Oggi che i dati si spostano costantemente tra piattaforme e luoghi diversi, devono essere salvaguardati e protetti da minacce esterne, e soprattutto anche da giurisdizioni straniere
Autore: Redazione ImpresaCity
Nell'era dell'intelligenza artificiale, delle startup, dei servizi online e delle tecnologie cloud, i dati sono diventati una risorsa strategica fondamentale. Poiché i dati si spostano costantemente tra piattaforme e luoghi diversi, devono essere salvaguardati, messi in sicurezza e protetti da minacce esterne e giurisdizioni straniere.
Per consentire alle aziende di utilizzare il cloud garantendo al contempo la compliance alle normative europee sulla protezione dei dati e l'indipendenza dalle leggi extraeuropee, in particolare quelle statunitensi, sta crescendo l'interesse per il concetto di soluzioni cloud “sovrane” o “affidabili”. Questi servizi cloud mirano a fornire alle organizzazioni i vantaggi del cloud computing garantendo al contempo la sovranità dei dati e l'allineamento con i quadri normativi europei in materia di protezione dei dati.
Sebbene non esista un unico standard europeo che definisca cosa si intende per “cloud sovrano”, è opinione comune che esso debba garantire la sovranità a tre livelli fondamentali: dati, operations e infrastruttura. Le soluzioni cloud sovrane, quindi, hanno requisiti molto stringenti in termini di sicurezza digitale e protezione dei dati sensibili, da un punto di vista tecnico, operativo e legale.
Il concetto di cloud sovrano favorisce anche la concorrenza e l'innovazione, in particolare tra i fornitori locali di servizi cloud in Europa. Nel 2023, il 42,5% delle imprese dell'UE ha utilizzato servizi di cloud computing, ma molti di questi fornitori di cloud operano e funzionano al di fuori dell'Europa. Lo sviluppo di offerte di cloud sovrano è considerato uno strumento importante per accelerare la crescita dei fornitori di cloud europei e aumentare la loro quota di mercato nel continente.
Per far emergere un ecosistema di cloud sovrano su larga scala, accessibile e competitivo, è essenziale la combinazione di alcuni fattori. In primo luogo, sono fondamentali le partnership. Lo sviluppo di soluzioni di cloud sovrano locali che offrano gli stessi vantaggi e la stessa facilità d'uso dei grandi hyperscaler rappresenta una sfida significativa. Imporre limiti rigidi alla mobilità dei dati può restringere i servizi a disposizione degli utenti, limitando così i vantaggi economici e il potenziale innovativo di queste soluzioni. Le partnership tra leader tecnologici globali, come VMware, e fornitori di cloud locali facilitano la creazione di cloud pubblici sovrani. Ciò può essere ottenuto consentendo ai provider europei di personalizzare le proprie soluzioni e di gestire ambienti complessi rispettando i requisiti di sovranità digitale, a differenza degli hyperscaler situati negli Stati Uniti.
In secondo luogo, gli innovatori europei in ambito cloud hanno bisogno di accedere alle migliori tecnologie, senza dover rinnovare costantemente la propria base tecnologica. I modelli basati su abbonamenti, piuttosto che su licenze perpetue, offrono questo accesso allineando gli interessi di clienti e fornitori su costi stabili e prevedibili. Questo approccio offre ai fornitori di cloud europei un ritorno ottimale sugli investimenti e l'accesso immediato alle ultime innovazioni.
Infine, la scelta e la flessibilità sono essenziali. Anche con le partnership e gli incentivi giusti, le aziende possono incontrare notevoli ostacoli tecnici, soprattutto quando si tratta di passare da una soluzione cloud a un'altra. L'attuale eterogeneità dei prodotti cloud e delle strutture di licenza presenti sul mercato costringe le aziende a riconfigurare costantemente le proprie applicazioni e ad assicurarsi o rinnovare le licenze per le funzionalità utilizzate, con costi significativi.
In un ambiente competitivo, i clienti dovrebbero essere in grado di spostare liberamente i propri dati dai cloud privati o pubblici alle soluzioni cloud sovrane e viceversa, senza ostacoli o costi aggiuntivi. L'unico modo per renderlo possibile è la portabilità delle licenze e la compatibilità tecnologica che, attraverso prezzi uniformi e un insieme integrato di standard e funzionalità, consente alle imprese di passare alle soluzioni cloud di loro scelta.
In definitiva, tutti questi fattori devono essere guidati dal desiderio di supportare i clienti nel loro percorso di trasformazione digitale, di offrire loro una scelta più ampia e di consentire loro di raggiungere i propri obiettivi tecnologici. Questo, a sua volta, porterà alla creazione di un mercato cloud sovrano e resiliente in tutta Europa.
Mario Derba è Managing Director Italia di Broadcom