Ca ArcServe, dal backup alla data protection

Il costruttore unifica sotto un unico cappello strumenti che spesso si trovano in programmi diversi. All’insegna della semplificazione e di un’espansione verso la business continuity.

Autore: Roberto Bonino

La semplificazione non è un lusso, ma una necessità per i responsabili It, che sempre più spesso si trovano a dover combinare la protezione dei dati classici e di quelli virtualizzati. Lo scenario di mercato vede i leader dello storage e della sicurezza (Emc, NetApp, Symantec) impegnati a moltiplicare le offerte di software verticali e soluzioni per il cloud, mentre Microsoft continua a estendere le funzioni di backup all’interno dei propri Os. Lo sviluppo del cloud ha poi spostato l’accento sul backup remoto, favorendo lo sviluppo di specialisti della virtualizzazione, come VMware, Veeam e Datacore.
Con ArcServe Udp (Unified Data Protection), Ca Technologies gioca la carta dell’all-in-one, con una soluzione che spinge il backup sul terreno di una protezione dei dati più estesa e onnicomprensiva, integrando funzionalità spesso presenti in prodotti diversi e puntando sulla semplificazione dell’interfaccia unica. Si tratta di un’evoluzione importante per un prodotto con tanti anni di storia alle spalle: “Per l’occasione è stato cambiato anche il logo – evidenzia Gianpaolo Sticotti, channel sales director di Ca Technologies Italia – per sottolineare il passaggio e rendere subito evidente come si tratti dell’unica soluzione integrata in grado di coprire tutto lo spettro del backup fisico e virtuale”. Non solo protezione, dunque, ma anche deduplica, replica continua, alta disponibilità e disaster recovery si ritrovano sotto la stessa interfaccia. “Per noi si tratta di un cambiamento rilevante – aggiunge Sticotti – perché passiamo da un backup basato classicamente sulla riproduzione su supporti esterni a uno basato su blocchi con una console di gestione unificata”.
ArcServe Udp include la possibilità di attuare piani di protezione in base agli obiettivi di ripristino. Viene effettuato il classico backup dei server fisici e virtuali (ambienti Windows, Linux e Unix), con possibilità di deduplica dei dati sorgenti. La replica si effettua a livello di blocchi, mentre cifratura e decodifica Aes 256 bit vengono garantite in continuo. Il backup dei task virtuali è assicurato da una macchina virtuale agentless per ambienti VMware e Microsoft Hyper-V.
Una delle novità principali è la possibilità di definire il livello di protezione di un’applicazione o di un server, per esempio con backup quotidiani, settimanali o con copie verso il sito di disaster recovery e test mensili di ripristino. La funzione Assured Recovery consente di fare test di ripristino dopo un incidente senza interruzione automatica dell’operatività e la replica continua assicura un recupero quasi istantaneo di file e applicazioni. Recovery Point Server, invece, deduplica i dati sia a livello di sorgente che sul backup, mentre Virtual Standby consente di dedicare un server al ripristino partendo dall'ultimo backup, nel momento in cui si verifica un blocco.
Ca ArcServe Udp è indirizzato ad aziende con almeno 250 postazioni di lavoro e può supportare fino a 2.500 utenti. Il prodotto sarà venduto unicamente attraverso integratori, partner e Msp alla ricerca di uno strumento semplice di disaster recovery per i propri clienti: “Per sostenere meglio ArcServe Udp – specifica Sticotti – abbiamo modificato anche il licensing, lasciando la possibilità di scegliere fra un costo a capacità o a socket. Inoltre, stiamo lavorando molto sulla formazione al canale e sulle politiche di protezione sulle trattative aperte”.

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