Arcserve: indipendente, più flessibile e con nuove ambizioni

Chiusa la fase di assestamento seguita allo spinoff da Ca Technologies, la società punta ad allargare il raggio d’azione nella data protection e fa leva soprattutto sul canale.

Autore: Roberto Bonino

Dallo scorso 1° agosto, Arcserve è ufficialmente una società indipendente, controllata dal fondo Marlin Equity Partners, dopo lo spinoff concordato con Ca Technologies. I primi effetti, stando al management internazionale e locale, già si vedono: “Eravamo un gruppo già piuttosto staccato dal core business del precedente proprietario – conferma Christophe Bertrand, vicepresidente product marketing di Arcserve -. Ora possiamo contare su una maggiore flessibilità nell’impostazione delle strategie e delle azioni collegate”.
L’offerta della società resta ancorata al tema della protezione dei dati, con il software all-in-one Unified Data Protection (Udp), che era stato presentato poco tempo prima della separazione da Ca. L’evoluzione rappresentava allora, e oggi ancor più, la volontà di Arcserve di affrancarsi dalla pura proposta di una soluzione di backup & recovery, per estendere il raggio d’azione verso funzioni come deduplica, replica continua, alta disponibilità e disaster recovery, tutti riuniti sotto una stessa interfaccia.
L’offerta è indirizzata soprattutto verso la fascia delle medie aziende: “Sappiamo che si tratta di un mercato competitivo – ammette Bertrand – dove sono presenti realtà come Ibm, Hp, Emc e Symantec. Rispetto a loro, possiamo vantare una soluzione più integrata e completa, mentre in rapporto a Commvault, un vendor specializzato come noi, i nostri costi dei servizi sono più competitivi”.
Udp
è un prodotto già adottato da circa 500 clienti nel mondo, ma la base installata è più estesa e è probabile che la migrazione sarà totale nel medio e lungo termine. Tuttavia, l’autonomia conquistata e la disponibilità di Marlin Equity Partners a investimenti tesi a rafforzare il business porterà Arcserve ad allargare l’offerta per puntare a una crescita tanto organica quanto frutto di acquisizioni.


Appliance, versioni gratuite e future acquisizioni

Il primo passo sarà l’annuncio di un’appliance hardware basata su Udp: “Si tratta di un’evoluzione naturale – spiega Bertrand – che sfrutta la logica unificata del software e semplifica ulteriormente la gestione della protezione dei dati”. La prime versioni di Udp 7000 (questo il nome ufficiale) arriveranno all’inizio del 2015 e avranno capacità da 2 a 8 Tb, per indirizzarsi a un target medio-piccolo, con meno di 100 server o 20 Tb di capacità. In seguito, sarà la volta di modelli che saliranno fino a 50 Tb.
Arcserve ha anche iniziato a distribuire una versione gratuita di Udp Workstation, che utilizza come target di backup i dischi locali o remoti e include il supporto per la deduplica. Il prodotto è utilizzabile liberamente per trenta giorni, per poi richiedere l’upgrade alla versione “business” in caso di implementazione aziendale, mentre l’uso gratuito rimarrà consentito a livello individuale.
Nel 2015, la società dovrebbe procedere anche a qualche acquisizione, per completare l’offerta in aree oggi scoperte, come l’e-mail archiving, la gestione di infrastrutture e dati o la protezione degli end-point: “Stiamo valutando alcune opportunità offerte dal mercato – anticipa Bertrand – ma è ancora presto per fare nomi”.
L’esecuzione della strategia commerciale di Arcserve è affidata soprattutto al canale, che sarà gestito in modo più attento e flessibile rispetto al passato: “L’autonomia ci consente di decidere in modo più libero le azioni di supporto e incentivazione dei partner – conferma Gianpaolo Sticotti, sales director per Italia e Penisola Iberica -. Stiamo già implementando promozioni costruite su una scontistica incrementale in base al valore degli ordini, ma offriamo voucher Amazon anche a chi porta semplicemente nuovi contatti. Inoltre, continuiamo a puntare molto sulla formazione e sulla continuità di rapporto garantita dal fatto che il gruppo prima dedicato ad Arcserve in Ca è integralmente confluito nella nuova società”.

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