La strategia
Data Lake di
Emc si evolve verso la versione 2.0 con l'intento di rispondere alle esigenze di
accesso e gestione dei dati per i
mobile worker e le strutture periferiche delle aziende. Il percorso
segue la logica dei principali trend di trasformazione delle imprese: "
Sta crescendo il numero di realtà che si muove su scala globale con una forza lavoro distribuita - spiega
Gianluca Coppola, Senior Account Manager Enterprise Isilon di Emc Italia -.
Inoltre, il volume di dati non strutturati più o meno raddoppia ogni due anni e aumenta la necessità di amministrarli in modo efficiente, ricavandone anche il valore. Infine il cloud ibrido sta diventando la scelta di riferimento per le società che vogliono gestire in modo efficace i propri data center".
Il perno della strategia
Data Lake 2.0 è costituito dal nuovo
Isilon Sd Edge, una soluzione software che consente ai clienti di costruire cluster
Isilon Nas con capacità fino a 36 Tb in siti remoti. A esso si aggiunge la nuova release dell'ambiente operativo
Isilon OneFs, anch'esso studiato per ottimizzare la gestione dei dati non strutturati, accanto a
CloudPools, che invece si occupa di spostare i dati meno sensibili verso cloud pubblici, come
Amazon Web Services,
Microsoft Azure e anche
VirtuStream, recente oggetto della
creazione di una divisione specifica.
Isilon Sd Edge si basa sulla logica del
software-defined networking e può utilizzare hardware commodity con
hypervisor VMware. Il prodotto sarà disponibile in modalità gratuita per utilizzi in ambienti di test, mentre occorrerà acquistare una licenza per passare agli utilizzi in produzione.
Il nuovo sistema
OneFs .Next si propone, invece, di essere il centro nevralgico del Data Lake, supportando la necessità delle aziende di creare un unico pool storage dalle quali accedere a tutti i tipi di dati. L'ambiente consente di fornire upgrade definiti "non-disruptive" ed è sempre possibile il rollback alla versione precedente.
Il trittico di nuove soluzioni si propone, in sostanza, di consolidare i carichi di lavoro multipli di
consentire agli utenti di accedere e analizzare i dati
da qualsiasi location: "
Le precedenti implementazioni Data Lake - sottolinea
Fabio Pascali, Responsabile Top Account North di Emc Italia -
si limitavano a trattare sono fonti di dati interni o prossime al core data center. Ora, invece, diventa possibile gestire i dati non strutturati non solo al centro del sistema, ma anche presso strutture periferiche e nel cloud".