La vendita di Syncplicity da parte di EMC al fondo di investimenti Skyview Capital è segno di una fase di contrazione e non di consolidamento del mercato dello storage in cloud. Syncplicity entra nel portafoglio prodotti di un fondo di investimenti che controlla già diverse società tecnologiche che operano nella mobilità.
EMC ha confermato di mantenere una sua quota finanziaria in Syncplicity, ma non ha dato indicazioni sulla consistenza dell’operazione livello finanziario. A cavallo tra obiettivi di mercato a livello professionale oppure aziendale, Syncplicity solo tre anni fa era una promettente startup nell’area emergente della sincronizzazione dei file.A partire dall’acquisizione del 2012 EMC, che dispone di una piattaforma a complessivamente molto vasta riguardo allo storage si è sforzata di integrare e promuovere il servizio di sincronizzazione e condivisione di file in cloud. Va ricordato che allora il backup in cloud era controllato da EMC con la piattaforma Mozy.
Syncplicity continuerà ad essere commercializzato all’interno del programma per i partner EMC Select.
Nel tempo tuttavia Syncplicity potrebbe non aver fornito i risultati sperati da EMC. E nel frattempo la concorrenza si è fatta sempre più difficile con
rivali che vanno da Google (Gdrive), Dropbox, Box e infine il massiccio ingresso di Microsoft con il suo Onedrive.
Sul
lato aziende Syncplicity si era arricchita solo pochi mesi fa della possibilità di far gestire le chiavi di cifratura agli amministratori IT dei clienti che avrebbero avuto così il pieno controllo dei loro contenuti in host. Insomma i servizi di storage in cloud non sono il punto forte di EMC. Nel 2007 il gigante dello storage aveva messo sul piatto 76 milioni di dollari per acquisire Mozy. Nel 2011 questa attività era stata ceduta alla controllata Vmware.Ma nel tempo anche l’offerta di
EMC si è evoluta al di là dei sistemi di storage: virtualizzazione con Vmware, sicurezza con RSA e big data e sviluppo con PivotalIl futuro di Syncplicity sembra migliore ora dopo essere stato soffocato in un programma di vendita orientata verso le grandi organizzazioni. Infatti i nuovi proprietari parlano di investimenti sul prodotto, mentre si preannunciano partnership con obiettivo le PMI.