Il futuro di VMware Cloud Foundation 9, le novità di Tanzu 10 e innovazioni edge: un menù ricco per la prima edizione dell’evento dopo il completamento dell’acquisizione
Autore: Edoardo Bellocchi
L’evento si chiama sempre VMware Explore, ma tutto è ormai targato Broadcom. L’incontro annuale di fine agosto a Las Vegas, il primo che ha riunito utenti e partner VMware sotto le nuove insegne Broadcom dopo il completamento dell’acquisizione, e dopo qualche mossa forse non troppo azzeccata, prova a ridare un senso di continuità. Ma se la messe di annunci è quella consueta di questo tipo di kermesse, è un fatto che il nome VMware rimane solo nella denominazione dei prodotti.
Sia come sia, le novità non mancano, a iniziare da quelle relative al cavallo di battaglia di casa, ovvero la piattaforma VMware Cloud Foundation, della quale sono state illustrate in lungo e in largo le innovazioni previste “in futuro” per la versione 9. Di rilievo anche le novità di VMware Tanzu 10, studiate per accelerare la delivery di applicazioni intelligenti nel cloud privato, e quelle relative al portafoglio Software Defined Edge, mirate ad aiutare a gestire la crescita dei carichi di lavoro nell’edge, sia AI sia non AI all'edge. Infine, VMware Explore 2024 ha visto anche il lancio di Rally Anywhere, versione on-premise della piattaforma di enterprise agility progettata per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende globali.
Come esplicitato da Broadcom all’evento di Las Vegas, VMware Cloud Foundation 9 accelererà la transizione da architetture IT frammentate a una piattaforma cloud privata unificata e integrata, riducendo costi e rischi, semplificando il deployment, il consumo e le operations di un cloud privato sicuro ed economico. Come noto, VMware Cloud Foundation è la prima piattaforma di cloud privato del settore che combina la scalabilità e l'agilità del cloud pubblico con la sicurezza, la resilienza e le prestazioni del cloud privato, garantendo un costo totale di proprietà (TCO) ridotto.
Tra le novità di rilievo, la prima è che VMware Cloud Foundation 9 includerà un portale cloud self-service per il provisioning dei servizi, riducendo a una sola console per le operazioni e l'automazione le oltre 12 prima necessarie, mentre nuovi flussi di lavoro integrati semplificheranno la transizione tra attività operative e di automazione, mentre insight e analisi migliorate consentiranno una gestione ancora più proattiva.
Non solo: con la funzione VCF Import sarà possibile passare rapidamente a un'infrastruttura moderna e integrata, grazie all’importazione di VMware NSX, VMware vDefend, VMware Avi Load Balancer e topologie di storage più complesse negli ambienti VCF esistenti, oltre a sfruttare e integrare le versioni precedenti dell'infrastruttura esistente. Una nuova interfaccia utente intuitiva semplificherà ulteriormente la gestione e il deployment.
Non mancherà nemmeno un memory tiering avanzato con NVMe: questa nuova funzionalità di memory tiering migliorerà significativamente le applicazioni ad alta intensità di dati, come AI, database e analisi in tempo reale. I carichi di lavoro AI, in particolare quelli che coinvolgono grandi insiemi di dati e modelli complessi, richiedono un rapido recupero ed elaborazione dei dati. Il memory tiering con NVMe riduce la latenza e accelera il throughput dei dati, essenziale per le attività di training e inferenza.
Da sottolineare anche la presenza del multi tenancy integrato, visto che VMware Cloud Foundation 9 integrerà nella piattaforma VCF le funzionalità multi-tenant, precedentemente fornite separatamente da VMware Cloud Director, e del Virtual Private Cloud nativo: le funzionalità VPC native semplificheranno il networking, permettendo agli utenti di accedere a una connettività isolata self-service senza la complessità delle VLAN e di integrarsi senza problemi con le reti esistenti. Le VPC native potranno essere ulteriormente migliorate con servizi avanzati come VMware vDefend per abilitare i gruppi di sicurezza e VMware Avi Load Balancer per consentire l'implementazione con un solo clic del bilanciamento del carico come servizio con l'implementazione della VPC.
La versione 9 di VCF strizza anche l’occhio all’AI generativa, con la possibilità di adozione accelerata di VMware Private AI Foundation con Nvidia: destinata alle aziende che desiderano sfruttare la potenza dell'AI mantenendo i vantaggi di un cloud privato, VMware Private AI Foundation con Nvidia offre una soluzione completa per l'implementazione, la gestione e lo scaling di applicazioni basate sull'AI in modo sicuro ed efficiente su cloud privati basati su VCF.
Infine, il capitolo sicurezza: grazie alle funzionalità native per le Security Operations (SecOps) in VMware Cloud Foundation 9, un hub di informazioni centralizzato fornirà dati di sicurezza tempestivi e accurati in un unico luogo, e una nuova vista completa della sicurezza offrirà visibilità su molteplici aspetti della sicurezza. Inoltre, è prevista una data Protection nativa vSAN-to-vSAN con snapshot approfonditi: la replica remota degli snapshot di vSAN rafforzerà la data resilience, anche ai fini del disaster recovery, visto che si potranno sfruttare gli snapshot vSAN approfonditi e immutabili per il ripristino da attacchi ransomware con un ambiente di ripristino isolato in sede. Non solo: vDefend si espanderà per offrire nuove funzionalità come l'analisi distribuita dell'impatto delle regole del firewall per semplificare le operazioni di micro-segmentazione delle policy di sicurezza; miglioramenti del rilevamento e della prevenzione delle intrusioni.
“VMware Cloud Foundation 9 ridefinirà il panorama del cloud privato offrendo una piattaforma moderna e integrata che uniformerà le operazioni e l'automazione, per offrire un'esperienza cloud che consente alle aziende di essere più innovative, efficienti, resilienti e sicure” sintetizza Krish Prasad, senior vice president e general manager, VCF Division di Broadcom.
Novità su tutta la linea anche per VMware Tanzu 10, la piattaforma applicativa basata su Kubernetes nativa per il cloud che accelera la delivery del software, offrendo ai team di progettazione della piattaforma una governance e un'efficienza operativa migliorate, riducendo al contempo la complessità e lo stress per i team di sviluppo. Broadcom ha inoltre presentato Tanzu AI Solutions, un insieme di funzionalità integrate nella piattaforma Tanzu che consente ai team applicativi di consegnare rapidamente e in modo sicuro applicazioni intelligenti basate sull’Intelligenza Artificiale generativa su larga scala. Tanzu Platform 10 e VMware Cloud Foundation, sottolineano in Broadcom, offrono ora il percorso più rapido verso un cloud privato completo, grazie a una esperienza di setup self-configuring e al supporto per ambienti air-gapped.
Nel dettaglio, Tanzu 10 si basa sull'approccio Cloud Foundry per accelerare la distribuzione delle applicazioni con golden path standardizzati verso la produzione per sviluppatori e platform engineer. Gli sviluppatori possono ora utilizzare operazioni semplici per automatizzare la creazione di container sicuri, associare servizi alle applicazioni, distribuire il codice con un solo comando e scalare facilmente le applicazioni. Tanzu 10 automatizza anche le attività di gestione delle applicazioni e della piattaforma, come il patching delle vulnerabilità, l'esecuzione di aggiornamenti periodici e l'applicazione delle policy con un'ampia visibilità e insight basati sull'intelligenza artificiale. Al riguardo, Tanzu Platform 10 offre un control plane globale autogestito, per una maggiore automazione e visibilità su tutti gli ambienti applicativi.
A Las Vegas i riflettori si sono puntati anche sugli sviluppi nel portafoglio di prodotti Software Defined Edge, allo scopo di supportare i carichi di lavoro Edge AI con nuove e migliorate capacità di connettività, deployment e gestione del ciclo di vita. Tra le novità, vi sono il supporto combinato per connessioni Fixed Wireless Access (FWA) e satellitari nell'appliance VMware VeloCloud Edge 710, oltre alle nuove appliance VMware VeloCloud Edge 720 e 740; i miglioramenti a VMware VeloCloud SASE, protetto da Symantec, con l'integrazione dei punti di presenza (PoP) di VeloCloud e Symantec.; e infine i miglioramenti apportati a VMware Edge Compute Stack.
“Ci concentriamo sull'abilitare le aziende ad adottare carichi di lavoro Edge AI. Abbiamo annunciato il supporto per connessioni Fixed Wireless Access e satellitari in VMware VeloCloud Edge per offrire connettività critica e combinata per dispositivi OT, nonché per carichi di lavoro edge AI e non-AI. Offriamo alle aziende un approccio unico alla connettività all'edge, consentendo loro di ottimizzare in tempo reale le prestazioni della WAN, ottenere informazioni dalla rete e programmare la stessa. Questa convergenza della rete sottostante consente alle aziende di costruire reti in pochi minuti per supportare i carichi di lavoro di oggi e di domani”, sottolinea Sanjay Uppal, vice president and general manager, Software-Defined Edge Division di Broadcom.
Infine, il palcoscenico di VMware Explore 2024 ha visto anche il lancio di Rally Anywhere, la versione on-premises della piattaforma di enterprise agility Rally. Progettata per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende globali, Rally Anywhere permette ai team di pianificare, definire le priorità, gestire, monitorare e misurare a ogni livello dell'organizzazione, offrendo il massimo valore ai clienti e rispettando al contempo le rigide policy di sovranità dei dati e le elevate esigenze di sicurezza.
“Siamo impegnati a fornire ai team aziendali gli strumenti necessari per avere successo, e Rally Anywhere esemplifica questo impegno. Grazie alla sua attenzione alla sicurezza Enterprise, alla data sovereignty e al supporto per i flussi di valore globali, siamo certi che questo nuovo prodotto rappresenterà una svolta per le organizzazioni che desiderano migliorare i propri sforzi collaborativi mantenendo il controllo e la sicurezza”, sintetizza Serge Lucio, General Manager, Agile Operations Division di Broadcom.