Dallo scorso 1° agosto,
Arcserve è ufficialmente una società indipendente, controllata dal fondo
Marlin Equity Partners, dopo lo spinoff concordato con
Ca Technologies. I primi effetti, stando
al management internazionale e locale, già si vedono: “
Eravamo un gruppo già piuttosto staccato dal core business del precedente proprietario – conferma
Christophe Bertrand, vicepresidente product marketing di Arcserve -.
Ora possiamo contare su una maggiore flessibilità nell’impostazione delle strategie e delle azioni collegate”.
L’offerta della società resta ancorata al tema della protezione dei dati, con il software all-in-one
Unified Data Protection (Udp), che
era stato presentato poco tempo prima della separazione da Ca. L’evoluzione rappresentava allora, e oggi ancor più, la volontà di Arcserve di affrancarsi dalla pura proposta di una soluzione di backup & recovery, per estendere il raggio d’azione verso funzioni come
deduplica, replica continua,
alta disponibilità e
disaster recovery, tutti riuniti sotto una stessa interfaccia.
L’offerta è indirizzata soprattutto verso la fascia delle
medie aziende: “
Sappiamo che si tratta di un mercato competitivo – ammette Bertrand –
dove sono presenti realtà come Ibm, Hp, Emc e Symantec. Rispetto a loro, possiamo vantare una soluzione più integrata e completa, mentre in rapporto a Commvault, un vendor specializzato come noi, i nostri costi dei servizi sono più competitivi”.
Udp è un prodotto già adottato da circa 500 clienti nel mondo, ma la base installata è più estesa e è probabile che la migrazione sarà totale nel medio e lungo termine. Tuttavia, l’autonomia conquistata e la disponibilità di Marlin Equity Partners a investimenti tesi a rafforzare il business porterà Arcserve ad allargare l’offerta per puntare a una crescita tanto organica quanto frutto di acquisizioni.
Appliance, versioni gratuite e future acquisizioni
Il primo passo sarà l’annuncio di un’
appliance hardware basata su Udp: “
Si tratta di un’evoluzione naturale – spiega Bertrand –
che sfrutta la logica unificata del software e semplifica ulteriormente la gestione della protezione dei dati”. La prime versioni di
Udp 7000 (questo il nome ufficiale) arriveranno all’inizio del 2015 e avranno capacità da 2 a 8 Tb, per indirizzarsi a un target medio-piccolo, con meno di 100 server o 20 Tb di capacità. In seguito, sarà la volta di modelli che saliranno fino a 50 Tb.
Arcserve ha anche iniziato a distribuire una
versione gratuita di
Udp Workstation, che utilizza come target di backup i dischi locali o remoti e include il supporto per la deduplica. Il prodotto è utilizzabile liberamente per trenta giorni, per poi richiedere l’upgrade alla versione “business” in caso di implementazione aziendale, mentre l’uso gratuito rimarrà consentito a livello individuale.
Nel 2015, la società dovrebbe procedere anche a qualche
acquisizione, per completare l’offerta in aree oggi scoperte, come l’e-mail archiving, la gestione di infrastrutture e dati o la protezione degli end-point: “
Stiamo valutando alcune opportunità offerte dal mercato – anticipa Bertrand –
ma è ancora presto per fare nomi”.
L’esecuzione della strategia commerciale di Arcserve è affidata soprattutto al
canale, che sarà gestito in modo più attento e flessibile rispetto al passato: “
L’autonomia ci consente di decidere in modo più libero le azioni di supporto e incentivazione dei partner – conferma
Gianpaolo Sticotti, sales director per Italia e Penisola Iberica -.
Stiamo già implementando promozioni costruite su una scontistica incrementale in base al valore degli ordini, ma offriamo voucher Amazon anche a chi porta semplicemente nuovi contatti. Inoltre, continuiamo a puntare molto sulla formazione e sulla continuità di rapporto garantita dal fatto che il gruppo prima dedicato ad Arcserve in Ca è integralmente confluito nella nuova società”.