Per Hds, l'IoT la nuova frontiera della gestione dei dati

Pur senza abbandonare il classico business dello storage, Hitachi Data Systems si sta concentrando sulla social innovation strategy.

Autore: Roberto Bonino

Il mondo dell'It sta cambiando sotto la spinta di fenomeni, per ora più enunciati che già visibili, come l'Internet of Things o le analisi predittive. Su questo punta Hitachi Data Systems per costruirsi un futuro nel quale mettere a fattor comune la propria esperienza nel campo dell'information technology e quella della casa madre, storicamente radicata in quella che può essere definita operational technology. "In prospettiva, stiamo andando verso un mondo permeato di oggetti connessi - ha commentato Daniel Dalle Carbonare, vice presidente della Central Region di Hds -. Dobbiamo sfruttare il vantaggio di essere presenti nei comparti maggiormente interessati da questa evoluzione, come la sanità, la produzione industriale, l'energia e i trasporti, per orientare le scelte delle aziende sempre più in direzione dell'elaborazione di grandi quantità di dati decisione presa in tempo reale".
Già oggi circa il 20% del budget dedicato alla ricerca & sviluppo viene impegnato per progetti volti a integrare diverse tecnologie per soddisfare le future esigenze dei mercati verticali più coinvolti dall'avanzata dell'Internet delle Cose. Hitachi Data Systems chiama questa visione "social innovation strategy" e anche molte delle recenti acquisizioni (Pentaho, Parascale, Oxya, Sepaton e BlueArc, fra le altre) esemplificano la transizione della società dalla pura offerta di data storage alla service company proiettata verso il nuovo mondo.
Proprio questa politica di espansione esemplifica in modo chiaro come Hds si stia focalizzando sulle infrastrutture software-defined: "Attraverso un più alto livello di automazione diventa possibile accedere a una più ampia quantità di dati in modo efficiente - ha spiegato Bob Plumridge, Cto Emea di Hds -. I dati vanno usati per migliorare la vita, semplificare l'operatività delle persone soprattutto in mobilità e, in ultima analisi, velocizzare il business".
Il vendor ha ispirato a questa visione generale sviluppi recenti come il sistema operativo Hsvos (Hitachi storage virtualization operati mg system) comune a tutte le proprie piattaforme storage, sopra il quale si posiziona lo stack infrastrutturale di Ucp Directory, mentre sotto si collocano i sistemi, a partire dal Vsp G1000, che ha avuto fortuna anche in Italia. A confermarlo è stato il country general manager Walter Simonelli, che ha rimarcato come la regione Emea sia stata quella che è cresciuta di più nel 2014: "L'Italia, in particolare, ha fatto segnare un aumento del 15% solo nella seconda parte dello scorso anno, grazie alla spinta derivata da alcuni segmenti come le utility, il finance e la system integration", ha sottolineato il manager. Un'ulteriore conferma in questa direzione arriva dal recente accordo con Infracom, che porterà a proporre sul mercato soluzioni integrati di classe enterprise per la gestione dei dati transazionali, così come di File & Content Management.  

Nuove acquisizioni in Italia

Proprio il mercato nazionale è stato oggetto di attenzione da parte della casa madre Hitachi, come dimostrano le acquisizioni recenti di Breda e Ansaldo Sts, alle quali si è aggiunta quella di Cbt, a testimonianza del peso che in questo momento l'azienda sta attribuendo al ruolo dei system integrator: "Con queste figure, che possono lavorare sulle nostre proposte cloud e di file content, intendiamo indirizzare soprattutto la fascia della media impresa italiana, tant'è che ci saranno nuovi annunci di espansione del canale in questa direzione entro breve tempo", ha sottolineato Simonelli.
Dal punto di vista degli aggiornamenti di prodotto, la spinta più recente è in direzione dei sistemi convergenti, dove si collocano i modelli Ucp 1000 for VMware Evo:Rail, Ucp 2000 e Ucp 6000, ma soprattutto in ambito software. Hitachi Automation Director, in particolare, si combina con l'infrastruttura di gestione Command Suite per fornire modelli di servizio dedicati al provisioning di risorse per specifiche applicazioni, mentre Infrastructure Director si presenta come un'applicazione di configurazione e gestione che utilizza le ultime Api dei sistemi Vsp per fornire una gestione guidata da un motore di raccomandazioni in ambienti dove la semplicità rappresenta una priorità.

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