Gartner rileva come i costi energetici siano una voce di spesa sempre più significativa e consiglia di spostarsi nel Nord Europa per la colocation.
Autore: Redazione ImpresaCity
La riduzione dei costi energetici e le condizioni climatiche dovrebbero spingere le imprese e i loro responsabili It a optare per data center localizzati nel Nord Europa. La considerazione arriva da Gartner, la quale osserva come Amsterdam, Francoforte, Londra o Parigi siano oggi centri chiave per la colocation in Europa, ma i costi energetici siamo aumentati mediamente del 13% dal 2010. Nello stesso lasso di tempo, in paesi come Norvegia e Svezia si sono ridotti del 5%. Se a questa comparazione si aggiungono le condizioni climatiche, che al Nord consentono di sfruttare al meglio le possibilità di raffreddamento in modo naturale, si può arrivare a diminuire anche del 50% le spese di colocation, secondo Gartner, che però sottostima un fattore come la latenza, piuttosto significativo se si parla di applicazioni enterprise. L’invito può risultare interessante per i fornitori di servizi cloud o di outsourcing, alcuni dei quali si sono già mossi in questa direzione Google ha annunciato già nel 2011 la costruzione di un data center in Finlandia, mentre Microsoft sfrutterà l’acquisizione di Nokia per fare altrettanto. Queste infrastrutture hyperscale sono alimentate da energie rinnovabili e raffreddati con elementi naturali. Anche gli specialisti della colocation si sono mossi nella stessa direzione, come nel caso di Telecity. Che ha acquisito la finlandese Academia essenzialmente per prendere il controllo del suo data center.
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