Giochi Olimpici dal 1984, ha pensato all’equipaggiamento audio/video. In sintesi, si parla di circa 130 proiettori ad alta luminosità gestiti da un Remotely Manged Service, 500 display professionali, 150 videocamere di cui una cinquantina PTZ ovvero comandate a distanza, 24 sistemi audio professionali e 31 commutatori che useranno la piattaforma IT/IP Kairos che fornirà contenuti video ai display pubblici in quasi tutte le sedi di gara. Ciliegina sulla torta per Panasonic l’introduzione dei nuovi piatti professionali Technics SL-1210MK7 e delle cuffie pro EAH-DJ1200.