La
‘trasformazione’ è una chiave di volta dei tempi moderni, un elemento distintivo che permette di stare al passo coi tempi ed evolvere. Le aziende, alle prese con
i nuovi paradigmi tecnologici innovativi quali Big Data, mobilità, cloud computing,
social devono ridefinire le proprie infrastrutture esistenti orientandosi verso
tecnologie innovative. Consapevole di ciò
Emc, in occasione
dell’evento mondiale “Redefine possible” , tenutosi ieri a
Londra, ha presentato la propria
ricetta per la trasformazione dell’IT, a
partire dallo storage.
Un disegno tracciato da tempo, che si arricchisce di
nuovi tasselli, in continuità con annunci e strategie dell’ultimo Emc World di Las Vegas.
“Solo riducendo i costi relativi alle applicazioni esistenti è possibile reinvestire in nuove applicazioni in grado di ridisegnare il business aziendale. Workload in continua crescita, affamati di performance e trascinati dalle richieste delle nuove applicazioni, infatti, impongono alle aziende di ridefinire le proprie infrastrutture e, di conseguenza, lo storage, elemento fondamentale dell’infrastruttura. La logica a silos infrastruttuali non è più sostenibile”, spiega
David Goulden, Ceo, Emc Information Infrastructure.
David Goulden, Ceo, Emc Information InfrastructureLa ridefinizione della tecnologia storage proposta da Emc passa da una serie di
novità sostanziali che sono state appunto presentate nella cornice londinese, quali: il nuovo
Emc VMmax3 , fondamenta del cloud ibrido, che ridefinisce lo storage enterprise; il nuovo
aggiornamento software Emc XtremIO 3.0 per gli array all-flash XtremIO che aggiunge nuovi servizi dati inline ed estende la gamma di soluzioni disponibili; il nuovo Scale-out Nas –
Isilon OneFS, che raddoppia le performance e riduce i costi; la
disponibilità dei sistemi software-defined storage Emc ViPR 2.0 ed Emc ViPR Srm 3.5 e dell’appliance
Elastic Cloud Storage, un’infrastruttura per cloud storage hyperscale.
Il palco è tutto di
Jeremy Burton, President, Emc Products, Marketing & Solutions, a cui spetta entrare nel dettaglio delle singole novità.
Jeremy Burton, President, Emc Products, Marketing & Solutions
VMax di nuova generazione, lo storage enterprise fondamenta del cloud ibridoLa
nuova generazione dello storage high end targato Emc è presentato da Burton come
“la piattaforma per consolidare e ottimizzare le infrastrutture e i workload esistenti, che permette di scalare senza compromessi. Fondamenta del cloud ibrido è la piattaforma aperta per servizi di dati enterprise che introduce nel data center nuovi livelli di agilità, efficienza e controllo tipici del cloud. Rende possibile un’allocazione dinamica delle risorse, dimezza il Tco e triplica le performance rispetto ai sistemi precedenti.” Cuore pulsante del nuovo VMax il
sistema operativo Hypermax Os– storage hypervisor e sistema operativo convergente che integra servizi infrastrutturali all'interno dell'array (accesso in modalità cloud, mobilità dei dati e protezione dei dati) e
l’architettura Dynamic Virtual Matrix, che consente di allocare la potenza di calcolo in modo dinamico in base ai livelli di servizio definiti per workload eterogenei.
I nuovi sistemi ibridi VMax – in particolare i
modelli 100K, 200K e 400K – sono creati per
supportare il cloud ibrido, allocando in modo dinamico
fino a 384 core di elaborazione on-demand per rispondere ai requisiti prestazionali dei workload misti dinamici. A detta di Emc, raggiungono prestazioni fino a tre volte più veloci con
un Tco del 50% inferiore rispetto ai sistemi VMax della generazione precedente, una densità ridotta del 60% e un risparmio di energia del 60%.
Se in termini di
affidabilità la nuova funzionalità ProtectPoint – definita da Burton rivoluzionaria - consente
il backup diretto verso Emc Data Domain con prestazioni fino a 10 volte più veloci, eliminando la necessità delle infrastrutture di backup tradizionali,
in termini di agilità VMax3 offre un provisioning semplice, permettendo ai clienti di definire obiettivi in termini di livello del servizio all'interno di workload eterogenei, utilizzando la nuova VMax Advanced FAST Suite.
“Negli ultimi due anni Emc ha lavorato molto in termini di agilità: workload eterogenei nel data center vanno trattati diversamente: con Vmax è possibile gestire e automatizzare le applicazioni a livello di servizio”. E in questo contesto cloud che si inserisce la recentissima
aquisizione di TwinStrata, una cloud gatway company, la cui tecnologia consente di spostare dati utilizzati con frequenza minore in un cloud pubblico, per ridurre il Tco. TwinStrata oggi supporta i principali provider di cloud pubblico presenti sul mercato.
A tutto flash passando dal software
L’architettura
array software centrica all-flash XtremIO con l’annuncio del
software gratuito XtremIO 3.0 introduce nuove caratteristiche e funzionalità, più modelli e servizi di dati, integrazioni con le tecnologie Emc e nuovi programmi.
“E’ la tecnologia che cresce a ritmi più sostenuti in Emc. Basti dire che in meno di sei mesi ha raggiunto un fatturato di 100 milioni di dollari", afferma Burton. I data center moderni richiedono agilità applicativa, maggiori prestazioni e consolidamento che Emc garantisce con le
nuove funzionalità di XtremIO 3.0 attraverso i servizi dati inline intelligenti always-on. Grazie a questi ultimi miglioramenti, XtremIO introduce nuovi livelli di valore attraverso
funzionalità snapshot con utilizzo efficiente dello spazio dedicato ai metadati, maggiore efficienza sulla capacità e nuovi servizi dati, che rendono i data center enterprise ancora più semplici e agili.
La nuova famiglia di array oggi risulta composta da
differenti modelli, dal nuovo entry point da 5TB di capacità - ampliabile online senza interruzioni fino a 10TB, aggiungendo ulteriori unità Ssd secondo necessità –
fino al modello a 120 TB. Introdotti anche
cluster scale-out da sei X-Brick con 12 active controller.
Sotto i riflettori
la tecnologia snapshot scrivibile sia per i dati che per i metadati.
“Non bisogna copiare dati e metadati, né destinare spazio specifico. Si fa tutto istantaneamente”. Nuove copie snapshot in-memory con ottimizzazione dello spazio dedicato ai metadati creano copie ad alte prestazioni delle applicazioni, rendendo possibile l'implementazione di ambienti applicativi on-demand su scala Petabyte.
Da segnalare la
nuova funzionalità di compressione inline - da questo trimestre - che permette agli array XtremIO di arrivare a quadruplicare la precedente capacità utilizzabile attraverso una compressione 100% inline e
la nuova funzione Data at Rest Encryption.
In termini di
integrazione Emc ha lavorato per offrire
maggior supporto di software, storage e soluzioni infrastrutturali convergenti Emc e dei deployment OpenStack.
Per quanto riguarda i programmi, la
promozione XtremIO Xpect More Program, pensata per semplificare i deployment XtremIO con un Tco prevedibile sul lungo termine, prevede:
la protezione sul prezzo della manutenzione – i costi annuali di assistenza non aumentano rispetto al prezzo iniziale per un massimo di sette anni,
la protezione dell'investimento attraverso la garanzia triennale
‘soddisfatti o rimborsati’ nel caso in cui XtremIO non rispondesse alle sue specifiche e altre soluzioni non fossero sufficienti e
la protezione della durata della memoria flash, secondo cui Emc si impegna a sostituire qualunque unità SSD che dovesse raggiungere il 95% dei limiti di durata entro il periodo coperto dal contratto di assistenza.
I Nas Isilon in logica Data Lake
Come detto i nuovi workload – analytics, mobile, cloud, richiedono una nuova generazione di metodi di accesso. Da qui il lavoro compiuto anche sui sistemi
Nas-Isilon da Emc.
Le novità relative a questa offerta permettono di
implementare un Data Lake scale-out di livello enterprise usando HDFS per portare Hadoop sui propri Big Data anziché il contrario, evitando quindi i tempi e i costi necessari per spostare petabyte di dati; inoltre consentono ai clienti aumentare la capacità di ricevere, memorizzare, proteggere e gestire enormi quantità di dati non strutturati.
I
Data Lake rappresentano repository altamente scalabili per memorizzare i dati provenienti da differenti fonti - da workload tradizionali o di nuova generazione - che vengono quindi
consumati attraverso una serie di meccanismi senza dover essere gestiti da più silos separati, consentendo di analizzare i dati senza muoverli. Sono di un ordine di grandezza più scalabili rispetto agli altri approcci disponibili per il consolidamento all'interno di un singolo volume e di un singolo file system; inoltre, con le nuove capacità Hadoop,
il Data Lake Isilon è pronto per le applicazioni analitiche.
Nello specifico, al centro della
proposta Data Lake, Emc ha ridefinito le unità Nas scale-out con due nuove piattaforme Emc Isilon –
Isilon S210 e Isilon X410 – e il software OneFS,
che raddoppia le performance e incrementa l'agilità rispetto alle generazioni precedenti. La
nuova versione del sistema opertivo OneFS (OneFS 7.7.1) introduce
SmartFlash, una cache basata su flash che permette ai clienti di ottenere i dati in modo più rapido con la possibilità di scalare fino a un petabyte in un singolo cluster. Isilon S210 raggiunge 3,75 milioni di IOPS per cluster con configurazioni e deployment flessibili mentre Isilon X410 incrementa del 70% il throughput con un costo per MBPS del 33% inferiore. Supporta l'analisi Hadoop, ambienti HPC e applicazioni a file di livello enterprise.
Emc e Pivotal hanno inoltre annunciato una nuova soluzione per l'analisi di Big Data che rafforza la posizione di Emc nelle infrastrutture storage Hadoop. Emc integra in modo nativo HDFS per l'analisi di Big Data, e la soluzione è proposta come Data Lake Hadoop Bundle.
Disponibili Vipr 2.0 e l’appliance Elastic Cloud Storage
A Londra, inoltre, è stata annunciata
la disponibilità dei sistemi software–defined storage - che separano il data plan dal control plan -
Emc ViPR 2.0 ed Emc ViPR Srm 3.
5, precedentemente annunciati, per
costruire infrastrutture storage moderne che girano su hardware commodity.
Ed è anche disponibile
Emc Elastic Cloud Storage (Ecs) Appliance, infrastruttura storage hyperscale,
una pacchettizzazione basata su ViPR 2.0, che ridefinisce i costi dello storage e bilancia i vantaggi del cloud pubblico con la sicurezza e il controllo del cloud privato.
La prima
Ecs Appliance, un singolo sistema da tre Petabyte,
è stata consegnata da Emc alla Biblioteca Vaticana.