Il Cispe lancia un Osservatorio per la concorrenza cloud

Lo European Cloud Competition Observatory nasce per scoprire e combattere eventuali pratiche anticompetitive messe in atto dagli hyperscaler

Autore: Redazione ImpresaCity

Il Cispe continua a mantenere alta l'attenzione sui costi del cloud in Europa e sulle possibili pratiche anticoncorrenziali dei grandi hyperscaler. Il consorzio Cloud Infrastructure Services Providers in Europe lo fa dando vita ad ECCO, che sta per European Cloud Competition Observatory, ossia Osservatorio europeo sulla concorrenza nel cloud. Il suo obiettivo principale è osservare il mercato in modo da scoprire e combattere eventuali pratiche illecite che limitino la libertà di scelta tra i servizi cloud da parte dei clienti europei.

In realtà ECCO nasce sulla scia della lunga diatriba tra il Cispe e Microsoft. Il confronto tra le due parti si è chiuso con un accordo - non pubblico, ma di cui il Cispe ha dato slcuni dettagli - in base al quale, tra l'altro, la casa di Redmond deve rilasciare una versione specifica di Azure Stack HCI per i cloud provider europei, in modo che questi possano offrire alcune funzioni che ora possono essere erogate solo da Azure, quindi direttamente da Microsoft.

La nascita di ECCO era prevista nell'accordo: deve verificare che Microsoft rispetti gli impegni assunti e monitorare le sue pratiche di licenza. Come spiega il Cispe, i membri del consorzio stanno conducendo prove approfondite sul nuovo stack cloud di Microsoft. Un vertice tecnico è previsto per dicembre a Redmond, dopodiché ECCO pubblicherà il suo primo rapporto sui progressi compiuti, con follow-up previsti per febbraio e aprile 2025, prima del rilascio del software definitivo da parte di Microsoft.

ECCO è gestito dal Cispe ma ha una struttura di governance indipendente in cui alcune organizzazioni dei clienti europei, come la francese Cigref e la belga Beltug, agiscono come osservatori, per garantire che le necessità e i punti di vista delle aziende europee si riflettano davvero nelle analisi dell'Osservatorio. Di cui, comunque, farà parte anche Microsoft.

La parte in prospettiva più interessante delle attività di ECCO è che non riguarderà solo Microsoft. L'Osservatorio - si spiega - "monitorerà anche altri giganti del software, tra cui Broadcom/VMware, le cui pratiche limitano le scelte cloud dei clienti europei". Anche per questo, le analisi di ECCO saranno accessibili pubblicamente.


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